Il successo di Mare Fuori: un’onda ancora da cavalcare?

successo di Mare Fuori

Quali sono gli elementi che hanno determinato il successo di Mare Fuori?

Il successo di Mare Fuori si manifesta in maniera sempre più elevata: è, forse, la serie televisiva più famosa del momento. L’idea di Ivan Silvestrini entusiasma il pubblico sin dalla prima stagione.  

La serie, prodotta da RaiFiction e Picomedia è in produzione dal 2020. I nuovi episodi della Quarta Stagione hanno registrato un boom immediato di ascolti in anteprima su RaiPlay. La stagione successiva è già confermata da tempo e a breve ci si metterà a lavoro per le riprese. Il successo di Mare Fuori si registra da quattro anni ed è via via cresciuto in maniera esponenziale. Il pubblico si è da subito immedesimato nei sentimenti dei personaggi, ha seguito dalla primissima puntata ogni storia, aspettando ciascuna evoluzione e sperando che del mare che c’è fuori non si smetta mai di parlare. Ma il successo di Mare Fuori seguirà ancora lo stesso flusso? 

La prima stagione di Mare Fuori è stata indubbiamente la più “meritevole”: era la novità. Poi cosa accade? Continuare una serie che riscuote tanto successo con gli episodi d’esordio è un gioco che conosce i propri rischi. Si potrebbe paragonare il tutto al passato successo di Braccialetti Rossi, nel 2014 molto seguito da giovanissimi ascoltatori, conclusosi dopo la terza stagione. Al momento, chi mantiene la stessa frequenza d’ascolti pare essere la contemporanea serie televisiva Doc Nelle Tue Mani con un pubblico che aumenta e non perde mai l’interesse che tiene loro fissi allo schermo tramite il medesimo filo conduttore che, stagione dopo stagione, alimenta le scene dall’inizio.

Scopriamo insieme a cosa è dovuto il successo di Mare Fuori

Il successo di Mare Fuori  è guidato da un pubblico giovane e sempre più vasto. Il cast è stato presente per due anni consecutivi sul grande palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo. Gli attori sono sottoposti a continue interviste e le stagioni vengono seguite tutte d’un fiato dal primo all’ultimo episodio. C’è stata anche la realizzazione del tour di Mare Fuori-Il Musical con un cast misto e competente di danzatori e attori. Attraverso Mare Fuori, ci si rispecchia nella spontaneità con cui gli attori, alcuni alle prime armi, hanno interpretato i propri ruoli attorno ad una Napoli descritta nei suoi aspetti più bui. I ragazzini e le ragazzine, fans impazziti/e per il cast di Mare Fuori, si immedesimano nelle storie d’amore nate tra le celle e al di là del mare, non perché ne abbiano fatto esperienza in quei luoghi ma perché i sentimenti, in realtà, sono universali: in qualsiasi ambiente si manifestano con la loro forza nella maniera più semplice possibile, a qualsiasi età. E si sa, quando ci sono di mezzo intrecci amorosi, il pubblico è sempre catturato. Basti ricordare il sentimento limpido e il bene puro tra Carmine e Nina o quello prorompente tra Filippo e Naditza che, per salvarsi e salvare la loro storia, sono scappati insieme. Nel corso delle stagioni ci sono state anche scene a sfondo sessuale che hanno fatto ben discutere: l’avvocato Alfredo De Angelis con Silvia e soprattutto per quanto concerne il personaggio di Edoardo che si alterna tra Teresa e sua moglie Carmela. Questa ostentazione poteva essere evitata? Sì. Ma l’amore ha conosciuto negli ultimi episodi la semplicità. E’ accaduto con la storia di Pino e Kubra, con la speranza di Carmine di aiutare Rosa, con Cardiotrap e la sua grande sensibilità o con la direttrice che scopre la dolcezza del perdono.

