Footloose compie 40 anni e ci riporta indietro negli Anni 80

Footloose

Footloose, la pellicola cult del cinema americano degli anni ottanta, compie quarant’anni ed è ancora amatissima dal pubblico di tutto il mondo. Chiunque sia nato tra la fine degli anni settanta e gli anni novanta ha visto questo film divenuto un cult grazie alla colonna sonora, che include ovviamente la canzone di Kenny Loggins che dà il titolo al film. La canzone, scritta apposta, racconta di un ragazzo che non può fare a meno di ballare e invita tutti ad unirsi a lui. Footloose esordì nelle sale il 17 Febbraio del 1984 e fu un successo clamoroso, nonostante alcune critiche ed incassò oltre 80 milioni di dollari. Nel cast un giovanissimo e incredibile Kevin Bacon (Sleepers, Apollo 13, Il mondo dietro di te)  che entrò nel cuore di tutti i teenager del mondo. Lori Singer (Nota soprattutto per aver preso parte alla serie Saranno Famosi), John Lithgow (Pet Sematary, Interstellar, Killers of the flower moon) e Diane Wiest (Edward Mani di Forbice, Amori e Incantesimi, Funny Money) e Sarah Jessica Parker (la famosissima Carrie di Sex & The City) qui al suo esordio sul grande schermo.  

Trama di Footloose

La trama di Footloose si snoda nella profonda provincia statunitense: Ren McCormack si trasferisce con la madre da Chicago a Bomont una cittadina di pochi abitanti dove, a seguito di un incidente in cui hanno perso la vita alcuni ragazzi, incluso il figlio del reverendo, la musica rock e il ballo sono stati banditi. Ren inizialmente è spaesato e non va d’accordo con nessuno, anche a causa del suo amore per la musica e la sua mentalità da ragazzo di città ma conquisterà pochi e fidati amici come WillardChris Penn, talentuoso attore (Le Iene, Rush Hour) purtroppo morto a 40 anni – coi quali condurrà una crociata per riportare la musica e il ballo in paese. Ariel, la figlia del reverendo in crisi profonda col padre che non sa affrontare il dolore se non con sermoni pieni di rimprovero e biasimo, aiuterà Ren nella sua battaglia, dandogli gli stessi strumenti che usa suo padre: i passi della Bibbia. Il Reverendo comprende di avere inncescato una spirale di fanatismo quando vede i membri del consiglio parrocchiale bruciare i libri della biblioteca perché ritenuti indegni e peccaminosi. Con grande gioia della moglie,  torna sui suoi passi e non ostacola il ballo promosso da Ren appena fuori le rotaie del treno, che delimitano il confine della città. Indimenticabile la scena finale sulle note della canzone di Jenny Loggins che dà il titolo al film. 

Footloose appartiene ad un filone molto in voga negli Anni Ottanta. Non soltanto perché negli ultimi tempi, grazie a molti film e serie che ci hanno riportato indietro grazie ad una scelta mirata di ambientazioni, look e musiche ma perché questo film è anche uno dei maggiori esempi di commedia musicale con il classico finale ballato da tutti, ma proprio da tutti, che resta nel cuore e in qualche modo lascia un senso di tenerezza e di speranza per un futuro migliore. Questo perché la caratteristica di film come Footloose, Dirty Dancing e anche Un Compleanno da ricordare si muovevano all’interno di più dinamiche: partendo dal teen drama in cui il protagonista era sempre un ragazzo o una ragazza timido o disorientato, che attraversa un momento difficile, fino al suo nucleo familiare, composto da genitori alle prese con problemi economici, crisi coniugali e così via, generando un crescendo di eventi che alla fine vedeva risolvere, in un modo o nell’altro i problemi di tutti. Questo faceva sì che tutti si potessero identificare coi personaggi del film, anche grazie ad un sapiente uso della colonna sonora. Molte delle produzioni degli ultimi tempi, pur conservando il tratto della commedia familiare e corale o dei teen drama ed essendo comunque godibili e ricche di buoni sentimenti, sembrano non riuscire a raggiungere quel livello di genuinità provinciale e calore familiare che sembrava pervadere le atmosfere delle cittadine di provincia dell’epoca. Quei legami sentimentali forse troppo convenzionali, qualche volta stereotipati e tuttavia ricchi di calore e buoni sentimenti, la “voglia di vincere” e di emergere ci portavano in un mondo fatto da unità familiari numerose, caotiche e affezionate il cui legame, non nel senso “tradizionale” del termine, era basato su sentimenti, sulle storie raccontate da nonni spesso imbarazzanti che due volte su tre facevano parte dell’incasinato nucleo familiare. Un mondo in cui l’attesa di una telefonata o di un biglietto amoroso – qualcosa che a causa dei social è andato perduto – facevano battere forte il cuore, in cui le sigarette fumate di nascosto e le birre rappresentavano il massimo della trasgressione e infine la tradizione del ballo scolastico – tutt’ora in voga – il tutto tenuto insieme da canzoni immortali. Un fattore comune di tutti questi film, infatti, è rappresentato dalle bellissime colonne sonore, brani indimenticabili e indimenticati, spesso premiati con l’Oscar come la canzone I’ve Had the time of my life, che corona il ballo finale di Dirty dancing, in cui tutti, protagonisti e antagonisti, si lasciano trasportare dalla musica. Negli ultimi tempi, la nostalgia degli anni ottanta ha avuto un forte impatto sulla produzione di film e serie tv che hanno riportato in scena e spesso in auge i telefoni dal lungo cavo intrecciato, le tute dai colori sgargianti, gli smoking con le spalline imbottite, gli abiti con le maniche a sbuffo e le pettinature a schiaffo. 

Alcune curiosità

La prima scelta per dirigere Footloose inizialmente fu Michael Cimino (Il Cacciatore) ma a causa delle sue richieste troppo costose per la produzione fu sostituito da Herbert Ross, che dopo qualche anno avrebbe regalato al pubblico un’altra storia intensa ed emozionante della provincia americana: Fiori d’Acciaio, con Julia Roberts e Sally Field. La trama del film è stata ispirata da una vicenda realmente avvenuta ad Elmore City, una cittadina dell’Oklahoma dove la danza era stata bandita per decenni fino a che un gruppo di studenti non cambiò le cose. Kevin Bacon ha danzato sulle note di Footloose per festeggiare la fine dello sciopero degli attori. Il film ha ispirato un musical ed un remake nel 2011 che però non ha bissato il successo dell’originale.  La canzone Footloose è stata inserita nella colonna sonora della terza stagione di The Umbrella Academy, dove il cast ha ballato su una coreografia che rende omaggio al film. 

Fonte immagine: screenshot del film 

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