Yinhun, la tradizione dietro i matrimoni fantasma in Cina

Yinhun

All’interno delle secolari tradizioni culturali cinesi, la pratica dello yinhun (配陰婚) rappresenta un fenomeno unico nel suo genere. Il termine fa riferimento alla macabra usanza dei matrimoni fantasma. Radicato nelle antiche credenze sull’aldilà, la pratica dello yinhun continua a rappresentare un aspetto complesso e intrigante delle usanze cinesi.

Origini storiche dello yinhun

I matrimoni fantasma hanno profonde radici storiche nella cultura cinese e tale usanza può essere fatta risalire ad antiche credenze e rituali riguardanti la morte e l’aldilà. Il concetto è strettamente legato ai tradizionali valori confuciani di pietà filiale, dovere e importanza della continuità familiare. Secondo le credenze, è fondamentale garantire il benessere dei familiari deceduti nell’aldilà. Si pensava che le anime non sposate, in particolare, fossero irrequiete e potenzialmente portassero sfortuna ai vivi. La pratica dello yinhun è stata concepita come una soluzione a queste preoccupazioni, poiché prevedeva l’organizzazione di matrimoni per individui che erano morti senza essersi mai sposati.

I funzionari cinesi si opposero a questa cattiva abitudine fin dall’inizio. All’interno del Libro dei riti, che descrive i riti antichi e le cerimonie di corte della dinastia Zhou, si proibiva esplicitamente la pratica dello yinhun. Ma ciò non riuscì a fermare questa abitudine dalla preistoria a oggi.
Il primo tra gli yinhun documentato nelle Cronache dei Tre Regni fu quello dell’amato figlio dell’ultimo primo ministro della Dinastia Han Cao Cao. Per amore del figlio Cao Chong morto all’età di 13 anni, Cao Cao lo fece fidanzare con la signorina Zhen, già morta, e li seppellì insieme.

Pratiche contemporanee

Sebbene la pratica tradizionale dello yinhun, sia diminuita in modo significativo, gli echi di questa antica tradizione persistono in varie forme nella Cina contemporanea. Riuniti in casa, o in un piccolo tempio, i familiari dei ragazzi defunti presenziamo al matrimonio fantasma. In alcuni casi, le famiglie possono eseguire rituali simbolici senza effettivamente organizzare un matrimonio postumo vero e proprio. Questi rituali spesso comportano offerte, preghiere e gesti simbolici per riconoscere e onorare l’unione matrimoniale dei due spiriti defunti.

Mercato della morte

La pratica dello yinhun si è fatta strada nella cultura moderna cinese fino a diventarne un business. Nell’ultimo periodo sono, infatti, aumentate le vendite delle ceneri dei cadaveri: i genitori desiderano che i propri figli defunti abbiano una compagna per la vita, e vanno alla ricerca di un’anima con cui far accoppiare la propria prole. Si tratta di un circolo vizioso, facendo innestare un vero e proprio mercato della morte.
Sono tante le storie macabre di corpi di defunti che vengono venduti per realizzare matrimoni fantasma. Nel 2016, un uomo originario del Gansu venne giustiziato per aver ucciso due ragazze nel tentativo di vendere i loro corpi.
Nel 2023, una ragazza sedicenne si è tolta la vita gettandosi dal nono piano di un edificio nella contea di Guanxin, nello Shandong. Un uomo ha, poi, accusato i genitori adottivi della ragazza di averla venduta come sposa fantasma dopo la sua morte. I genitori adottivi di Xiaodan avrebbero ricevuto un prezzo di 66.000 yuan (8.321€) per organizzare un matrimonio fantasma con un uomo deceduto di nome Zhang.

Nonostante le diverse implicazioni culturali, lo yinhun, un aspetto affascinante delle tradizioni cinesi. Sebbene la pratica tradizionale si sia evoluta nel tempo, i principi alla base della pietà filiale e del rispetto per gli antenati continuano a caratterizzare il modo in cui lo yinhun viene visto nella Cina contemporanea.

Fonte immagine di copertina: Wikicommons

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