La Quintana è una rievocazione storica che si svolge nella città di Ascoli Piceno ogni anno: il secondo sabato di luglio (con l’edizione serale) e la prima domenica di agosto. La manifestazione non è solo patrimonio della città, bensì dell’intero territorio.
«Al Campo dei Giochi di Ponte Majore i cavalieri dei sei sestieri danno vita ad una gara di destrezza e abilità, lanciandosi al galoppo sfrenato contro il temuto “moro”. Solo il migliore di loro si aggiudicherà l’ambito Palio.»
La giostra di Ascoli Piceno attira ogni anno centinaia di turisti provenienti da tutta l’Italia, l’obiettivo è solo uno: assistere all’evento più atteso della città, la Quintana. A contraddistinguere l’evento è il corteo storico che vanta la presenza di circa 1500 figuranti, che si suddividono tra dame, damigelle, arcieri, musici, sbandieratori, consoli e capisestiere. Il corteo viene aperto dal gruppo comunale, seguito dai castelli e dai sei sestieri. Caratteristici i costumi che traggono origine dai grandi artisti del Quattrocento come Carlo Crivelli. Ad oggi, gli abiti più famosi sono custoditi nella sede dell’ufficio Quintana di Piazza Arringo. La sfilata, che viene scandita dal suono dei tamburi e delle chiarine, prende avvio in Piazza Ventidio Basso per poi attraversare tutte le vie del centro storico fino al raggiungimento del Campo dei Giochi Ferruccio Squarcia. Qui, si sfideranno i sei sestieri che si contenderanno il Palio.
I sestieri di Ascoli Piceno
I sestieri rappresentano l’antica suddivisione medievale della città di Ascoli Piceno e sono sei: Sant’Emidio, Piazzarola, Porta Romana, Porta Solestà, Porta Tufilla e Porta Maggiore. I sestieri si cimentano per la conquista del Palio della Giostra di luglio, quello della Giostra di agosto, per il Trofeo degli Sbandieratori e per la Freccia d’oro.
Sant’Emidio
Il sestiere di Sant’Emidio è uno dei sei sestieri storici di Ascoli Piceno e comprende gran parte del centro storico, tra cui Piazza del Popolo e Piazza Arringo. Prende il nome proprio da Sant’Emidio, patrono e primo vescovo della città, venerato per la sua protezione contro i terremoti. È fortemente legato alle tradizioni religiose e civiche ascolane, in particolar modo alla Quintana. I tamburini del sestiere si ispirano ai valori riassunti nell’acronimo CURA: collaborazione, umiltà, rispetto e appartenenza. Questi principi guidano l’attività e lo spirito di gruppo, mantenendo viva la storia e l’identità della comunità nel tempo. I colori che contraddistinguono il sestiere di Sant’Emidio sono il rosso e il verde.
Piazzarola
Il sestiere di Piazzarola sorge nella parte alta di Ascoli Piceno (alle pendici del colle dell’Annunziata) ed è caratterizzato dai colori bianco e rosso e dal simbolo dell’aquila nera. Il territorio ospita la fortezza Pia, i complessi dell’Annunziata e di Sant’Angelo Magno e l’antica cartiera di Cola d’Amatrice. Il nome deriva dalla “plateola“, ovvero la piccola piazza storica. Famoso per gli sbandieratori e musici (pluricampioni italiani), il sestiere di Piazzarola vanta un corteo storico formato da 120 figuranti, tra cui venti armati, che sfilano tra vie e piazze.
Porta Romana
Il sestiere di Porta Romana, i cui colori sono invece il rosso e l’azzurro e il cui simbolo è l’unicorno, custodisce uno dei nuclei medievali meglio conservati di Ascoli Piceno con case, torri e orti che creano un affascinante gioco di luci e ombre. Fulcro storico del territorio è la Porta Gemina, antico accesso alla città da via Salaria, affiancata da gioielli architettonici come il Palazzetto dei Longobardi e la Torre degli Ercolani. L’organizzazione del sestiere è affidata a un comitato di 13 consiglieri, che elegge il capo sestiere ogni quattro anni. Il gruppo di sbandieratori e musici, tra i migliori in Italia, vanta titoli nazionali e pali cittadini, formando giovani artisti nella propria scuola. Il Cavaliere Emanuele Capriotti (“Re Emanuele”) ha firmato 8 dei 18 pali conquistati dall’arme rosso azzurra.
