Marocco, architettura e archeologia

Marocco, architettura e archeologia

La ricca architettura del Marocco vanta fascino e grande varietà, sia che ci si trovi al nord che al sud del paese, è visibile la fusione di elementi andaluso-moreschi con la tradizionale architettura araba. In Marocco in ogni dove si trovano medine, kasbah, mura fortificate perfettamente conservate, minareti e porte monumentali, tutte riccamente decorate da motivi geometrici. L’arte della manualità è molto forte in questo paese e ogni tradizione viene tramandata da padre in figlio. Casablanca ospita la Moschea di Hassan II, la più grande moschea africana e la terza più grande al mondo, l’unica del Marocco aperta ai non musulmani. Questa imponente struttura venne costruita su una piattaforma che si protende per due terzi nell’Atlantico e può contenere fino ad un massimo di 25.000 fedeli al suo interno e altri 80.000 nella piazza circostante. L’opera fu commissionata dal Re Hassan II e progettata dall’architetto francese Michel Pinseau, i lavori iniziarono nel 1986 e finirono nel 1993. La moschea è lunga 200 m e larga 100 m, le decorazioni sono tradizionali marocchine dai colori bianco e verde. All’interno la grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è coperta da un tetto apribile, la Sala delle Abluzioni e l’Hammam servono ai fedeli per purificarsi prima della preghiera, in aree divise per uomini e donne; il pavimento è riscaldato per donare tepore ai fedeli d’inverno. La moschea vanta il minareto più alto del mondo (210 m), completamente realizzato in cemento armato, quattro volte più resistente rispetto a quello normale e decorato da tessere verdi cangianti, su cui è posizionato un laser che punta direttamente a La Mecca. Altra tappa immancabile è l’antica città di Volubilis, ai piedi dell’Atlante, che si trova tra 3 (di 4) città imperiali: Rabat, Fes e Meknes. Abitata fin dall’epoca neolitica, poi occupata dai Cartaginesi, passò sotto il dominio romano nel 42 d.C. all’epoca dell’Imperatore Claudio.

Volubilis, Marocco – attrazione turistica e sito archeologico romano situato vicino a Meknes. Volubilis è un patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è una città coloniale ben conservata dell’Impero Romano.

Volubilis rappresenta il sito archeologico più noto del Marocco e patrimonio UNESCO. Le rovine risalgono al periodo di massimo splendore della città, tra il 100 e il 200 d.C.. La città era avvolta da una cinta muraria con 3 porte di accesso, di cui oggi ne rimane una sola fruibile, la Porta di Cesare. Nell’area meridionale si trovano gli edifici più importanti, mentre le magnifiche ville mosaicate si trovano in quella settentrionale. I mosaici di Volubilis sono i migliori di tutto il Marocco, quelli meglio conservati si possono ammirare all’interno della Casa di Orfeo, la Casa dell’Acrobata, la Casa del Cavaliere, la Casa delle Fatiche di Ercole e il Mosaico dei Delfini. Il Campidoglio rappresentava il santuario principale della città, dedicato alla triade capitolina di Giove, Giunone e Minerva. La Basilica, oltre ad essere il monumento più famoso del sito, era il luogo in cui si tenevano il mercato e le esercitazioni militari, tuttavia il vero fulcro della città era il Foro, luogo di ritrovo per gli abitanti. L’Arco di Caracalla, integro e dedicato all’omonimo imperatore, era ricoperto da marmo bianco e si trovava in prossimità di un ingresso della città.

Marrakech ospita il Palazzo Bahia, considerato un capolavoro dell’architettura tradizionale marocchina, si trova nella “mellah”, l’antico quartiere e ebraico della città. Eretto dal Gran Visir Dar Si Moussa, modificato poi dal figlio Ba Ahmed, viene considerato come uno dei riad storici più rilevanti della capitale Imperiale, sia per le grandi dimensioni sia per l’alto livello di architettura. Spicca l’abbondante vegetazione nel palazzo, soprattutto i tipici aranci marocchini, con cipressi, banani e fontane; i materiali utilizzati sono pregiatissimi: marmo italiano, pavimenti di zelliges e soffitti di cedro, Ba Ahmed viveva qui con le sue 4 mogli e 24 concubine. All’interno il palazzo si presenta come una struttura labirintica, si dice che la ragione della sua planimetria sia stata per rendere difficoltoso l’incontro tra le mogli e le molteplici concubine. L’estensione del palazzo è pari a 8 ettari e vanta 150 stanze, affacciate sui cortili e giardini. L’area più bella del palazzo è l’Harem delle Concubine, in cui spiccano i decorati pavimenti, gli intarsi in legno e il grande cortile rettangolare, largo 30 m e lungo 50 m, con al centro una grande fontana rettangolare, con una vasca rotonda più piccola. Il Marocco imperiale, una destinazione in grado di attrarre qualsiasi gusto.

Foto allegate di https://www.kudatouroperator.it/maroccoimperiale

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