CTE e pugilato: il fenomeno del punch drunk

CTE e Pugilato: Esploriamo il Punch Drunk

Parlando del fenomeno del punch drunk nel mondo del pugilato, ci riferiamo informalmente alla confusione e al disorientamento che i pugili possono provare dopo numerosi colpi alla testa durante gli incontri. Questa descrizione evocativa ci consente di visualizzare come questi colpi possano impattare sulla mente del pugile, evidenziando segni chiari sul suo stato mentale. Tuttavia, è di fondamentale importanza notare la connessione più profonda con una condizione medica nota come encefalopatia traumatica cronica (CTE) legata al mondo del pugilato.

CTE e pugilato: storia e significato 

Nel corso del tempo, il termine punch drunk è stato coniato per descrivere la condizione dei pugili che, dopo numerosi incontri e ripetuti colpi alla testa, manifestano seri problemi cerebrali. Questa parola ha assunto il ruolo di una sorta di racconto nella storia del pugilato, diventando una metafora per illustrare gli effetti a lungo termine dei colpi alla testa. In pratica, essa offre uno sguardo simbolico su ciò che può accadere quando il cervello subisce ripetuti traumi nel corso del tempo.

CTE: la verità dietro i danni cerebrali nei combattenti

Ora, quando parliamo di danni cerebrali legati al pugilato, usiamo un termine più specifico: encefalopatia traumatica cronica o CTE. Questo è il nome scientifico che si usa quando il cervello subisce danni a causa di colpi alla testa ripetuti, come quelli che possono accadere nei combattimenti. Immaginiamo questo come una sorta di problema in cui il cervello si danneggia gradualmente a causa di questi traumi. Il nostro cervello, in risposta, inizia a formare proteine strane, come la tau, e questo è parte del processo che porta a questo tipo di condizione.

La Sintomatologia Variabile della CTE nel pugilato

I sintomi della CTE possono essere diversi da persona a persona e possono anche apparire molto tempo dopo che si sono verificati i primi traumi alla testa. Parliamo di sintomi come problemi di memoria, difficoltà a concentrarsi, cambiamenti nel modo di comportarsi e problemi di sonno. Questi sono solo alcuni segnali che possono emergere, e insieme creano un quadro complicato di come si presenta questa condizione. Ogni persona può avere la propria esperienza unica con questi sintomi, rendendo tutto più complesso da capire.

La Diagnosi Complessa della CTE

La diagnosi della CTE mentre una persona è ancora in vita, soprattutto se continua a praticare il pugilato, è un enigma complesso. La certezza arriva soltanto dopo la morte, attraverso un esame speciale del cervello noto come post mortem. In pratica, possiamo confermare la presenza della CTE solo quando la persona non è più in vita. Tuttavia, c’è una nota positiva: gli scienziati stanno studiando intensamente per migliorare i metodi di comprensione e diagnosi della CTE mentre le persone sono ancora in vita. La ricerca è in corso, con l’obiettivo di svelare tutti i dettagli nascosti di questa condizione per renderla più chiara e accessibile.

Fonte immagine dell’articolo “CTE e pugilato: il fenomeno del punch drunk”: Boston University Center for the Study of Traumatic Encephalopathy  da Wikipedia

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