Manola, con Nancy Brilli e Chiara Noschese al Teatro Acacia di Napoli | Recensione

“Manola” con Nancy Brilli e Chiara Noschese al Teatro Acacia di Napoli | Recensione

Nancy Brilli e Chiara Noschese sono le protagoniste assolute della commedia/dramma teatrale “Manola” in scena al “Teatro Acacia” di Napoli dal 30 marzo al 2 aprile 2023.

Anemone e Ortensia: due facce della stessa medaglia

“Manola” è ripreso dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini con la regia di Leo Muscato. Sviluppato in un unico atto da circa 100 minuti, Nancy Brilli e Chiara Noschese impersonano le due protagoniste, nonché sorelle gemelle, Anemone Novecento e Ortensia Novecento.        
Queste due gemelle sono completamente agli antipodi del concetto di femminilità: Anemone (Nancy Brilli) è solare, raggiante e vitale, e a malapena si lascia toccare dai problemi della vita perché il suo fascino e bell’aspetto fungono da “problem solving” nella società d’inizio anni 2000; Ortensia (Chiara Noschese) al contrario è cupa, spenta e poco attraente rispetto alla sua spiccata intelligenza e spirito critico, è spesso sola ed ha come unici amici esserini viventi dei meandri oscuri dell’hotel di famiglia in cui risiedono entrambe.

Entrambe le gemelle dialogano a parti alterne rivolgendosi ad una persona al di fuori del palcoscenico di nome Manola, che gli spettatori possono tranquillamente identificare come la loro psicologa per i contenuti e le confessioni dei dialoghi delle gemelle ma, in uno spettro più ampio, lo spettatore è in grado di dare una propria e personalissima interpretazione di Manola come qualcuno a loro caro a cui raccontare le proprie avventure/disavventure: un amico immaginario, il proprio partner, un confidente che capisca l’importanza delle confessioni intime.

Una straordinaria rappresentazione del macrocosmo femminile

Durante il racconto delle loro vite ci troviamo di fronte, come abbiamo già detto, a due archetipi opposti della femminilità, dove vengono sviscerati argomenti che spaziano dal sesso e il piacere femminile di cui Anemone è avvezza – contrariamente a sua sorella Ortensia cui la sola parola “orgasmo” suona più come un problema di stampo lacaniano –, dalla politica e il ruolo della donna all’importanza della psicoanalisi, dal concetto di amore carnale e amore platonico fino alla dimensione domestica della condizione post-matrimoniale in contrapposizione alla libertà d’essere sé stesse lontano dai pregiudizi. Tutto questo viene rappresentato in chiave ironica, lasciando però nello spettatore un senso di profonda riflessione.

Sebbene ci rendiamo conto fin da subito a chi appartengano le caratteristiche più libertine dello spettro della femminilità e a chi appartengano invece quelle più pacate e razionali, vediamo come, durante il viaggio delle due vite delle nostre protagoniste, queste realtà contrapposte si fondono e si ribaltano in un plot twist che vede quasi uno scambio d’identità tra le due protagoniste: Ortensia, reduce dalla sua prima delusione amorosa, si libererà dallo spettro della sua condizione di vita d’ansia e paura affrontando il mondo e la sua condizione di donna in maniera libera, serena e lontana dai pregiudizi, ma sempre con la sua cultura e intelligenza a farle da scudo; Anemone invece, una volta convolata a nozze e trovato il presunto “vero amore”, si lascerà alle spalle i vizi, la vanità e la spensierata superficialità che l’hanno sempre contraddistinta per far spazio, alla fine dello spettacolo, ad uno struggente dialogo col proprio Io interiore sulla propria identità di donna all’interno del mondo.

Manola è sicuramente uno spettacolo che lascia lo spettatore con tanti spunti di riflessione perché, nonostante riprenda l’omonimo romanzo scritto nel 1998, è pieno di riferimenti ancora attuali. L’interpretazione delle due straordinarie attrici lo rendono assolutamente dinamico, fresco e brillante, d’una energia tutta femminile che rendono più che piacevole la visione di questa imperdibile messa in scena.

Restano ancora pochi giorni per poter vedere “Manola” al Teatro Acacia di Napoli, e noi vi consigliamo assolutamente di non perderlo!

 

Fonte immagine: Ufficio Stampa

A proposito di Anna De Simone

Sono una studentessa di lingua e letteratura inglese presso l'Università "L'Orientale" di Napoli. Scrivo poesie per passione, copywriter freelance nel tempo libero e credo nella potenza delle parole come strumento in grado di sovvertire le leggi del mondo. Il mio mantra: "find your happiness in little things".

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