Infine, il momento è arrivato: siamo giunti all’attesissima serata finale di Sanremo 2024.
L’ultima serata dell’ultima edizione sotto la direzione artistica di Amadeus. Praticamente la fine di un’era, se ci pensate.
Un Sanremo più politico che mai quello di quest’anno, con Dargen D’Amico e Ghali che non le hanno mandate a dire; all’insegna delle polemiche, certo, come ogni anno – e i fischi a Geolier dopo la vittoria nella serata cover ne sono un esempio – ; ma soprattutto pieno di momenti cult: in primis il Travolta-gate, che promette una fornitura di meme quasi pari alla questione Bugo-Morgan dell’edizione 2020 della kermesse – a patto che venga firmata la liberatoria –, e poi il tanto atteso, commovente ritorno dei Jalisse sul palco dell’Ariston durante la quarta serata, dopo 27 anni di assenza, accompagnati per l’occasione dal maestro Beppe Vessicchio, una delle icone sanremesi più amate. Insomma, un’edizione che sembra pronta ad entrare negli annali del Festival, nel bene e nel male.
Tanto si sa che dalla prossima settimana saremo tutti come Gianni Morandi nelle sue storie Instagram, con le canzoni sanremesi a palla a scandire ogni singolo momento della nostra giornata.
Se vi siete persi la finale di Sanremo 2024, o volete semplicemente ripercorrerne i momenti più importanti, ecco qui l’ultima, ironica e anche un po’ dissacrante, cronaca sanremese!
Ore 20:50, Amadeus è pronto a partire per l’ultima conduzione del suo “mandato”, tra i più longevi nella storia del Festival: detiene, infatti, il record, insieme ad elementi del calibro di Pippo Baudo e Mike Bongiorno (insomma, nomi da poco conto…), il primato del maggior numero di edizioni condotte di seguito, ben 5. Al suo fianco stasera, in qualità di mattatore e co-conduttore, ci sarà il fidato amico fraterno Rosario Fiorello, ma ad aprire la kermesse sul palco dell’Ariston c’è la banda dell’Esercito Italiano, che suona l’Inno di Mameli. Un perfetto, patriottico inizio per la finale di Sanremo 2024, considerando anche che la rete ammiraglia sta sponsorizzando da giorni la prossima fiction di sua produzione, incentrata proprio sulla figura di Mameli. Amadeus già si sfrega le mani, pronto a tenerci in ostaggio fino alle 2:45.
Dopo un saluto ed un applauso al coro e all’orchestra, ecco il momento tanto atteso: la prima classifica provvisoria di tutti e 30 gli artisti in gara. Momento non privo di polemiche, in quanto il primo posto di Geolier, che sovrasta Angelina Mango e Annalisa, desta non poco clamore, visto anche il polverone scatenato con la vittoria nella serata dei duetti. Riportato il pubblico all’ordine, Amadeus chiede rispetto per tutti i cantanti in gara, poi procede con il chiamare i primi concorrenti in questa finale di Sanremo 2024: Renga e Nek, al cui ingresso una signora del pubblico tuona «Francesco, sei bellissimo!», ma le fa subito eco un uomo gridando «Non è vero!». Ciò che è vero, invece, è che i due artisti oggi hanno scelto di vestirsi uguali, forse per suggellare quell’aura di indistinguibilità tra i due che serpeggia dall’inizio del Festival (come dimenticare il buon Mengoni che in un momento di emozione li chiama “Nenga e Rek”).
Il Festival procede poi, serratissimo, con Big Mama, oggi in rosso, con una gonna a ruota che ricorda le sottovesti di stecche di balena che si mettevano sotto gli ampi abiti vittoriani; la rapper non scende la scalinata dell’Ariston (ahi-ahi, Marianna, perdi punti al Fantasanremo) ma, in compenso, dedica la sua esibizione alle persone insicure, esortandole a non smettere mai di ballare e di inseguire i propri sogni.
