Il ratto delle Sabine: la leggenda della fondazione di Roma

Il ratto delle Sabine - il racconto tramandato da Tito Livio

Il ratto delle Sabine è uno tra i racconti mitologici più antichi legati alla storia di Roma. La versione più nota è stata tramandata dallo storico latino Tito Livio e narra un evento a metà tra storia e leggenda, fondamentale per la nascita del popolo romano.

La leggenda del ratto delle Sabine

Secondo la tradizione, dopo la fondazione di Roma, Romolo si rese conto di un problema: la nuova città era popolata quasi esclusivamente da uomini. Per assicurare una discendenza e permettere alla stirpe di prolificare, era necessario stringere alleanze con i popoli vicini e ottenere delle donne. Tuttavia, le popolazioni confinanti, inclusi i Sabini, rifiutarono ogni accordo.

L’inganno dei Consualia

Per raggiungere il suo scopo, Romolo ricorse all’inganno. Organizzò grandi giochi solenni, i Consualia, in onore del dio Conso (protettore dei granai), invitando tutti i popoli vicini. Durante i festeggiamenti, a un segnale convenuto, i guerrieri romani si scagliarono sugli ospiti e rapirono le giovani donne nubili, mentre i loro padri e fratelli fuggivano promettendo vendetta. Le fonti non concordano sul numero delle donne rapite: si va dalle 30 di alcune versioni alle circa 800 stimate da Plutarco.

I fatti principali della leggenda

Fase dell’Evento Descrizione
Il Problema La Roma di Romolo è una città di soli uomini e necessita di donne per crescere.
L’Inganno Romolo organizza i giochi Consualia per attirare i popoli vicini, inclusi i Sabini.
Il Ratto I Romani rapiscono le donne nubili presenti ai giochi.
La Pace Le donne sabine, ormai mogli e madri, fermano la battaglia tra Romani e Sabini, portando all’unione dei due popoli.

Il significato storico dell’evento

Romolo, secondo Livio, non permise alcuna violenza sulle donne rapite. Al contrario, offrì loro pieni diritti civili e di proprietà, convincendole a diventare mogli romane. Lui stesso sposò una di loro, Ersilia. Quando i popoli oltraggiati, guidati dai Sabini, mossero guerra contro Roma, la battaglia decisiva si svolse presso il lago Curzio. Nel momento più cruento dello scontro, le donne sabine si gettarono tra i due schieramenti, con i figli appena nati in braccio, implorando padri e mariti di fermarsi. Il loro gesto ebbe successo: i combattenti si placarono e stipularono un trattato di pace, che sancì l’unione tra il popolo romano e quello sabino, con Romolo e il re sabino Tito Tazio che regnarono insieme.

Il ratto delle Sabine nell’arte

L’episodio ha ispirato innumerevoli artisti nel corso dei secoli. Tra le rappresentazioni più celebri vi sono:

Il Ratto delle Sabine di Pietro da Cortona

Il pittore e architetto Pietro da Cortona realizzò uno dei dipinti più famosi sul tema tra il 1629 e il 1630, oggi conservato ai Musei Capitolini a Roma. L’opera, influenzata dal “Ratto di Proserpina” di Bernini, si concentra sulla paura e sul desiderio di fuga delle donne, colte nel momento drammatico del rapimento.

Altre rappresentazioni iconiche

Oltre a Pietro da Cortona, altri due capolavori hanno definito l’iconografia dell’evento. La scultura del Giambologna (1583), situata nella Loggia dei Lanzi a Firenze, cattura la tensione fisica e la dinamica del rapimento con una composizione a spirale. Invece, il monumentale dipinto di Jacques-Louis David (1799), conservato al Louvre, rappresenta un momento diverso: l’intervento pacificatore delle donne sabine che si frappongono tra i combattenti, diventando un potente simbolo di riconciliazione.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 29/08/2025

 

Altri articoli da non perdere
Filosofi greci: i 5 da conoscere
I filosofi greci: i 5 da conoscere

Filosofi greci come Socrate, Platone e Aristotele hanno gettato le fondamenta del pensiero occidentale, e le idee da loro sviluppate Scopri di più

Quartieri di Berlino Est da visitare: i 3 consigliati
Quartieri di Berlino Est da visitare: i 3 consigliati

In questo articolo esaminiamo 3 quartieri di Berlino Est consigliati per una visita che si rispetti nella capitale tedesca.  Berlino Scopri di più

Flashback e flashforward: cosa sono e come si usano in narrativa
Flashback e flashforward

Scopriamo insieme le tecniche narrative del flashback e del flashforward, tramite alcuni esempi letterari e cinematografici. Queste tecniche, basate sulla Scopri di più

Chiese di Arezzo: le 3 da visitare
Chiese di Arezzo: le 3 da visitare

Arezzo è una provincia toscana, conosciuta per essere stata una delle più importanti città etrusche e per il suo enorme Scopri di più

Idun: la dea nordica della giovinezza e delle mele d’oro
Idun: dea della giovinezza eterna

Idunn (nota anche come Idun o Iðunn in norreno) è una figura centrale nella mitologia nordica, venerata come la dea Scopri di più

Komorebi, la luce che filtra tra le foglie degli alberi
Komorebi, la luce che filtra tra le foglie degli alberi

Komorebi, un termine che crea quasi un’eco musicale. Una parola d’impatto magico e poetico. Komorebi reca in sé qualcosa di Scopri di più

A proposito di Eliana Errichiello

Vedi tutti gli articoli di Eliana Errichiello

Commenta