Possiamo dire che finalmente, nel 2025, l’essere umano potrebbe essere riuscito a operare una vera e propria rivoluzione della medicina moderna, grazie all’innovativa scoperta del Giappone di un sangue artificiale universale compatibile con tutti i gruppi sanguigni. Questo passo avanti nella medicina moderna rappresenta uno spiraglio di speranza, capace di salvare innumerevoli vite. Anche se gli studi e i test clinici non sono giunti al termine, le sperimentazioni continuano per verificarne la sicurezza ed eliminare ogni possibile rischio.
Come è stato creato il sangue artificiale universale?
L’iniziativa è stata intrapresa da un’università medica di Nara, in Giappone, e i test clinici guidati da Hiromi Sakai, professore del dipartimento di chimica dell’università di Nara e creatore del sangue artificiale universale. La formula di questo composto artificiale prevede l’estrazione di vescicole di emoglobina da sangue scaduto, che riuscirebbe così ad escludere i rischi di incompatibilità e la trasmissione di malattie. L’aspetto davvero innovativo di questo sangue artificiale universale, però, non riguarda soltanto la sua composizione, ma anche le modalità di conservazione, con una notevole differenza nella durata rispetto al sangue umano donato secondo le modalità tradizionali usate fino ad oggi. Infatti, il sangue artificiale può essere conservato fino a due anni a temperatura ambiente e fino a cinque anni in ambiente refrigerato, a differenza del sangue umano donato, che ha una durata di sole 42 giorni e deve necessariamente essere conservato in frigorifero. Tutte queste caratteristiche del composto rappresentano una scoperta rivoluzionaria nel campo medico, facilitando così l’accesso, spesso limitato, alle banche di sangue e contribuendo a salvare molte vite a rischio morte.
Le prospettive del composto artificiale entro il 2030
Nonostante i primi test clinici, guidati dal ricercatore Hiromi Sakai, siano iniziati nel 2022, la strada è ancora lunga e sono previsti molti altri test più specifici su volontari sani con dosi che potranno raggiungere anche i 400 millilitri per confermare la sicurezza e l’efficacia del prodotto. L’obiettivo dei ricercatori medici è quello di rendere disponibile il sangue artificiale entro il 2030, portando nel mondo della medicina un composto del tutto privo di possibili reazioni immunitarie pericolose.
L’importanza delle donazioni di sangue e la notizia bufala
La creazione di un sangue artificiale universale sicuramente avrà delle grandi conseguenze sulla vita delle persone, ma le donazioni continueranno ad esistere e il loro valore non diminuirà solamente in seguito alla nuova scoperta artificiale. Tuttavia, in seguito alla pandemia di COVID-19, si sono diffusi su internet articoli dichiaranti false notizie riguardanti le persone vaccinate contro il virus: chiunque fosse vaccinato contro il COVID-19 non avrebbe potuto essere un donatore del proprio sangue. Ovviamente la notizia era una bufala e le autorità mediche giapponesi hanno confermato che non esiste alcun divieto o proposta di legge per le persone che sono state vaccinate.
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