Bleach | Recensione

Bleach | Recensione

Bleach è un manga di Tite Kubo iniziato nel 2001 e finito nel 2016 in Giappone, portato in seguito sugli schermi come anime nel 2004 con una produzione dello studio Pierrot. Bleach è considerato uno dei Big 3, ovvero i 3 anime più famosi e lunghi secondo i fan, spesso posto allo stesso livello di One Piece e Naruto.

La trama

La storia si apre con il protagonista Ichigo Kurosaki che viene attaccato da un Hollow, uno spirito influenzato dalle emozioni negative del defunto a cui appartiene, e viene salvato da una strana ragazza di nome Rukia Kuchiki. Rukia è in realtà una Shinigami, uno spirito che regola il flusso delle anime tra il mondo dei vivi e quello dei morti e che accompagna le anime degli esseri umani verso l’aldilà. La sera dopo questo evento lo stesso Hollow attacca casa Kurosaki e l’intera famiglia è in pericolo, ma Rukia dona i suoi poteri da Shinigami ad Ichigo, grazie ai quali il ragazzo riesce a salvare tutti. La storia prosegue con Ichigo che aiuta Rukia, accompagnandola nel suo lavoro, e incontrano durante il percorso nuovi personaggi,  affrontando insieme numerose avventure e problemi, scoprendo come funziona il loro universo.

Il valore della vita

Nel corso della serie, le relazioni tra Ichigo, Rukia e i loro amici hanno un ruolo cruciale per la trama e sono ben approfondite, mostrando la crescita sia fisica che intellettuale dei caratteri complessi di ognuno. Ichigo poi, il protagonista, oltre a crescere fisicamente durante gli eventi della storia, riscopre e impara sempre più il valore della vita e della natura umana. Altri temi minori vengono esplorati in archi narrativi secondari della serie, ad esempio i vari peccati per i quali si può morire, i conflitti morali e i dubbi esistenziali di molti personaggi, ma anche e soprattutto dualità morale dei personaggi e il conflitto tra ciò che è giusto e sbagliato. Infine, questa serie può anche appassionare gli amanti di lingue in quanto, se guardato in lingua originale, i vari personaggi parlano giapponese, spagnolo e tedesco, regalando alla serie un’aria internazionale e multiculturale. Ma può anche essere molto apprezzato dagli amanti della musica, con le sue canzoni di sottofondo incalzanti e perfettamente adattate agli avvenimenti sullo schermo, con sigle molto amate da tantissimi fan.

Le vicissitudini dell’anime

Bleach è una serie adatta a tutti, in grado di accompagnare la crescita dei più giovani e farli appassionare insieme ai più grandi, grazie alla sua vasta varietà di temi e una trama intrigante e piena di colpi di scena. La produzione dell’anime di Bleach si fermò ad inizio 2012 a causa di un calo di spettatori e popolarità, unito ad una diminuzione del budget, per poi riprendere nel 2022, sempre con lo stesso studio d’animazione e con la supervisione dell’autore originale. Di recente è stato trasmesso l’ultimo capitolo, diviso in quattro parti, di cui la penultima conclusa da poco, e nelle quali l’autore ha implementato ulteriori dettagli e scene non presenti nel manga originale, aumentando l’entusiasmo e l’interesse dei fan.

Fonte immagine: Prime Video

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