Revenge pornography: cos’è e come difendersi

Revenge porn: cos'è e come difendersi

Revenge pornography: qual è il significato e come riconoscere segnali pericolosi da parte di un eventuale partner

Revenge porn o per esteso revenge pornography: cos’è? In italiano potrebbe essere tradotto come “vendetta pornografica”.
Per essere più chiari si tratta della diffusione e quindi pubblicazione sui social, o su qualsiasi piattaforma online, di materiale intimo con contenuto sessuale (come foto o video) senza alcun tipo di consenso, con lo scopo di umiliare e diffamare la vittima. Diventa ancor più pericoloso, quando il carnefice, oltre a schernire la vittima pubblicando foto e video intimi, condivide anche informazioni personali, come luogo di abitazione o lavoro, numero telefonico.

Tutto ciò per la vittima si traduce in un grave danno psicologico e una minaccia per la propria sicurezza.
Dietro questi atti diffamatori, si celano uomini, ma anche donne, che delusi e arrabbiati con la vittima, provano a distruggerne la reputazione, causando umiliazione e disagi di ogni genere.

Come prevenire o proteggersi dal Revenge pornography?

Per difendersi dal revenge pornography, il consiglio di “non condividere materiale intimo con nessuno” può sembrare banale, soprattutto nel caso in cui magari si viva una relazione a distanza, oppure quando ci si vuole divertire con il proprio partner, o semplicemente per puro piacere personale.  
Ovviamente, se proprio non si conosce la persona, è meglio evitare immagini troppo esplicite.

Quindi, la prima cosa da fare è manipolare le foto in modo da celare la propria identità.
Se, ad esempio, si avessero dei segni particolari sarebbe bene non riprenderli in foto, evitare anche la ripresa diretta del proprio volto.
Nel revenge pornography si mira a umiliare la persona e quindi si pubblica tutto ciò che è più riconoscibile. 

La seconda cosa da fare è proteggere i propri dispostivi, a volte le immagini e i video vengono rubati e diffusi direttamente dai profili personali; quindi, è bene avere un software di protezione, magari con doppia password. Oppure, cancellare definitivamente il materiale dalla galleria o dai drive.

La terza è chiedere esplicitamente e in vostra presenza di cancellare foto e video che sono stati inviati.
Si ha sempre il diritto di ripensarci e quindi di chiederne l’eliminazione definitiva.

L’ultimo consiglio, forse il più semplice, è cercare di conoscere la persona con cui si parla, di capirne la situazione e la mentalità. Non per tutti i casi sarà possibile, e non in tutti casi, anche con le dovute precauzioni, tutto ciò ha funzionato. L’importante è ricordare che il Revenge porn o revenge pornography si subisce, l’unico colpevole è chi compie questo spregevole atto, violando l’intimità di un’altra persona.

Revenge porn: cos’è per la legge

Il revenge pornography è, inoltre, punibile legalmente, infatti dal 9 agosto 2019, in Italia è entrata in vigore una legge intitolata “Codice Rosso” che tutela le persone che subiscono violenze, maltrattamenti e atti persecutori. Attualmente, chi compie il delitto di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti senza il consenso della persona che appare all’interno del materiale pubblicato, è punibile con la reclusione dai 1 a 6 anni e la multa da 5000 a 15 000 euro.

Immagine di copertina – fonte: Freepik

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A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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