La Repubblica di Transnistria, nota anche come Repubblica Moldava di Pridnestrovie (PMR), è uno stato separatista indipendente de facto, ma non riconosciuto da nessun paese membro dell’ONU. Per la comunità internazionale, il suo territorio è parte integrante della Moldavia. È collocata sulla sponda orientale del fiume Dnestr e la sua popolazione di circa 350.000 abitanti è composta etnicamente da moldavi, russi e ucraini. La lingua ufficiale è il russo e si utilizza l’alfabeto cirillico, a differenza del resto della Moldavia. La Transnistria possiede inoltre una propria valuta (il rublo transnistriano), proprie forze di sicurezza e un proprio passaporto.
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Storia e proclamazione d’indipendenza
Le origini della Transnistria risalgono alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Nel 1990, mentre la Moldavia si orientava verso l’indipendenza e un possibile riavvicinamento alla Romania, i separatisti filosovietici della regione orientale, a maggioranza russofona, proclamarono la nascita della Repubblica Sovietica della Transnistria. Questa non venne riconosciuta né da Mosca né da Chișinău. Con l’indipendenza della Moldavia nel 1991, la tensione sfociò in una guerra civile nel 1992. Il conflitto si concluse a luglio dello stesso anno con un cessate il fuoco, che sancì di fatto l’indipendenza della regione, pur senza alcun riconoscimento internazionale.
Status politico e ruolo geopolitico
La Transnistria è spesso definita uno “stato fantasma” o un “conflitto congelato”. Pur avendo un proprio governo, un parlamento, un esercito, una polizia e un sistema postale, la sua sovranità non è riconosciuta da nessuno stato membro dell’ONU. La sua esistenza è garantita dal forte sostegno politico, economico e militare della Russia, che mantiene sul territorio un contingente di truppe con funzione di “peacekeeping”, come monitorato dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). La regione è un’enclave strategica filorussa al confine con l’Ucraina.
L’economia e la politica interna sono dominate dal conglomerato Sheriff, una compagnia che controlla quasi ogni settore, dai supermercati alle stazioni di servizio, dalla squadra di calcio alla telefonia, esercitando un’influenza enorme sulla vita del paese.
La Transnistria in breve
Elemento | Dati principali |
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Status | Stato separatista non riconosciuto (de iure parte della Moldavia). |
Capitale | Tiraspol. |
Lingue ufficiali | Russo, moldavo (in cirillico) e ucraino. |
Valuta | Rublo della Transnistria (PRB). |
Città principali e cosa vedere
La capitale della Transnistria è Tiraspol. Nonostante l’architettura sovietica con i suoi palazzoni grigi, la città mostra una certa vitalità economica. Il punto nevralgico è il viale centrale (Strada 25 Ottobre), dove si affacciano gli edifici governativi come la Casa dei Soviet e il monumento al generale Suvorov. La città è anche nota per la sua squadra di calcio, lo Sheriff Tiraspol.
Altra città importante è Bender (Tighina), situata sulla sponda occidentale del Dnestr ma controllata dalle autorità transnistriane. Qui è possibile visitare un’imponente fortezza del XVI secolo e osservare edifici che mostrano ancora i segni dei combattimenti della guerra del 1992.
Come visitare la Transnistria
Visitare la Transnistria è un’esperienza simile a un espatrio. Il punto d’ingresso più comune è dalla capitale moldava, Chișinău. Al confine si viene sottoposti a meticolosi controlli del passaporto. Se tutto è in regola, viene rilasciata una “carta di immigrazione” con un orario di uscita. Per soggiorni superiori alle 24 ore è necessaria la registrazione presso le autorità locali. Data la complessa situazione geopolitica, è fondamentale consultare le avvertenze ufficiali prima di intraprendere il viaggio, come quelle fornite dal portale Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri italiano.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 24/09/2025