Collateral Beauty | Recensione (con spoiler)

Collateral Beauty | Recensione (con spoiler)

Collateral Beauty è un film drammatico del 2016 di David Frankel con protagonista Will Smith, il quale è uno degli attori più amati e ricercati dai registi. Riesce a far suo ogni personaggio e ogni genere. Oltre ad impegnarsi nella carriera da attore, Will è un cittadino molto presente politicamente e socialmente, sostenendo il matrimonio omosessuale, contribuendo ad associazioni come Global Citizen e quella del disastro dell’uragano Katrina. Pertanto, il ruolo di Howard Inlet, un personaggio molto empatico, non poteva che essere interpretato da lui. Collateral Beauty è un film che tratta un argomento delicato: il lutto di una figlia di sei anni. Il film è reperibile sulle seguenti piattaforme: Netflix, Tim Vision, Prime Video e Apple Tv. 

Collateral Beauty: trama 

Howard Inlet è il dirigente di un’azienda pubblicitaria, è sempre stato molto ambizioso, era un vero leader, fino a quando subisce un grave lutto: perde sua figlia di sei anni a causa di un tumore raro. Pertanto, la sua salute mentale inizia a degenerare e non è più in grado di occuparsi dell’azienda e garantire il profitto ai suoi dipendenti, nonché sui grandi amici: Claire, interpretata dall’amatissima Kate Elizabeth Winslet, Whit e Simon. Anche loro vivono delle situazioni spiacevoli. Claire nella sua vita si è sempre dedicata al lavoro e a pensare come far riprendere Haward, trascuranado il suo desiderio di mettere su famiglia; Whit ha divorziato da poco e viene respinto da sua figlia piccola; Simon ha una famiglia da mantenere, la quale non sa che sta per morire a causa di un tumore che combatte da quando era piccolo. Uniscono le loro idee per capire come far reagire Haward alla vita e fargli rendere conto che se non fa qualcosa, l’azienda verrà venduta. Pertanto, organizzano un piano: assumono la detective Sally Price che spia le abitudini di Howard, le quali sono sempre le stesse per una persona che non vive più e ha tendenze suicide. La seconda parte di Collateral Beauty mira a far aprire gli occhi ad Howard: i tre attori di teatro dovranno interpretare le tre cose a cui Howard ha scritto una lettera, che erano anche i suoi motti di vita: Amore, Tempo e Morte. Questi tre attori vengono trovati da Whit: Aimee, Raffi e Brigitte. Nel frattempo che i tre fanno la loro apparizione, facendo credere ad Haward che fosse l’unico a vederli e che non stava bene mentalmente, esso inizia a frequentare un gruppo di sostegno per affrontare il lutto di sua figlia. Tale gruppo è gestito da Madeline, che ha una storia molto simile: ha perso Olivia, sua figlia di sei anni. Howard si apre piano piano con lei, non ama essere tartassato ed ha molta paura nel rispondere alla domanda ricorrente di Madeline: «E tua figlia come si chiamava?». Insomma, il piano dei tre amici riesce, poiché Sally filmerà Howard che parlerà con Amore, Tempo e Morte, i quali saranno rimossi dai video con delle modifiche. Così, mostreranno questi video al consiglio di amministrazione, il quale ha ritenuto che Howard  non fosse in ottimo stato per guidare un’azienda; Howard la vende, capisce i suoi errori riconoscendo la buona fede dei suoi amici e colleghi. La vigilia di Natale va a casa di Madeline, ed è lì che Howard finalmente realizzerà il lutto e ci sarà un finale inaspettato.

Collateral Beauty: spiegazione del finale (spoiler)

Madeline e Howard si trovarono precedentemente a parlare dei loro divorzi, successi in seguito ai loro lutti. Madeline mostrò un biglietto scritto dal marito prima del divorzio: «se solo potessimo essere di nuovo estranei…», poiché dal divorzio in poi lo erano diventati davvero, nonostante si amassero ancora. Sul finale scopriremo che Madeline è l’ex moglie di Howard e fino ad allora non hanno fatto altro che trattarsi da estranei/conoscenti perché fu questo il patto. Il lutto portò soprattutto Will in uno stato confusionale, tutto gli ricordava la morte di sua figlia, sua moglie compresa. Quando Howard va da Madeline la vigilia di Natale, lei stava guardando un video di sua figlia e lo mostra a Howard, il quale crolla in lacrime e a quel punto Madeline fa ancora una volta la fatidica domanda: «Mia figlia si chiamava Olivia, aveva sei anni. Tua figlia come si chiamava?» e Howard ha finalmente la consapevolezza di rispondere: «Si chiamava Olivia, aveva sei anni ed aveva un tumore raro». È per questo motivo che Howard scappava sempre quando Madeline nominava Olivia: era la sua bambina. Madeline ha agito in punta di piedi, non era facile riportare Howard alla realtà e accettare il lutto. Collateral Beauty ci spiega che un avvenimento del genere può dividere o unire una coppia, in questo caso l’ha divisa, ma Madeline ha avuto la pazienza di non perdere di vista un attimo suo marito e aspettare che si riaprisse all’Amore, al Tempo e alla Morte. È stranissimo come per tutto il film il pubblico venga convinto che siano appena conoscenti, ma erano sposati, semplicemente questa parte di non riconoscersi faceva parte della volontà di Howard per rigettare il dolore e non avere niente che gli portasse il ricordo di sua figlia. 

Collateral Beauty: spiegazione del titolo

La cosiddetta “bellezza collaterale” è tutto ciò che ci circonda: la bellezza del mondo, dell’amore, del dolore, del piacere, è esattamente l’essenza delle cose. Spesso, come nel caso di Howard, il mondo diventa tutto nero e niente ha più valore, tra cui il lavoro, il benessere degli altri, il proprio benessere e così via. Durante una chiacchierata con Howard, Madeline gli confessa che, quando era in attesa all’ospedale per sua figlia Olivia ormai in fin di vita, una signora seduta accanto a lei le dice di non dimenticarsi di far caso alla bellezza collaterale. Madeline inizialmente non prese sul serio questa frase, erano i primi mesi del lutto, riusciva solo a piangere ovunque per la morte di sua figlia. Fino a quando, le lacrime iniziano a derivare da qualcos’altro, dal legame profondo che c’è fra tutte le cose: la bellezza collaterale. Così, il titolo riprende ciò che Howard aveva smesso di vedere. Riesce a uscire fuori da questo tunnel grazie alle persone che lo amano e hanno rispettato i suoi spazi, senza mai invaderli. 

Collateral Beauty è l’ennesimo splendido film con Will Smith che ci assicura le lacrime. È molto emozionante, soprattutto se il lutto è qualcosa che abbiamo dovuto affrontare nella nostra vita. Non ci sono pecche, è rappresentato realisticamente: ci sono persone che riescono a metabolizzare il dolore più in fretta di altre, le quali hanno bisogno di un aiuto in più. 

Fonte dell’immagine: locandina ufficiale del film, Prime Video

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