Siamo nel vivo della rassegna “Festival delle Ville Vesuviane” che, con il suo tema “L’età del Miglio d’Oro – Radici e Identità”, si conferma un appuntamento centrale per la vita culturale del Golfo. In cornici di rara bellezza, che includono Villa Campolieto, Villa Vannucchi e Palazzo Vallelonga, la kermesse propone un dialogo tra storia e contemporaneità, restituendo questi spazi monumentali alla loro vocazione di luoghi di incontro, arte e creatività.
Il ricco cartellone ha già offerto al pubblico serate indimenticabili, ma la programmazione continua a tessere un fitto dialogo tra generi e linguaggi differenti. Nelle prossime serate, il pubblico potrà ancora assistere a spettacoli che spaziano dal teatro di ricerca alla musica d’autore, passando per la danza e la poesia.
Tra gli appuntamenti più attesi “Nessuno”, che andrà in scena martedì 22 luglio alle 19.30 a Villa Campolieto a Ercolano. Lo spettacolo, scritto e diretto da Pako Ioffredo, vedrà sul palco lo stesso Ioffredo insieme a Ingrid Sansone, Giorgio Pinto, Francesca Diletta Iavarone e Fabio Renzullo.
“Nessuno” si preannuncia come un viaggio contemporaneo nelle pagine della storia, un’opera multidisciplinare che esplora il legame tra esilio e appartenenza, tra la dislocazione geografica e la coscienza poetica. Il testo rievoca personaggi contemporanei, risvegliando la memoria emotiva attraverso un processo poetico che da una piccola isola si fa universale.
Per l’occasione, abbiamo intervistato in esclusiva il regista e autore dello spettacolo, Pako Ioffredo.
L’intervista a Pako Ioffredo
Qual è l’argomento centrale o il tema principale dello spettacolo “Nessuno”?
Una scena contemporanea che attraversa il mito e si costruisce attraverso l’espediente di Ulisse che diventa “Nessuno” per sfuggire ai ciclopi. I protagonisti, talvolta “Nessuno” agli occhi degli indifferenti, talvolta “Nessuno” per difesa, viaggiano nel mare infecondo, sterminato, vagamente infinito che è la loro coscienza, ognuno con la propria storia. Ed è così che si avvicendano racconti di peregrinazioni, racconti sull’ossessione della fama, del potere e del successo, storie di eroi anonimi che gridano le loro frustrazioni e la loro rabbia infertile. Si è “Nessuno” per necessità, antieroi per vocazione, in grado, tutti, di lanciare suggestioni e lasciare un segno, anche senza medaglie o pubblici riconoscimenti. E’ nell’intima considerazione del sé che si profilano le nostre esistenze in continua lotta contro i giganti del nostro tempo, alla ricerca della nostra isola felice.
Come ha preso forma l’idea di questo progetto teatrale?
“Nessuno” è una produzione Italo-Francese, in collaborazione con l’Associazione Culturale Cantiere Teatrale Flegreo e Compagniemia – Mouvement International Artistique di Clara Bauer e Daniel Pennac, scritto e diretto da Pako Ioffredo. L’idea nasce dal sentimento profondo di raccontare la nostra odissea contemporanea. Parte proprio dal nostro esilio interiore, dal sentimento di solitudine del nostro tempo, condizione ormai generalizzata che ci spinge verso il nostro viaggio interiore, a metterci in cammino, in questa odissea, alla ricerca della nostra isola felice.
Una generazione, la nostra, costretta a vagare in un mare infecondo, sterminato, vagamente infinito che rappresenta il paradosso “vincente” del nostro tempo. Nessuno per necessità, antieroi per vocazione.
Quali sono gli elementi multidisciplinari che verranno utilizzati nello spettacolo?
Lo spettacolo alterna scene che attingono alla tradizione teatrale napoletana e al mito e scene dalla vocazione poetica contemporanea, in un flusso temporale percettibile allo spettatore. La musica dal vivo tesserà il legame emozionale con la storia.
Sono previsti sviluppi futuri per questo progetto o altri lavori che ne nasceranno?
“Nessuno” partirà da Villa Campolieto il 22 Luglio per approdare in Francia successivamente. Sperando che il suo viaggio, come il nostro, continui anche in altre città e teatri Italiani. La compagnia è formata da attori che collaborano da tanto tempo insieme, una famiglia teatrale con codici comuni che in futuro ci vedrà in altri spettacoli ancora insieme.
I prossimi eventi in programma:
15 luglio: “Il Fuoco di Pound”, un’indagine scenica sulla controversa figura del poeta con Gigi Savoia.
16 luglio: “Spariamo!”, un viaggio visionario nel pensiero futurista di Tommaso Marinetti.
17 luglio: Il “Concerto delle Due Sicilie” con Patrizio Trampetti, Alfio Antico e Jennà Romano, all’insegna della fusione musicale tra Sud e Mediterraneo.
18 luglio: NeaCo’, un progetto che reinventa la canzone napoletana in chiave globale.
19 luglio: Il recital poetico “Tra le rughe del mio cuore” di Ciro Sciallo a Palazzo Bisignano.
20 luglio: Torna l’intramontabile Petito con “Tre surice dint’a no mastrillo” e il “Gran Galà della Danza” della compagnia Almatanz.
22 luglio: “Nessuno”, un lavoro multidisciplinare che attraversa mito, esilio e memoria.
23 luglio: “La rosa non ci ama”, dramma musicale su Carlo Gesualdo e Maria D’Avalos.
24 luglio: Un monologo di Massimo Andrei dedicato alla figura di Lucia Migliaccio e il concerto di Roberto Colella con gli Ondanueve Strings.
25 luglio: “Il canto del mare” di Maurizio De Giovanni, un omaggio a Camilleri.
26 luglio: Peppe Barra in concerto a Villa Mascolo.
27 luglio: Gran finale con “Na campagnata ‘e tre disperate” di Petito e la prima nazionale di danza “Il sogno di Pulcinella”.
Fonte immagine: ufficio stampa