La fertilità nel racconto di medico e pazienti, con gli attori Stefania Antonucci e Giacomo Rizzo, le attrici di Cinemafiction e il ginecologo Fabio Perricone. Il 2 e 3 luglio dalle 9 a Villa Doria D’Angri, sede dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope”, durante le giornate di studio “Sound, Light & Fiction: The Senses in Medicine”, attrici in campo per le coppie che non riescono ad avere figli. In primo piano anche cinema, serial e medicina, con gli interventi della Stefanucci, già interprete della sorella di Moscati, nella serie dedicata al medico beatificato e di Rizzo ospite speciale dell’evento. E poi, focus con il ginecologo Fabio Perricone autore del libro Le vie della procreazione sono infinite… o quasi. Il testo, il cui ricavato è in parte devoluto ad associazioni come “Mamma in PMA”, che offre sostegno alle persone impegnate nel percorso di procreazione medicalmente assistitita, affronta con estrema sensibilità il tema della fertilità, attraverso la prospettiva del medico e quella delle persone, che affrontano il percorso verso la genitorialità. Da un lato il medico che media i risultati scientifici e li pone in opera, e dall’altro le persone che a quel medico e alla sua équipe ricorrono per realizzare il desiderio di dare la vita. «Necessariamente le due narrazioni sono distinte- spiega Perricone – i capitoli riguardano i rapporti mirati, l’inseminazione intrauterina (IUI), la Fecondazione In Vitro con Trasferimento Embrionale (FIVET) e la fecondazione eterologa. Un argomento delicato e di grande interesse, basti pensare che attualmente una coppia su cinque non riesce ad avere bambini». Sei monologhi ispirati al libro e scritti da Michelina Petrazzuoli: “Mestruazioni” interpretato da Caterina Ambrosio è un testo ironico su un tema fisiologico ancora tabù, da normalizzare per migliorare le cose. “Amanda”, ancora con la Ambrosio, narra la storia di una bimba nata grazie alla PMA, e dei suoi genitori che l’hanno fortemente voluta. “Elena” interpretato da Serena Asia Bretto, racconta di una donna che, attraverso un brutto sogno, trasforma la realtà accogliendo la vita grazie alla PMA. “Vulvodinia” interpretato da Anna Roccolano affronta il tema delle gravidanze interrotte e del dolore psicofisico, con l’importanza della sensibilizzazione. “Carolina” interpretato da Rossella Imperatore, narra di una danna che affronta una malattia, che può compromettere la fertilità e considera la crioconservazione delle cellule uovo. “La dimostrazione dell’esistenza di Dio (gemelli)” interpretato da Michelina Petrazzuoli, è un parallelismo tra la vita intrauterina e il nostro stare al mondo, esplorando l’ignoto e le emozioni. Tutte le storie condividono un tema comune: la speranza. Ed è per questo motivo che il reading è in programma durante il corso di aggiornamento in andrologia endocrinologica e ginecologia “Sound, Light & Fiction: The Senses in Medicine”, un’immersione tra medicina, prevenzione, scienza, arte, musica e cinematografia, per sottolineare l’importanza dell’empatia e della comunicazione, per migliorare la qualità della vita delle persone e in particolare. Responsabili scientifici: Carlo Alviggi, Fabio Perricone e Rosario Pivonello; presidenti onorari Anna Maria Colao e Giuseppe Bifulco. «Ho raccontato il dono straordinario della maternità – ribadisce Perricone – e il coraggio delle donne di affrontare le incertezze, accompagnato dalla forza, mentre perseveravano nel desiderio di dare la vita. Ogni capitolo è un tributo al loro impegno e alla loro resilienza». Durante l’evento, in mostra anche le opere dei medici pittori del gruppo MedinArte. Gli interventi musicali sono a cura di Alviggi, presidente dell’associazione MUSE, che partecipa anche nella veste di musicista.