Regine Sorelle al Teatro Tram: il cult di Mirko Di Martino con Titti Nuzzolese

Regine Sorelle al Tram | Recensione

Da venerdì 21 a domenica 30 novembre è andata sulle scene del Teatro Tram di Napoli la rappresentazione Regine Sorelle, con Titti Nuzzolese e la regia del drammaturgo Mirko Di Martino, aiuto regia Claudia Moretti e costumi realizzati da Annalisa Ciaramella.

La storia di Regine Sorelle

Regine Sorelle è la storia di una sorellanza: le sovrane in questione sono, nella fattispecie, Maria Antonietta e Maria Carolina, a loro volta figlie della regina d’Austria, Maria Teresa. Lo spettacolo appartiene alla rassegna Neapolis 2.5 – 25 eventi per celebrare i 2500 anni della città di Napoli, disegno supportato da MIC Direzione Spettacolo. Maria Antonietta e Maria Carolina sono osservate e scandagliate all’interno del proprio ruolo di donne, mogli e regine. Eppure, l’accento da parte della narrazione è posto di proposito soprattutto sul legame di sangue che scorre tra le due regnanti. In effetti, sia Maria Antonietta che Maria Carolina erano solo due bambine spensierate quando conobbero loro malgrado i propri destini e, forse, al tempo della propria infanzia, ignoravano anche le conseguenze del proprio trono, così come il costo di una vita tanto esposta e sotto i continui riflettori. Tra l’altro, l’era storica in cui le due sorelle si ritrovarono a regnare non fu affatto delle più quiete, tutt’altro, essendo essa attraversata dai tumulti prima della Rivoluzione francese e dopo della Repubblica napoletana. Nel frattempo, mentre Maria Antonietta fu data in moglie a Luigi XVI (morendo in seguito sotto la ghigliottina il 16 ottobre 1793 in Place de la Concorde a Parigi, davanti a quello stesso popolo che l’aveva tanto amata), a Maria Carolina toccò invece la fortuna di avere come consorte Ferdinando di Borbone, re di Napoli (lei concluse la sua esistenza in solitudine, in esilio e distante dalla città che l’aveva adorata e ricambiata).

La visione di Mirko Di Martino

È proprio su questo materiale storico, denso e complesso, che interviene la rilettura dell’autore. Mirko Di Martino, direttore artistico del Teatro Tram, nonché regista e autore del testo, spiega nelle Note di regia come ha voluto trasformare la cronaca in drammaturgia: “Regine Sorelle è andato in scena per la prima volta nel 2016. In questi nove anni abbiamo continuato a riproporlo con un successo che non è mai venuto meno. Anzi direi che lo spettacolo è diventato un piccolo cult. Credo che dipenda dalla miscela di dramma e commedia, di storia e invenzione. Ho voluto far rivivere a teatro due donne di potere che erano anche due sorelle. Secondo me, la loro familiarità influenzò anche la politica e il peso della storia. Però chissà, forse avrebbero preferito non occupare quei posti, essere altrove. Il mio spettacolo non è un trattato, è più un gioco. È il modo in cui noi, a distanza di duecento anni, reinventiamo la nostra storia per sentirla più vicina”.

Regine Sorelle al Tram | Recensione
Scatto che ritrae l’attrice Titti Nuzzolese durante lo spettacolo Regine Sorelle

Titti Nuzzolese in Regine Sorelle

A dare corpo e voce a questo “gioco” tra storia e invenzione è (se possibile) una strepitosa, più del solito, Titti Nuzzolese, attrice già calibrata e maturata attraverso molteplici ruoli (anche sul grande schermo), non nuova alla regia di Mirko Di Martino.

Le sue formidabili qualità di adattabilità, flessibilità e poliedricità fanno sì che l’interprete partenopea riesca da sola non solo a reggere la scena (calandosi a turno, un po’ alla stregua di un duttile ventriloquo, nelle vesti di ogni personaggio), ma ad arrivare a riempire il palco interamente per mezzo di un lungo monologo.

È proprio grazie a questa centralità dell’interpretazione che si può affermare, senza esitazioni, che dopo quasi un decennio Regine Sorelle ancora diverte, intriga e conquista la platea: merito senz’altro del suo linguaggio scenico, crocevia di vari stili come sottolineato dal regista, e della magistrale resa performativa della sua attrice principale, che merita un enorme plauso.

Questo equilibrio drammaturgico trova ulteriore forza negli elementi visivi e sonori dello spettacolo: i meravigliosi quanto pomposi costumi d’epoca, la soundtrack dal taglio moderno e a tratti disco e, infine, la scenografia che propone come fondale due affreschi raffiguranti le celebri sorelle. Insieme, questi componenti contribuiscono a rendere Regine Sorelle un cult teatrale ormai irrinunciabile.

Fonte immagine: Ufficio stampa

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A proposito di Clelia Moscariello

Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli. Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con le testate Periodico italiano magazine (www.periodicoitalianomagazine.it), Laici (Laici.it), “Il Giornale del ricordo” (www.ilgiornaledelricordo.it), “Il quotidiano nazionale indipendente L’Italiano news” ( https://www.litalianonews.it/), “Pink magazine Italia”, (https://pinkmagazineitalia.it/), "Eroica Fenice" (https://www.eroicafenice.com/)“Leggere: tutti”" (https://leggeretutti.eu/) ed il blog “Border Liber” (https://www.borderliber.it/) . Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”. Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni. A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice. A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”. Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost. Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/. È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”. Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.

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