Il nostro pianeta ospita numerosi luoghi, dalle regioni in cui le temperature climatiche estreme sono talmente elevate da far sembrare che il calore soffochi chi ci abita, a quelle in cui il gelo, sotto lo zero, può pietrificare ogni cosa. La Terra ci dimostra di detenere il potere su una varietà climatica straordinariamente ampia.
Ci chiediamo, quindi, come possano persone, piante e animali sopravvivere a condizioni così estreme.
Esploreremo dunque insieme due dei luoghi più estremi del pianeta: Yakutsk, la città siberiana più fredda del mondo, e il deserto di Lut, in Iran, considerato uno dei posti più caldi della Terra.
Temperature estreme di Yakutsk
- Fonte immagine: Wikimedia Commons – Ilya Varlamov https://commons.wikimedia.org/wiki/File:20190227_Yakutsk_Russia.jpg
Yakutsk è una città della Russia, situata a nord-est della Siberia ed è la Repubblica autonoma più grande del mondo. Yakutsk è una città famosa per le sue temperature estreme e per essere il luogo più freddo della Terra: la temperatura più bassa mai registrata è scesa fino a -70 °C, mentre la temperatura media di gennaio si aggira intorno ai -50 °C. Per gli abitanti, proprio i -50 °C segnano l’inizio vero e proprio della stagione invernale. Queste temperature estreme creano sicuramente del disagio agli abitanti della città e l’unica cosa che possono fare è adattarsi al meglio, cercando soluzioni pratiche per affrontare il gelo costante: gli abitanti, per sopportare il freddo estremo, si ricoprono di più strati con indumenti pesantissimi, che sarebbe l’unica alternativa affinché la gente possa uscire di casa.
Il documentarista Ruhi Çenet ha visitato Yakutsk, realizzando un reportage che racconta la vita quotidiana in questa città. Nei suoi video mostra come le basse temperature influenzino ogni aspetto della vita: ad esempio, chi possiede un’auto non può spegnerla mai, per evitare che l’olio si congeli e il veicolo diventi inutilizzabile dopo essere stato ricoperto di ghiaccio. Anche il bucato non può essere steso all’aria aperta: i vestiti si congelerebbero all’istante e risulterebbero inutilizzabili. Persino chi indossa degli occhiali si trova in difficoltà, poiché le stecche degli occhiali si congelano a tal punto da attaccarsi alla pelle del viso, con il rischio che, nel toglierli, si tirino via anche pezzi di pelle.
Il Deserto di Lut
- Fonte immagine: Wikimedia Commons – Lrkrol https://commons.wikimedia.org/wiki/File:2020-01-01_Iran,_Kerman,_Dasht-e_Lut_DSC_9214_DxO.jpg
Ci troviamo nel sud-est dell’Iran, una regione molto vasta che ospita il Deserto Dasht-e Lut, conosciuto anche semplicemente come Deserto di Lut. Il territorio è circondato da montagne e bacini di drenaggio: durante la stagione delle piogge, l’acqua che scorre inonda l’area, ma una volta prosciugata, il terreno si secca, lasciando sulla superficie solo sabbia e sale. Infatti il Deserto di Lut è un vasto deserto di sale.
È uno dei deserti più estesi del mondo e, negli ultimi anni, è diventato anche uno dei luoghi più caldi della Terra. Qui è stata registrata la temperatura superficiale più alta mai rilevata sul pianeta: ben 70 °C durante il giorno, per poi scendere sotto lo zero di notte. A causa delle temperature estreme e della quasi totale assenza di precipitazioni, la vegetazione è scarsa e non esistono insediamenti umani stabili. Tuttavia il Deserto di Lut è anche una meta turistica, in cui è possibile svolgere diverse attività, come andare a cammello ed escursionismo tra le dune, sia di giorno che di sera sotto il cielo stellato…sicuramente un’esperienza unica e indimenticabile.
Fonte immagine: Freepik https://it.freepik.com/foto-gratuito/ripresa-aerea-di-una-strada-in-una-foresta-ricoperta-di-alberi-ingialliti-e-neve-perfetta-per-gli-sfondi_28363350.htm#fromView=search&page=1&position=3&uuid=7509ce6b-4519-4f11-84c8-8bd4c5a70868&query=gelo+e+calore