Leggende piemontesi: 4 da conoscere

Leggende piemontesi: 4 da conoscere

Le leggende hanno da sempre accompagnato l’uomo nel corso della sua esistenza, allo scopo di spiegare eventi incomprensibili o per il semplice fatto di voler giocare con la fantasia. All’interno di ogni cultura vi sono miti e racconti tramandati di generazione in generazione che meritano di essere ricordati: tra queste sono da menzionare 4 leggende piemontesi tutte da scoprire.

Il Piemonte: terra di paesaggi e misteri

Il Piemonte è una regione del Nord Italia collocata ai piedi delle Alpi e degli Appennini. È conosciuta per i suoi paesaggi mozzafiato, il cibo e il buon vino. La sua capitale, Torino, è nota anche per la sua anima esoterica che, come vedremo, riemerge all’interno delle varie leggende che qui vi proponiamo.

4 leggende piemontesi da conoscere

1. La leggenda di San Giulio e il drago

Questa è una delle leggende piemontesi più conosciute e riguarda la piccola Isola di San Giulio, situata nel Lago d’Orta. Si narra che l’isola fosse infestata da un terribile drago che terrorizzava gli abitanti della zona. L’unico che ebbe il coraggio di affrontarlo fu il santo evangelizzatore Giulio che, usando il proprio mantello come zattera e il bastone come timone, raggiunse l’isola e sconfisse la creatura, facendone la sua dimora. A testimonianza dell’impresa, nella sacrestia della basilica dell’Abbazia Mater Ecclesiae è conservata una vertebra di grandi dimensioni, per secoli ritenuta una prova dell’esistenza del mostro. Studi successivi hanno ipotizzato che appartenga in realtà a un cetaceo o a un grande equino, ma questo non toglie fascino al racconto.

2. La leggenda di Maria Giapa, il monito per i bambini

La leggenda di Maria Giapa narra di un’anziana donna che si aggirava per il borgo di Graniga, una frazione di Bognanco (VB). Con il volto coperto da un foulard e una cesta intrecciata sulle spalle, la vecchia controllava che i bambini facessero i bravi: se si fossero comportati male, li avrebbe rapiti, messi nella cesta e portati via con sé sulla montagna. Questa è una delle leggende piemontesi che veniva utilizzata come monito per i bambini, per dissuaderli dall’allontanarsi da casa o dal disobbedire ai genitori, una figura simile all’uomo nero presente in molte culture.

3. La leggenda del Lago delle Streghe

Questa leggenda è ambientata presso il Lago Azzurro, oggi noto come Lago delle Streghe, nel cuore del Parco Naturale Veglia-Devero. Racconta di una giovane ragazza che, in pena per un amore non corrisposto, si rivolse a una strega per far sparire la sua rivale. La strega acconsentì, a patto che la ragazza la seguisse in una grotta. Qui, le mostrò due pozze d’acqua magiche: una rifletteva il suo amato invecchiato e imbruttito dal tempo, l’altra lo mostrava bellissimo ed eternamente giovane. Lo scopo era farle capire la differenza tra l’amore umano, destinato a finire, e quello divino, eterno. La ragazza scelse l’amore eterno e in quel momento la grotta svanì, dando origine al lago.

4. La leggenda del tesoro di Cournud Bourud

Questa storia si intreccia a fatti storici. Nel 1747, dopo la sconfitta dell’esercito francese nella battaglia del Colle dell’Assietta, un soldato di nome Cournud trovò rifugio in una grotta sul monte Genevris. Si narra che lì nascose un ingente tesoro, frutto delle razzie di guerra, e vi visse fino alla morte. Il nome del luogo, “Cournud Bourud”, in dialetto significa “Corno Rudo”. Nel corso dei secoli, in molti si sono avventurati sul monte alla ricerca del bottino, ma ad oggi il tesoro del soldato francese non è mai stato ritrovato.

Le leggende piemontesi in sintesi

Leggenda Luogo e tema principale
San Giulio e il Drago Isola di San Giulio, Lago d’Orta (NO). La fede che sconfigge il male.
Maria Giapa Bognanco (VB). Un racconto morale per l’educazione dei bambini.
Il Lago delle Streghe Parco Naturale Veglia-Devero (VB). La scelta tra amore terreno ed eterno.
Tesoro di Cournud Bourud Monte Genevris, Val di Susa (TO). Il mito del tesoro nascosto.

Queste sono solo alcune delle tante leggende piemontesi. La tradizione della regione è infatti ricca di miti e altri racconti che vedono come protagonisti streghe, serpenti, folletti, orchi e inquietanti fantasmi.

Fonte immagine: Pixabay di silvioross

Articolo aggiornato il: 10/09/2025.

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A proposito di Martina Napolitano

Classe '99, sono nata a Salerno ma vivo a Napoli. Sono una studentessa di Mediazione culturale presso l'Orientale di Napoli, studio Inglese e Arabo e sono prossima al conseguimento della laurea triennale.

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