Inoltre, c’è da dire che Carmine, interpretato da Massimiliano Caiazzo, è il pilastro della serie e in questa stagione qualcosa fa intendere che il suo personaggio non avrà più la lente d’ingrandimento addosso. Emergono Pino e Cardiotrap generando grandi emozioni perché sono personaggi che mutano positivamente e riescono a dosare i loro iniziali attacchi di rabbia incontrollati. Durante queste puntate della quarta stagione ci si è lamentati per la fuoriuscita di Nicolas Maupas, che interpretava Filippo. Lui e Carmine erano protagonisti indiscussi della prima serie. Quale sarà, quindi, il destino della prossima stagione? I cambi di scena e i focus su altri personaggi non hanno entusiasmato come si poteva magari prospettare. Scritturare scenari nuovi, tra l’altro già prefissati, è un’impresa difficile. A lungo termine si tende a romanzare, il rischio è quello di perdere di vista il fine e minare il successo di una serie come Mare Fuori.

Qual è, realmente, il messaggio di Mare Fuori

La descrizione cruda della malavita napoletana è indiscussa, i meccanismi e gli schemi fissi ed immutabili sembrano non avere prospettiva di cambiamento. Ad esempio, Rosa (interpretato da Maria Esposito)  è un personaggio molto complesso, oscilla costantemente tra la volontà di migliorare la propria vita e quella di seguire le orme del padre. Durante il finale di stagione, la ragazza decide di non sposare Carmine. Ciò fa intendere che porterà avanti l’idea che aveva cercato di abbattere: vendicarsi della morte dei Ricci. Ecco di nuovo una valanga di rabbia e odio senza pietà. Eppure il messaggio di Mare Fuori dovrebbe essere positivo. La speranza celata già nell’intro musicale «nun te preoccupà uagliò, ce sta ‘o mare for» è il vero movente della serie televisiva. Aggiungendo puntate su puntate, trame e storie intrecciate, sembra che, a tratti, questa luce si sia affievolita. Non c’è stata grande speranza per Crazy-J, è subentrato un brusco ritorno alle origini per Rosa che riveste di rabbia il suo buon cuore;  Micciarella e Cucciolo divengono prova di disperazione, un po’ come Mimmo: si aggrappano ai poteri forti, e sporchi, per riscattare la loro sofferenza e le loro umili origini.  Ne è stata prova schiacciante l’inaspettato momento di sconforto del comandante dell’IPM che sembrava voler deporre le armi: a quel punto niente sarebbe stato più recuperabile. Però alla fine la luce si vede sempre e il mare si scorge oltre le celle: è questo il successo di Mare Fuori. I personaggi positivi come la direttrice, il comandante e Beppe cercano costantemente di far arrivare al pubblico il vero fine della stagione.  Eppure il giovani ascoltatori sono presi costantemente da questa foga di voler sentirsi superiori come accade ai ragazzi dell’IPM, che si sta alzando la tendenza ad imitare ciò che avviene durante gli episodi. Non che ogni spettatore passi alla malavita o giovanissimi diventino aggressivi bulli ma sicuramente è emersa una tendenza a presentarsi come forti e sicuri di sé senza scrupolo alcuno. E tutto ciò può andar bene in termini di autostima ma non di prepotenza. In aggiunta,  il successo di Mare Fuori e questa grande ondata non può esser sempre uguale: certi successi sono destinati ad esser circoscritti. Certamente la serie sarà ancora abbondantemente seguita ma un’avversione potrà manifestarsi: niente è come prima. Spesso si tende a voler restare attaccati alle origini, a ricordare gli episodi così com’erano, preferendo un continuo ma senza modifiche. Ciò non è possibile e quindi si continua. Quando lo si fa il vortice è rischioso. E Mare Fuori sa rischiare. Il successo di Mare Fuori è indubbiamente determinato anche dalla capacità della regia di creare la perfetta suspence, giocando sull’inaspettato e sui colpi di scena: è questo forse il cavallo di battaglia della serie televisiva che gode ancora del lusso di vedere i telespettatori attaccati agli schermi. Non è sicuramente semplice, eppure funziona eccellentemente

Quest’altra nuova stagione, già in preparazione, cosa rappresenterà? Manterrà vivo il successo di una serie come Mare Fuori? Non resta che aspettare!

Fonte immagine: Rai Play 

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