Buffy l’ammazzavampiri: l’eroina riflesso delle generazioni giovanili | Recensione

Buffy

Buffy l’ammazzavampiri è una serie di Joss Whedon, composta da sette stagioni e conclusasi nel 2003. Diventa famosa al grande pubblico come un prodotto per adolescenti, un teen drama con forti elementi horror e sovrannaturali, che ha rivissuto nuova auge dopo essere sbarcata su Disney Plus.  Molte serie a cavallo tra gli anni Novanta e i primi Duemila vengono ancora oggi apprezzate e fortemente osannate dalle nuove generazioni; quello che sicuramente attrae di Buffy e che la rende ancora moderna è la figura protagonista, che dà il nome alla serie, e tutti i personaggi che orbitano intorno al suo mondo, trattando delle questioni assolutamente attuali.

Trama di Buffy l’ammazzavampiri

In Buffy l’ammazzavampiri una ragazza adolescente ottiene una forza fuori dal comune che la rende la Cacciatrice, ossia colei che protegge gli umani da creature pericolose come vampiri e demoni. La serie però va ovviamente oltre questo: parla di dinamiche familiari, problemi adolescenziali, difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo, complicazioni tristemente conosciute tra i Millennials e la Generazione Z.

Le tematiche di Buffy l’ammazzavampiri

Buffy, nonostante sia una super eroina, vive gli stessi disagi di qualunque ragazza: relazioni complicate, la complessità di crescere non sapendo quale strada prendere, iniziare l’università e dover cercare di stare sempre al passo anche quando è difficile e stancante. Tutto comprensibilissimo per i giovani e gli studenti di oggi. Tutto questo quasi spinge la nostra protagonista a prediligere i problemi del mondo dei demoni, trovandoli meno difficili delle sue questioni personali. Vediamo come spesso in Buffy l’ammazzavampiri sia più oscura e spaventosa la quotidianità dei ragazzi piuttosto che lo scontro con i demoni; viene raccontato il bullismo, la paura di fallire, e anche il sessismo. Infatti anche le eroine come Buffy non sono esenti dai problemi di una società dove è ancora presente un sistema patriarcale. Buffy vive una relazione con un umano che conosce la sua storia da Cacciatrice, la quale finisce proprio perché il ragazzo si sente sminuito dalla forza e dall’indipendenza della fidanzata. Preferirebbe che lei fosse debole, fragile e avesse costantemente bisogno del suo aiuto, costringendo quasi Buffy a dover limitare la sua potenza pur di essere accettata. La ragazza viene invece apprezzata e supportata dai suoi amici, tra i quali c’è Willow, la sua migliore amica; tra le due non si crea mai competizione, ma c’è solo grande affetto e stima, cosa che si vede ancora troppo poco nei prodotti televisivi e nel cinema, dove spesso due donne potenti vengono necessariamente messe l’una contro l’altra per scavalcarsi.  Buffy non ha solo un’enorme forza fisica ma anche di animo e volontà, dimostra grandi capacità di leadership e acutezza, e la sua autorità viene rispettata e riconosciuta da tutti gli uomini che la aiutano nella sua lotta. Per tutte queste ragioni Buffy l’ammazzavampiri è diventato un cult, una rivoluzione nella televisione, fondamentale ancora oggi.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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A proposito di Teresa Errichiello

Nata nel 1995, laureata in Lettere moderne e Discipline della musica e dello spettacolo , grande appassionata di scrittura, arte, cinema ma soprattutto serie tv.

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