In scena al Teatro stabile d’innovazione Galleria Toledo, il 12 ottobre lo spettacolo La favola della pace, di e con Marco Mario de Notaris.
La trama dello spettacolo
Di sicuro in guerra non possiamo sopravvivere per molto tempo, e allora cosa si fa? Come possiamo accettare un livello sempre più alto di conflitto civile, domestico, economico, politico, senza dimenticarci che qualcuno ci ha raccontato la favola della pace?
Nella sezione Osservatorio Bardefé del cartellone del Teatro stabile d’innovazione Galleria Toledo, va in scena La favola della pace, una conversazione tragicomica sulla guerra quotidiana, la guerra militare e la guerra interiore di ognuno di noi, scritta e interamente interpretata da Marco Mario de Notaris. La favola della pace è un lungo assolo scritto e interpretato da un brillante e accattivante De Notaris, nel quale l’autore, servendosi dei testi per bambini di Gianni Rodari, Leo Lionni, Italo Calvino e Boris Vian, prova a spiegare a un pubblico di grandi e piccoli la guerra in tutte le sue possibili declinazioni. Allora la guerra è quella di tutti i giorni, domestica; quella con se stessi, quella piccola e tutto sommato insignificante così come quella più grande, quella militare, civile, economica, politica. E la pace? La pace è una, ma purtroppo solo una favola.
Le riflessioni alla base del testo
La letteratura per l’infanzia è l’unica parola che il cittadino regredito all’infantilismo può ascoltare con costrutto, oggi. Tutto il resto è sovrastruttura. Prima del tetto ricostruiamo le fondamenta.
L’opera si mostra solo all’apparenza un testo per bambini, con un lessico semplice, comprensibile a tutti, e con un umorismo scanzonato e infantile, fatto di immagini buffe e risibili. Eppure, l’opera affonda le radici in una visione cupa e tristemente realistica del presente: l’uomo è regredito, l’adulto è tornato bambino. Dunque, per parlare al cittadino del mondo presente è necessario tornare alle basi, a una lingua semplice, a un lessico elementare, a una letteratura per bambini, in modo da ricostruire insieme le fondamenta di un vivere civile, del vivere in pace.

La messa in scena
La scena è scarna, essenziale, con pochi oggetti che servono a dare vita a personaggi senza nome, per lo più stereotipi. A dominare il palco è Marco Mario de Notaris, autore e interprete de La favola della pace, che da solo riempie lo spazio, diverte, improvvisa, procede talvolta a braccio, talvolta seguendo un copione. L’attore scalda un pubblico fatto di adulti, ma anche folto di piccoli spettatori, i più esigenti. De Notaris riesce nel difficile compito di intrattenere, divertire e suscitare reazioni: il pubblico reagisce, interviene, cerca di incidere su quanto sta avvenendo sulla scena.
Il cartellone del Galleria Toledo
La favola della pace rientra nella sezione Osservatorio Bardefé, una delle varie rassegne teatrali che quest’anno il Teatro stabile d’innovazione Galleria Toledo offre. Per la rassegna Osservatorio Bardefé, quasi terminata, andrà in scena ancora Soprattutto l’anguria di Armando Pirozzi. La Galleria Toledo presenta anche le sezioni Progetto Beckett e il Cantiere under 35, oltre a un cartellone ricco di titoli.
Fonte immagini: ufficio stampa