Aurora boreale in Italia: perché si verifica

Aurora boreale in Italia: perché si verifica

La sera del 5 novembre 2023 l’aurora boreale è stata avvistata a occhio nudo in Italia, tingendo di rosso i cieli del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Lombardia, del Piemonte e Marche, giungendo addirittura fino al Sud Italia, in Puglia. Il fenomeno è molto raro alle nostre latitudini, ma prima di capire com’è stato possibile avvistare l’aurora boreale in Italia, addentriamoci nella formazione di questo fenomeno.

Come si forma l’aurora boreale?

Il fenomeno di aurora polare prende il nome di aurora boreale, se si verifica nell’emisfero Nord, o di aurora australe, se si verifica nell’emisfero Sud. Questo fenomeno si forma grazie all’interazione di due elementi: il vento solare e le molecole di ossigeno, presenti nella parte alta dell’atmosfera, la ionosfera. Il vento solare non è altro che un enorme flusso di particelle elettricamente cariche, che arrivano dalla superficie del Sole e viaggiano nel Sistema Solare, per poi raggiungere la Terra. Il campo magnetico terrestre devia le particelle del vento solare e le fa arrivare ai Poli, dove le interazioni tra le particelle provenienti dal Sole e il campo magnetico terrestre sono più intense; per tal motivo, le aurore boreali sono più facilmente avvistabili nei pressi delle regioni polari. Tra i 100 e i 300 km di quota nell’atmosfera le particelle del vento solare sbattono contro le molecole di ossigeno, trasferendo energia a queste ultime, che a loro volto rilasciano l’energia sottoforma di luce verde. Da qui, si forma la classica Aurora Boreale verde.

L’aurora boreale in Italia

Il 5 novembre di quest’anno la Terra è stata colpita da un’enorme quantità di particelle cariche dal Sole, che prende il nome di espulsione di massa coronale. Questi fenomeni sono eventi frequenti, ma non è frequente il loro raggiungimento della Terra e quando accade, il campo magnetico terrestre viene sottoposto ad un forte stress dovuto a tempeste geomagnetiche. Gli esperti hanno categorizzato la forte tempesta geomagnetica degli ultimi giorni di classe G3, su una scala da G1 a G5. Queste ultime sono la causa scatenante dell’avvistamento dell’aurora boreale in Italia. Adesso, vediamo perché.

La quantità di particelle emesse dal Sole era così elevata che sono riuscite ad eccitare anche i singoli atomi di ossigeno, presenti sopra i 400 km di quota nell’atmosfera. Una volta che gli atomi di ossigeno sono eccitati, rilasciano l’energia sottoforma di luce rossa. Quindi, la luce verde deriva dalle molecole di O2 a quote basse; mentre, la luce rossa arriva dagli atomi di ossigeno a quote molto elevate. Di conseguenza, è l’alta quota che ha reso possibile l’avvistamento dell’Aurora Boreale in Italia.

Di solito le aurore boreali sono una peculiarità delle latitudini polari, in particolare, quelle verdi, impossibili da avvistare a latitudini italiane. Ma, quando l’attività solare che innesca le aurore boreali a luce rossa è di straordinaria intensità, possono diventare visibili anche a latitudini intermedie, come quelle dell’Italia.

Com’è possibile che il fenomeno sia stato avvistato due volte in Italia nell’arco di 2 mesi?

Il primo caso si è verificato durante la notte tra il 25 e il 26 settembre in Lombardia e in Trentino-Alto Adige. Secondo gli esperti in astrofisica, la vicinanza dei due fenomeni così rari di aurora boreale, avvistati in Italia, è segno che il Sole sta raggiungendo il massimo della sua attività. Di base, il Sole ha un ciclo di attività magnetica di circa 11 anni. Adesso ci stiamo avvicinando alla fase di massima attività, che corrisponde ad un periodo in cui il Sole è particolarmente attivo a livello di espulsioni di massa coronale; di conseguenza, i fenomeni di aurore boreale rossi possono essere più frequenti, anche in Italia.

Tuttavia, non sono fenomeni prevedibili, come non è prevedibile il comportamento del Sole, e non si sa con certezza se e, eventualmente, quando sarà possibile avvistare nuovamente un’aurora boreale in Italia. Tuttavia, gli astrofisici presuppongono che ciò potrà verificarsi con tutta probabilità al più presto; perciò, in qualunque parte dell’Italia ti trovi, tieni a portata di mano la tua macchina fotografica!

Fonte immagine: Pixabay

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