Film non Disney: 5 titoli che forse non ricordate I Eroica

Film non Disney

Non sono solo i classici Disney ad aver segnato la nostra infanzia: ecco 5 titoli di film d’animazione che forse avete dimenticato.

Quando si parla di film d’animazione si pensa immediatamente ai classici Disney: la multinazionale statunitense è sicuramente il più grande colosso nell’ambito dei lungometraggi animati! Tuttavia, sono tanti i cartoni animati che abbiamo visto da bambini, e non tutti appartengono al mondo Disney.
Tra i film non Disney che ci hanno accompagnati durante la nostra infanzia, i primi che ci vengono in mente sono sicuramente titoli come Shrek, L’incantesimo del lago, Anastasia, L’Era Glaciale o Il Principe d’Egitto; ci sono, però, altri film d’animazione che sicuramente in molti si sono ritrovati a guardare almeno una volta sul proprio schermo televisivo, ma ai quali non è stato assegnato un grande posto tra i ricordi infantili.

Andiamo, quindi, a vedere 5 titoli di film d’animazione non Disney che forse avete dimenticato – ma che, molto probabilmente, torneranno alla vostra mente man mano che leggete questo articolo!

1. Thumbelina – Pollicina (1994)

Il lungometraggio di Don Bluth e Gary Goldman si basa sulla fiaba Mignolina di Hans Christian Andersen e racconta le avventure che Pollicina, definibile come una ragazza in miniatura, dovrà affrontare per sfuggire a numerosi bizzarri corteggiatori e ricongiungersi con il ragazzo di cui è innamorata: Cornelius, il principe delle fate.

Thumbelina fu, ai tempi, un enorme flop al botteghino. Il film fu anche massacrato dalla critica, che non ne ha apprezzato la narrativa, la musica e i personaggi, definiti superficiali e stereotipati. Ciò nonostante, questo film d’animazione è stato piuttosto apprezzato dai bambini dell’epoca, e riguardandolo non sembra essere così male neanche a un occhio più adulto. Lo stile di disegno è parecchio caratteristico: rimanda un po’ alle atmosfere del disneyano Alice nel Paese delle Meraviglie, collocandosi in una via di mezzo tra il delicato e il grottesco. E anche la storia narrata alterna queste due caratteristiche, introducendo personaggi e scenari romantici e fiabeschi – come durante la scena della canzone Vieni via con me, ma anche personaggi e ambientazioni piuttosto inquietanti, tra cui il rospo El Rambito, antagonista principale.
Un film non Disney che, però, non ha nulla da invidiare ai grandi classici: è un peccato che sia stato così maltrattato dalla critica, nonché dimenticato da buona parte del pubblico!

2. We’re Back! – 4 dinosauri a New York (1993)

Qualcuno probabilmente non ricorderà minimamente dell’esistenza di questo film. Qualcun altro avrà ricordi confusi, perché probabilmente ha in mente alcuni avvenimenti della storia, ma li associa a un film d’animazione con protagonisti i dinosauri decisamente più noto – ovvero Alla ricerca della Valle Incantata. Ed effettivamente i dinosauri non sono l’unico elemento che accomuna questi due film d’animazione: 4 dinosauri a New York fu prodotto da Steven Spielberg, che figura tra i produttori esecutivi di Alla ricerca della Valle Incantata.

La narrazione si apre con l’incontro tra il simpatico tirannosauro Rex e il piccolo uccellino Buster. Buster confessa a Rex il suo desiderio di abbandonare il nido, sentendosi soffocato dalle attenzioni di una madre troppo apprensiva. Il tirannosauro inizia, quindi, a raccontargli la sua storia, sperando che ciò possa portare Buster a riconsiderare l’importanza dei legami familiari. Tutta la storia si svolge, quindi, in un flashback; protagonisti, oltre Rex, sono due ragazzini, Louis e Cecil, e altri tre dinosauri dotati di intelligenza: il triceratopo Spiaccica, lo pterodattilo Elsa e il parasaurolofo Goffardo. Altri personaggi di fondamentale importanza sono il Capitano Occhidolci, scienziato geniale e amico dei dinosauri, e il suo gemello Sguercio, stregone malvagio che dirige un circo inquietante. Di fondamentale importanza è, come Rex lascia intuire, l’importanza dei legami familiari: Louis, così come il piccolo Buster, è insofferente verso le attenzioni genitoriali. Il ragazzino incontra i quattro dinosauri dopo essere fuggito dalla sua famiglia, desideroso di crescere e di essere indipendente. Altro tema cruciale della pellicola è quello dei desideri: il Capitano Occhidolci ha come scopo esistenziale quello di realizzare i desideri degli altri, mentre il Professor Sguercio è ossessionato dal desiderio di terrorizzare la gente. I personaggi impareranno, a proprie spese, di prestare molta attenzione a ciò che desiderano, perché ciò potrebbe avverarsi, ma le conseguenze potrebbero non essere ciò che si aspettano.

Nonostante le ottime premesse e nonostante la presenza del nome di Spielberg nella produzione, 4 dinosauri a New York non è certo stato inserito tra i migliori film d’animazione di tutti i tempi. L’accoglienza da parte della critica fu, ai tempi, tutt’altro che calorosa, e la cifra incassata dal film non arrivò a coprire i costi di produzione. Come se non bastasse, le avventure dei quattro simpatici dinosauri non sono neanche ricordate con particolare entusiasmo dagli spettatori dell’epoca, probabilmente anche a causa delle scene piuttosto inquietanti che vedono come protagonista il sinistro Professor Guercio, decisamente poco adatte ai bambini più impressionabili.

