Il film May December | Recensione

Film May December / Recensione

Un gioco di psicologia e maestria cinematografica qualificano il film May December (2024), opera del regista Todd Haynes. La partecipazione delle star Hollywoodiane Natalie Portman e Julianne Moore ha reso il lavoro più efficiente e surreale da guardare nelle sale di proiezione. Senza alcun dubbio, le due attrici non avevano bisogno di tale lungometraggio per dimostrare il talento già affermato nell’industria cinematografica, ma la storia presenta davvero un intrattenimento psichico. Spettatori e protagonisti, quasi come se avvenisse la rottura della quarta dimensione, sono separati da molteplici specchi che riproducono scene inquietanti. Il film è liberamente ispirato alla vicenda più scandalosa d’America: il regista, infatti, riprende il caso di Mary Kay Letourneau, la professoressa che ha intrapreso una relazione con il tredicenne Vili Fualaau, da cui sono nati ben due figli. Raccapricciante, vero? Soprattutto considerando che la coppia si è successivamente sposata e ha protetto il loro amore, definendolo «normale» e non considerandolo pedofilia.

Vediamo insieme come  dipinge la vicenda il film May December!

Todd Haynes ci presenta la vita borghese dei coniugi Gracie e Joe Yoo, due innamorati che sembrano condurre una quotidianità pacifica: organizzano grigliate con il vicinato, si dedicano ai propri hobby e donano massima attenzione ai figli, Mary e Charlie. Dov’è, quindi, il problema? Ebbene, la frequentazione di Gracie, trentaseienne, e Joe, di soli tredici anni, nasce tra i banchi di scuola. Scoperti durante un rapporto sessuale, la stampa statunitense perseguita tale adescamento come caso di pedofilia e manipolazione, portando Gracie a trascorrere alcuni anni in carcere dove partorisce il frutto di tale scandalo. Dopo il suo rilascio, i due convolano a nozze, proclamandosi  più innamorati di prima. Il film May December, però, aggiunge al caso un terzo personaggio, Elizabeth, famosa attrice televisiva ingaggiata per interpretare la stessa Gracie all’interno di una trasposizione cinematografica della storia accaduta.

Da qui in poi, Elizabeth trascorrerà giorni e mesi in casa Yoo, con l’intento di studiare la figura dell’insegnante e scoprire le radici di quel rapporto così scandaloso. Solo in tal modo potrà essere in grado di riportare su uno schermo la proiezione di Gracie, sempre più infastidita dalla presenza dell’attrice. Man mano, il film May December offre la caduta della facciata di coppia borghese, all’interno della quale Joe dimostra il suo carattere debole e soggiogato dalla manipolazione della moglie. Mentre lui, infatti, incomincia a vacillare sulla consensualità e veridicità della relazione, la moglie non fa altro che manipolarlo e sottolineare il fatto che il loro sia vero amore e che nessuno debba rovinare la favola vissuta. 

Il confronto tra Elizabeth e Gracie

Ma cos’è che anima Elizabeth nell’indagare più a fondo? La sua psiche è sicuramente difficile da capire, in particolare quando, durante il suo soggiorno con i coniugi, tira in ballo dubbi e situazioni che porranno la coppia sull’orlo di una crisi. Una notte occasionale con Joe e la sua trasformazione psicosomatica in Gracie metteranno in guardia lo spettatore. Elizabeth si avvicina sempre di più alla figura dell’insegnante, imitando anche il suo sigmatismo. Il caso le sfugge, però, dalle mani e la donna viene cacciata dalla stessa Gracie, oramai turbata da quella presenza indesiderata. Il film May December, tuttavia, fa scacco matto, poiché è proprio in questo modo che l’attrice riesce ad entrare completamente nei panni della famosa violentatrice, pronta per girare un ciak da paura. 

Strabiliante la recitazione di Natalie Portman, la quale porta in scena un processo adottato da molte star della cinematografia: il metodo Stanislavskij. E voi, siete a conoscenza di tale strumento recitativo?

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Fonte immagini: screenshot dal trailer ufficiale del canale Youtube “ Rotten Tomatoes Trailers”

Fonte immagine in evidenza: copertina ufficiale da ComingSoon

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