Film di Ferzan Özpetek: i 5 più iconici

Film di Ferzan Özpetek: i 5 più iconici

I film di Ferzan Özpetek sono inclusi tra le pellicole più significative del grande schermo in Italia. Scopriamo i 5 più iconici.

Cenni biografici

Nato ad Istanbul nel 1959, Ferzan Özpetek si trasferì in Italia nel 1976, più precisamente a Roma dove, con l’appoggio di sua madre, cominciò a studiare Storia del Cinema presso La Sapienza conseguendo il titolo di studio. Dopo aver frequentato una serie di corsi d’arte, di costume e di regia all’Accademia di Costume e Moda e all’Accademia nazionale d’arte drammatica, Özpetek si avvicina pian piano al mondo del cinema, collaborando anche con una serie di personaggi importanti, tra i quali anche Massimo Troisi. Il suo primo lavoro come aiuto regia, infatti, è in Scusate il ritardo del 1983 diretto proprio da Troisi.
Il primo film di Ferzan Özpetek, che ha segnato il suo debutto vero e proprio sul grande schermo, tuttavia, è con Il bagno turco, uscito nelle sale nel 1997.

Probabilmente grazie alla sua permanenza a Roma sin da giovane, i film di Ferzan Özpetek sono molto spesso ambientati nella città eterna: Le fate ignoranti, Magnifica presenza, La dea fortuna sono alcuni dei titoli in cui il regista turco ha collocato le vicende dei suoi personaggi in una Roma accogliente e quotidiana.

Ma quali sono i 5 film di Ferzan Özpetek più belli?

1. Il bagno turco (1997)

Come già accennato, Il bagno turco, è il primo film di Ferzan Özpetek. La pellicola narra la storia di Francesco, interpretato da Alessandro Gassmann, un architetto romano che, in seguito alla morte di sua zia Anita, eredita un vecchio bagno turco, un hammam, ad Istanbul in Turchia.
Una volta recatosi ad Istanbul per una visita alla proprietà per poter venderla, viene accolto dalla famiglia di Osman un uomo che, insieme a sua zia, gestiva l’hammam.
Tutti si affezionano molto a Francesco, e lo stesso ragazzo affascinato dalla città, si innamora di Mehmet, figlio di Osman compromettendo tutti i suoi piani: Francesco, infatti, deciderà di non vendere più l’hammam, ma di restare ad Istanbul ancora un po’ per ristrutturarlo.

2. Le fate ignoranti (2001)

Le fate ignoranti è, forse, uno dei film di Ferzan Özpetek più importanti. Il regista, infatti, nel 2001 portava sul grande schermo dei temi particolarmente delicati ancora per l’epoca: l’omosessualità, e non solo, anche la bisessualità, l’AIDS e la transessualità.
La storia inizia con Antonia e Massimo, interpretati da Margherita Buy e Stefano Accorsi, una coppia di quarantenni romani professionalmente collocati in società, che vive tranquillamente la propria vita e la propria storia d’amore, fino alla morte di Massimo.
Dopo questo triste evento, Antonia comincia a rendersi conto di non aver mai saputo tutti quei segreti che suo marito le teneva nascosti: Massimo, infatti, aveva un amante. Si tratta di Michele, un ragazzo che vive a Roma insieme ai suoi amici, un gruppo di persone, per così dire, ignoranti, che però ha un forte senso dell’amicizia finendo per coinvolgere anche la stessa Antonia.

3. Mine vaganti (2010)

Mine vaganti ha come punto cardine la famiglia. Il protagonista è Tommaso Cantone, interpretato da Riccardo Scamarcio, un giovane salentino di Lecce che ha lasciato la propria patria, considerata bigotta, per andarsene a Roma dove ha trovato un compagno, riuscendo finalmente a vivere alla luce del sole il proprio orientamento sessuale. Una volta ritornato a casa, Tommaso decide di fare coming out alla propria famiglia ma viene battuto sul tempo dal fratello Antonio, interpretato da Alessandro Preziosi, che rivela prima di lui alla famiglia la propria omosessualità, lasciando su Tommaso la responsabilità di portare avanti il cognome di famiglia.

4. Magnifica presenza (2012)

Anche in questo film di Ferzan Özpetek, l’omosessualità è il tema principale. È la storia di Pietro, interpretato da Elio Germano, un giovane pasticciere catanese che ha deciso di trasferirsi a Roma per diventare attore. Dopo una serie di provini e delusioni con un uomo di cui era invaghito, comincia a capire che casa sua fosse infestata dagli spiriti: un gruppo di fantasmi, una compagnia di attori morti tragicamente in quella casa durante la Seconda Guerra Mondiale, con cui Pietro intraprende un rapporto di amicizia. In particolar modo con Luca Veroli, un uomo gay vissuto in quegli anni, in un periodo storico in cui era molto difficile esprimere la propria omosessualità.

5. La dea fortuna (2019)

Tra i protagonisti di La dea fortuna di Ferzan Özpetek vediamo Edoardo Leo e Stefano Accorsi interpretare rispettivamente i personaggi di Alessandro e Arturo, una coppia che convive a Roma da oltre quindici anni. Tuttavia, la loro storia d’amore è in crisi a causa della noia, dei cambi di umore e soprattutto per l’infedeltà.
La situazione cambia grazie ad un evento inaspettato che porta a numerosi sconvolgimenti: la migliore amica di Alessandro, Annamaria, affida a loro i suoi due figli perché si prendano cura di loro mentre lei è in ospedale per dei controlli.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Ottavia Piccolo

Sono una studentessa dell'Università L'Orientale di Napoli. Appassionata di lingue straniere, amo soprattutto conoscere nuove culture, osservare e... scrivere! Fondo la mia vita sull'arte: la musica e la fotografia in cima alla lista!

Vedi tutti gli articoli di Ottavia Piccolo

Commenta