Natsume yuujinchou, in italiano Natsume degli spiriti/ Il libro degli amici di Natsume, è un manga giapponese pubblicato dal 2005 al 2008, scritto dal mangaka Yuji Midorikawa. È stato poi adattato come serie animata dal titolo Natsume’s book of friends, ed è composto da 7 stagioni.
In Italia il manga è pubblicato da Panini Comics a partire da aprile 2014, mentre le prime quattro stagioni dell’anime e la settima sono distribuite da Crunchyroll; la quinta e la sesta invece sono inedite.
Trama
Natsume Yuujinchou è uno slice of life che segue le vicende di Natsume Takashi sin da bambino, quando si rende conto di possedere una grande forza spirituale e di essere in grado di vedere gli yōkai, gli spiriti del folklore giapponese. Questo potere, che per lui è sempre stato causa di problemi e solitudine, lo ha ereditato dalla nonna Reiko, che gli ha lasciato lo Yūjinchō, ovvero il Libro degli Amici: un registro che contiene i nomi degli spiriti sconfitti da lei e resi suoi servitori.
Tuttavia, lo Yūjinchō è uno strumento molto pericoloso, poiché chiunque lo possieda ottiene anche il controllo su quegli spiriti. Questo lo rende molto ambito dagli stessi yōkai, che iniziano a cercare e attaccare Natsume.
Takashi, che dimostra un forte senso di umanità e un animo buono e gentile nonostante i traumi e la perdita dei genitori in tenera età, prende quindi la decisione di restituire i nomi ai loro legittimi proprietari. Nel farlo, però, incontra spiriti che vogliono il Libro degli Amici per accrescere il proprio potere.
Durante una fuga, Natsume libera per sbaglio Madara, ribattezzato poi Nyanko-sensei, un potente spirito sigillato in un santuario. Madara stringe un patto con lui: in cambio della sua protezione come guardia del corpo, Natsume gli cederà il libro alla propria morte.
Natsume yuujinchou e il tema della solitudine emotiva e sociale
Natsume, rimasto orfano da piccolo, è stato affidato a diversi parenti, che lo hanno sempre allontanato considerandolo un bugiardo e un bambino strano, in quanto sempre spaventato da figure che solo lui poteva vedere e sentire.
Per questo motivo, Takashi è vittima di bullismo psicologico e isolamento, viene escluso dai coetanei e dagli adulti che dovrebbero proteggerlo.
Nonostante queste esperienze traumatiche, Natsume si rivela una persona dall’animo estremamente gentile e non cede all’odio o alla vendetta. La sua empatia verso gli altri, compresi gli yōkai più ostili, trasmette un messaggio molto importante: capire le ferite altrui è il primo passo per curare le proprie. La vendetta o una cattiva condotta non fanno che consumare l’animo.
Natsume Yuujinchou e la costruzione di legami contro ogni pregiudizio
Essere in grado di vedere gli yōkai può essere, a seconda dei punti di vista, un dono speciale oppure una terrificante maledizione.
È comunque un pesante fardello, come ben sa il protagonista. Superate le paure iniziali, grazie all’aiuto di Nyanko-sensei, Natsume acquisirà crescente confidenza con gli spiriti che popolano il nostro mondo, entrando in stretti rapporti con essi, imparando a conoscerli e a conoscere sé stesso, andando contro tutti i pregiudizi che si hanno verso questi esseri e la connessione che creano con gli umani, scavando sempre più a fondo nella propria psiche.
È curioso osservare come queste creature, sebbene il loro aspetto sia spesso spaventoso e minaccioso e la rabbia vendicativa che provano sia talvolta difficile da comprendere, raramente nascondano intenzioni malvagie. Piuttosto, sembrano mossi dalle stesse motivazioni che spingono il genere umano: dolore, solitudine, ricerca della felicità.
Lo stesso Natsume sperimenterà sulla propria pelle come i sentimenti, che in forme differenti provano sia gli uomini sia gli yōkai, siano nella sostanza identici, quasi fossero l’unico e autentico punto di contatto tra queste diverse forme di vita, altrimenti condannate a una totale incomunicabilità.
Fonte immagine: Nintendo.com