Elvis, il film di Baz Luhrmann | Recensione

Elvis

Elvis di Baz Luhrmann, la recensione del film con Austin Butler e Tom Hanks dedicato al celebre cantante statunitense Elvis Aaron Prisley

Elvis è il nuovo film diretto dal regista Baz Luhrmann (autore di pellicole come Romeo+Juliet, Mouling Rouge!, Australia e Il Grande Gatsby) dedicato al celebre cantante del Rock and roll e grande icona della cultura pop. Austin Butler (che ha partecipato al film C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino) interpreta Elvis Aaron Presley mentre Tom Hanks veste i panni dell’antagonista, il perfido Colonello Tom Parker. Richard Roxburgh (Van Hellsing, Moulin Rouge! e La Leggenda degli uomini straordinari), Olivia DeJonge (The Visit), Kelvin Harrison Jr., Kodi Smit-McPhee (Il potere del cane) e Dacre Montgomery (Stranger Things) interpretano rispettivamente Vermon Presley, Priscilla Presley, B.B. King, Jimmie Rodgers e Steve Binder.

Elvis, la trama del nuovo film di Baz Luhrmann

La vicenda è raccontata dal punto di vista del Colonello Tom Parker, oramai anziano, mentre si trova in letto d’ospedale di Las Vegas. Il perfido uomo d’affari e “imbonitore” ricorda  quando ebbe la possibilità di ascoltare Elvis suonare in un locale di Memphis e vedere il successo riscosso dal giovane. Successivamente i due si rincontrarono e il Colonello Parker offrì al giovane la possibilità di scalare le classifiche e diventare una grande stella della musica viaggiando con la sua compagnia di intrattenitori circensi per i vari stati. In poco tempo Elvis divenne l’idolo dei ragazzi e delle ragazze ma la strada del successo non si dimostrò facile da percorrere..

La grande storia del noto artista e della cultura statunitense dagli anni Cinquanta agli anni Settanta

Baz Luhrmann propone al pubblico un film dedicato al complicato rapporto tra Elvis e il Colonello Tom Parker e alla storia degli USA partendo dagli anni Cinquanta per arrivare agli anni Settanta. La pellicola permette al pubblico di neofiti di scoprire le varie personalità del noto artista americano: Elvis il cantante del Rock and roll ma anche il ragazzo che ascolta i brani della comunità afroamericana sfruttando ritmi del blues nelle sue esibizioni oppure i classici motivi del country dei bianchi del Tennessee; Elvis, l’attore di Hollywood che prova ad avere un successo simile al suo “collega” James Dean ma anche l’Elvis degli anni Sessanta che cerca di imporsi sulla scena musicale segnata dai Beatles e dai Rolling Stones.

Il primo merito va ad Austin Butler (e anche al doppiatore italiano Maurizio Merluzzo) che lascia al pubblico una performance incredibile. La star emergente è riuscita a recuperare tutte le sfumature della personalità di Elvis regalandoci momenti di spensieratezza e di sofferenza. L’altro punto di forza è Tom Hanks che torna a vestire i panni di un personaggio malvagio ben 20 anni dopo l’uscita di Era mio padre di Sam Mendes. Nonostante la grande quantità di trucco sul volto e i problemi dovuti all’aver contratto il Covid-19 durante le riprese del film, Hanks crea un personaggio ipocrita e avaro che suscita l’antipatia dello spettatore. Un uomo falso che “vuole spremere come un limone il giovanissimo ragazzo del Tennessee” per i suoi scopi di lucro.  Olivia DeJonge recita la parte di Priscilla, un personaggio femminile molto complesso: da un lato una moglie fedele e dall’altro lato una donna forte che ha compreso le perfide intenzioni del Colonello Parker e per questo si preoccupa della salute del marito. 

Elvis Begins. Secondo Lurhmann è un film dedicato ad un supereroe americano

Elvis è un “film di supereroi” secondo il parere del regista australiano Lurhmann. Il modello seguito non è quello di Bohemian Rhapsody di Brian Singer (film dedicato ai Queen e a Freddie Mercury) e nemmeno Rocketman di Dexter Fletcher (pellicola dedicata a Elton John) piuttosto quello di Get on Up- La storia di James Brown di Tate Taylor (con Chadwick Boseman nei panni di James Brown, noto come The Godfather of Soul). 

Luhrmann dà vita ad un supereroe musicale con tanto di “grandi poteri”, il suo talento nel canto e nel muoversi, ma anche grandi responsabilità, cercare di vivere tranquillamente e di non sprecare le sue occasioni. Questo aspetto è citato anche all’interno della pellicola; il piccolo Elvis leggeva i fumetti di Captain Marvel Jr.\Freddy Freeman (personaggio della Fawcett Comics legato al celebre Billy Batson\Captain Marvel\Shazam) e nel flashback dell’infanzia lo vediamo correre con un fulmine di cartone attaccato al petto ispirandosi al suo eroe preferito così come la scena realizzata “come se fosse la pagina di un fumetto” dove Elvis, ancora bambino, immagina di liberare suo padre dalla prigione usando la super-forza e il volo. 

La colonna sonora: quando il Rock and roll incontra la musica jazz,  R&B e rap

Mentre Austin Butler canta i brani del divo del Rock and roll; altri artisti appartenenti a generi diversi hanno contribuito alla colonna sonora dal momento che il regista è solito assumere musicisti e cantanti contemporanei affinché diano un “taglio attuale alle sue storie cinematografiche per renderle fruibili al pubblico di oggi”.  Il Rock and roll di Elvis incontra il R&B, il jazz e la musica hip hop. La band romana Måneskin si è dilettata in una cover del brano If I Can Dream mentre nella scena notturna nel quartiere nero è possibile ascoltare la canzone rap The King and I di Eminem e CeeLo Green. Un brano molto adatto in quella scena dal momento che lo stesso Eminem ha illustrato quanto il suo rap che il R&R di Elvis Prisley siano debitori alla cultura e alla musica afroamericana. Stessa cosa per il singolo Vegas della rapper Doja Cat usata in una delle scene con il giovane Elvis intento a comprare un nuovo vestito nonostante il brano sia un pochino fuori contesto dalla scena a causa dello stile troppo contemporaneo.

Una grande pellicola dedicata ad un grande artista e icona pop mondiale 

Elvis di Baz Luhrmann è un ottimo film appartenente al genere dei film biografici dedicati ai cantanti o alle band del passato. Il film continuerà a far parlare di sé durante la stagione delle candidature Oscar e dei Golden Globes dal momento che ha tutte le carte in regola per diventare una “pellicola acchiappa-premi”.  Solo al cinema i fan di Elvis e i neofiti potranno apprezzare questo film diretto da  Luhrmann. 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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