3. Giuseppe – Il re dei sogni (2000)

Questo film d’animazione si ispira, come suggerisce il titolo, al racconto biblico di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe. Giuseppe – Il re dei sogni è il terzo film d’animazione tradizionale prodotto dalla DreamWorks Animation, dopo i ben più noti Z la formica e Il Principe d’Egitto, di cui è il prequel.

Nonostante questo lungometraggio non sia riuscito neanche lontanamente ad eguagliare il successo del suo predecessore dal punto di vista dell’accoglienza da parte del pubblico, Giuseppe – Il re dei sogni mantiene un livello parecchio elevato dal punto di vista qualitativo. Il film è in grado di intrattenere e di emozionare, con un’ottima colonna sonora e scene commoventi. La storia tocca anche tematiche piuttosto impegnative, quali il tradimento, la religione e il destino, e lo fa in maniera abbastanza delicata da poter essere compresa dai più piccini, ma mai così scontata da risultare banale agli occhi degli adulti. Insomma, un piccolo capolavoro che è stato piuttosto sottovalutato.

4. Charlie – anche i cani vanno in Paradiso (1989)

Parlando di film d’animazioni commoventi, come si può non nominare Charlie – Anche i cani vanno in Paradiso? Questo film, diretto da Don Bluth con la collaborazione di Gary Goldman e Dan Kuensten, ha suscitato ai tempi opinioni contrastanti da parte della critica, e, negli anni a venire, sembra essere passato decisamente in secondo piano, venendo quasi dimenticato. Si tratta, però, di un prodotto originale e coinvolgente, che alterna momenti piuttosto drammatici – tra i quali l’emozionante finale – a scene decisamente divertenti, caratterizzate da un umorismo ironico e pungente. Forse troppo pungente per un film indirizzato a un target infantile.

Innanzitutto Charlie, pastore tedesco protagonista della storia, è inserito in un contesto che rimanda in tutto e per tutto ai film sui gangster. E in tutto e per tutto s’intende che, ad esempio, all’inizio della storia, viene tradito dal suo socio Carface, che lo fa ubriacare per poi incaricare il suo braccio destro di ucciderlo. Il film non si risparmia neanche in scene di fumo e gioco d’azzardo, oltre a una raffigurazione del diavolo e dell’Inferno.

Insomma, Charlie – Anche i cani vanno in Paradiso è un film non Disney che non vuole assolutamente esserlo. Ciò nonostante, può considerarsi un prodotto adatto a tutte le età: se gli adulti saranno maggiormente in grado di apprezzarne l’ironia e la profondità dei temi trattati, i bambini rimarranno colpiti dalla tenerezza del rapporto tra Charlie e la piccola Anne-Marie, bambina con la capacità di parlare con gli animali che accompagnerà il furfante pastore tedesco lungo il suo percorso di redenzione.

5. Galline in fuga (2000)

Abbiamo, infine, un altro film d’animazione realizzato dalla DreamWorks Animation, il cui titolo non rientra sicuramente tra i più noti della celebre casa di produzione.
Galline in fuga, che si ispira vagamente al film La grande fuga del 1963, è ambientato negli anni cinquanta e racconta la storia di un gruppo di galline che vivono in un allevamento di una campagna inglese. I coniugi Tweedy, proprietari dell’allevamento, costringono le galline a deporre continuamente uova; qualora non riuscissero a deporne uno per diversi giorni consecutivi, saranno destinate alla macellazione. Una delle galline, chiamata la Signora Gaia, inizia a progettare un piano di fuga, soprattutto quando si scopre che i Tweedy hanno deciso di ucciderle tutte, per farne dei pasticci di pollo.

Nonostante le avvincenti peripezie delle galline siano raffigurate in maniera leggera ed esilarante, in modo da divertire gli spettatori più piccoli, ad uno sguardo più maturo risulta chiara la metafora dell’allevamento con i campi di concentramento durante il periodo della Germania nazista. E in effetti, il desiderio di libertà delle galline si riflette in quello di molti protagonisti dei film sulla seconda guerra mondiale: Galline in fuga può essere considerato come un modo per preparare i bambini alla storia, oltre ad offrire alcuni spunti di riflessione agli adulti.
A differenza degli altri film fino ad ora elencati, Galline in fuga ha ottenuto valutazioni decisamente positive da parte della critica, oltre a un buon successo dal punto di vista degli incassi. C’è da chiedersi come mai un film che sembrava così dimenticabile sia stato, in seguito, piuttosto dimenticato: si spera che l’imminente uscita di Chicken Run: Dawn of the Nugget, sequel dell’opera che dovrebbe essere rilasciato entro la fine dell’anno su Netflix, faccia sì che gli spettatori decidano di rinfrescarsi la memoria!

Ricordavate qualcuno tra questi film non Disney piuttosto dimenticati? Qual è quello che preferite?

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Paola Cannatà

Studentessa magistrale presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale". Le mie più grandi passioni sono i peluche e i film d'animazione Disney, ma adoro anche cinema, serie TV e anime (soprattutto di genere sci-fi), i videogiochi e il buon cibo.

Vedi tutti gli articoli di Paola Cannatà

Commenta