Museo delle relazioni interrotte di Zagabria, storia e curiosità

Museo delle relazioni interrotte di Zagabria, storia e curiosità

Il Museo delle relazioni interrotte è un museo che si trova nella parte alta della città di Zagabria, in Croazia.
Il suo nome richiama subito l’attenzione, anche se a sentire museo delle relazioni interrotte si viene riportati inevitabilmente ad un momento cupo e poco piacevole della vita, ma spesso anche nostalgico e romantico. Resta un fenomeno interessante, volendo, anche da un punto di vista antropologico, essendo le relazioni fondamentali per comprendere la cultura e i valori di qualsiasi gruppo di persone.

Cosa si può ammirare all’interno 

All’interno del museo delle relazioni interrotte si trova la raccolta di una serie di oggetti che testimoniano una relazione finita per qualsiasi motivo. Vengono raccontati quindi oggetti che rappresentano la vita o il termine di una relazione di amicizia, sentimentale, una relazione fraterna, tra amanti, genitori e figli o di persone il cui cammino si è semplicemente incrociato per un breve momento della vita. Ogni oggetto esposto è accompagnato da un titolo e dalla sua storia, che i visitatori possono leggere in varie lingue grazie al supporto di un libricino che viene proposto all’ingresso prima di iniziare la visita. La tipologia di oggetti che è possibile trovare all’interno del museo delle relazioni interrotte riguarda: abiti da sposa mai utilizzati, lettere mai consegnate, oggetti di persone che non ci sono più, ultime cartoline, intimo di amanti perduti, oggetti da lavoro di persone incontrate e poi perse, e così via.

Come nasce

Il museo delle relazioni interrotte viene definito museo sociologico, fondato dalla produttrice cinematografica Olinka Vištica e dallo scultore Dražen Grubišić, entrambi di Zagabria. Sembra che al termine della loro storia d’amore, durata quattro anni, i due artisti fantasticarono sulla possibilità di raccogliere in un museo gli oggetti personali riguardanti la loro relazione e che avrebbero in qualche modo lasciato. Dopo tre anni i due decisero di portare avanti seriamente il progetto e iniziarono a chiedere ai propri amici di donare loro oggetti che rappresentassero le proprie relazioni finite.
La collezione che venne a crearsi si trasformò in una vera e propria mostra itinerante, con una prima esposizione nel 2006 presso la Gipsoteca di Zagabria, in occasione del 41° salone d’arte della città. Presto la mostra viaggiò in un tour mondiale con esposizioni in Argentina, Bosnia-Erzegovina, Germania, Macedonia e così via. Nell’ambito delle varie esposizioni in giro per il mondo sono stati raccolti man mano nuovi oggetti donati dal pubblico, di cui più di 30 solo nella mostra organizzata a Berlino nel 2007.

Dalla collezione al museo delle relazioni interrotte

Inizialmente l’idea era quella di trovare una collocazione temporanea al museo con la collaborazione del Ministero della cultura croato ma, dopo vari tentativi senza successo, Vištica e Grubišić decisero di investire personalmente per affittare uno spazio di 300 metri quadri al centro di Zagabria, che divenne il primo museo della città gestito da privati. L’apertura del museo risale al 2010, un anno dopo ricevette il premio Kenneth Hudson per il museo più innovativo d’Europa, mentre nel 2016 venne aperta una filiale a Los Angeles.
La storia del museo delle relazioni interrotte dimostra quanto l’autenticità possa essere al tempo stesso familiare ed efficace – nel senso di riuscire ad accomunare le persone – ed innovativa, riuscendo a rendere l’ordinario straordinario. Da una semplice esposizione di oggetti a cui almeno una persona lega una storia da raccontare si ripropone in maniera vincente un certo modo di fare arte, quello di essere semplici e veri, lavorando sull’intuizione rispetto a ciò che la vita offre ogni giorno.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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