Porta Solestà
Il sestiere di Porta Solestà (dai colori giallo e blu) sorge in un borgo di origine romana e custodisce luoghi storici come il tempietto di Sant’Emidio Rosso, il lavatoio cinquecentesco e il convento di San Serafino. Il gruppo sbandieratori e musici, parte del corteo storico, vanta risultati sorprendenti: 14 vittorie dei musici su 19 edizioni e 22 degli sbandieratori su 35.
Porta Tufilla
Il sestiere di Porta Tufilla, contraddistinto dai colori rosso e nero, si sviluppa invece oltre l’omonima porta cinquecentesca progettata da Camillo Merli. L’area custodisce importanti testimonianze storiche come il ponte medievale del 1097, il più antico di Ascoli. Gli sbandieratori e i musici difendono i colori rossoneri nelle gare cittadine e nazionali e, negli ultimi anni, il loro tifo ha accompagnato i successi di Massimo Gubbini, vincitore di 8 pali su 12 (ora sostituito da Mattia Zannori che potrà contare sullo stesso fervore).
Porta Maggiore
Il sestiere di Porta Maggiore, dai colori nero e verde nacque nel 1956 in occasione della rievocazione storica della Quintana, per rappresentare l’area urbana di Ascoli Piceno in espansione verso Est, oltre il ponte maggiore costruito nel 1586 da Antonio Giosafatti. Nel suo territorio si trovano importanti monumenti come il Forte Malatesta, il ponte di Cecco, la chiesa di San Salvatore di Sotto e il Campo dei Giochi. Nello stesso anno nacque il gruppo sbandieratori e musici, erede delle tradizioni militari di maneggio della bandiera tra XVI e XVIII secolo e della cultura Picena. Sotto la guida di maestri come Danilo Ciampini e Giovanni Nardoni, il gruppo porta in scena esibizioni spettacolari alla Quintana e in piazza italiane ed estere, usando la bandiera come veicolo artistico ed emozionale.
Infine, per quanto riguarda i castelli, questi rappresentano storicamente i comuni situati in una posizione strategica che costituivano una cintura di difesa ideale del territorio ascolano.
Le regole della Quintana
Passiamo ora alle regole della giostra, in cosa consiste effettivamente la gara? Innanzitutto, la Quintana si svolge, come già menzionato, all’interno del Campo dei Giochi Ferruccio Squarcia: il percorso è un tracciato a forma di otto delimitato da siepi che non possono essere toccate o oltrepassate dagli zoccoli del cavallo, pena la decurtazione di punti.
Nelle tre tornate i cavalieri dovranno sfidarsi con l’obiettivo di colpire uno scudo sorretto da un fantoccio dalle sembianze di un saraceno (chiamato “moro”), per un totale di tre assalti per ciascuna tornata. Il bersaglio ha dei punteggi che variano dai 100 ai 20 punti man mano che si va verso l’esterno; il punteggio base è di 300 punti per 55 secondi netti e il risultato finale sarà una combinazione tra il tempo impiegato e il risultato ottenuto con gli assalti al bersaglio. Il cavaliere che totalizza il punteggio più alto al termine delle tre tornate vince il Palio. Conclusasi la giostra, il corteo si ricompone per la sfilata di chiusura e i quintanari tornano ai propri sestieri.

La Quintana di Ascoli Piceno è una rievocazione storica che ogni anno riporta i cittadini indietro nel tempo facendogli vivere un’esperienza indimenticabile e ricca di emozioni. Se anche voi siete curiosi di partecipare alla giostra, potete trovare ulteriori informazioni sul sito ufficiale dedicato all’evento.
Fonte immagini: Wikimedia Commons (In copertina: Cerimonia dell’offerta dei Ceri – Foto di ZeAP97)