Con un’insolita velocità, è subito la volta di Gazzelle, che incredibilmente per l’occasione indossa una giacca chiara sopra la sua solita felpa nera (che ormai abbiamo capito che è l’unico altro capo presente nel suo guardaroba). E mostra addirittura gli occhi (completi di occhiaie alla L di Death Note) per un millisecondo, quasi a leggere nel pensiero i milioni di italiani che si stavano per l’appunto chiedendo cosa si nascondesse sotto quegli occhiali scuri. Durante l’esecuzione del brano scende in platea (punti al Fanta), dove alla fine si inginocchia e manda un bacio al cielo.
Dopo la toccante dedica, la finale di Sanremo 2024 prosegue con Dargen D’Amico, che per l’occasione è vestito di rosso e nero alternato (una specie di Harley Quinn) con paillettes pendenti a forma di cuore (che evidentemente cadono, tanto che per un momento sembra “spazzarle” da terra con le mani durante la discesa dalla scalinata). Durante l’esibizione anche Dargen scende in platea, andando a baciare sulle labbra Mara Venier, che poi a fine brano saluta con un «Ci vediamo domani!»: i veri intenditori sanno che la settimana sanremese si conclude infatti la domenica, con la puntata speciale di Domenica In in diretta dall’Ariston.
Dopo i primi quattro artisti in gara, è finalmente tempo di annunciare in grande stile il “co-co” di questa finale di Sanremo 2024, Rosario Tindaro Fiorello in arte “Ciuri“, che esordisce con una coreografia in stile Michael Jackson accompagnato dalla compagnia di danza hi-tech Light Palace, direttamente da Kiev: sulle note di Billie Jean, Fiore intona Vecchio Frack di Domenico Modugno, in un perfetto mash-up. Al termine della performance, il mattatore elogia Amadeus per aver totalizzato il 67% di share, per poi rivolgere una battuta al di lui figlio, facendone notare l’evidentissima crescita nel corso del quinquennio sanremese del padre.
Prima di presentare il successivo cantante in gara, Fiorello si fa vox populi notando che, vista la durata eccessiva della kermesse, «mentre canta l’ultimo cantante in gara il primo sta già cominciando la tournée», ma poi procede a presentare Il Volo, vestiti in total black; anche se, la camicia di Ignazio ricorda molto di più una divisa da chef di ristorante di sushi, e Gianluca sembra aver copiato lo stile di Mahmood. Piero, invece, è sempre il solito Piero.
La gara procede poi a ritmo sostenuto con Loredana Bertè, la cui mise rispecchia i requisiti per sbancare al Fantasanremo: outfit total black, gonna di piume, occhiali da sole con applicazioni di piume. Insomma, Loredana sembra aver preso sul serio la questione Fantasanremo, tanto che si lascia andare ad un lungo abbraccio con Amadeus come da copione.
Prossimi cantanti in gara i Negramaro, presentati da un Fiorello in stato di grazia che nell’annunciarne il nome si lancia in un’imitazione del peculiare e distintivo modo di cantare del frontman Giuliano Sangiorgi, aggiungendo poi, in uno scambio di battute, che ciò sarebbe frutto della sabbia calda del Salento, che brucia i piedi e fa produrre sonorità simili a quelle del Sangiorgi.
Una momentanea pausa dalla gara è data dall’ingresso di Tananai, che scherza sul fatto di quanto sia strano non essere in gara ma solo ospite, e che viene gentilmente scortato da Amadeus verso il foyer dell’Ariston, per prepararsi all’esibizione in piazza Colombo; ma si ritorna subito nel vivo della competizione ed ecco Mahmood, che finalmente si è deciso ad indossare la proverbiale tuta gold che dà il nome al suo brano in gara. A presentarlo è Fiorello, che poco prima aveva dichiarato di essersi esercitato nella presentazione leggendo solo il cartellino ad egli relativo, e che quindi, a suo dire, avrebbe rischiato di chiamare tutti gli altri sfidanti, appunto, “Mahmood”. Dopo l’esibizione, Mahmood inneggia alla libertà di pensiero, una tematica che durante quest’edizione del Festival di Sanremo è stata molto preponderante.
La scena si sposta brevemente in piazza Colombo, dove Tananai calca il palco intonando quello che è stato il brano della sua consacrazione, ovvero Tango; non passa inosservato il lieve cambio del testo, nella strofa «[…] è un anno che mi hai perso e quel che sono non volevo esserlo», che stavolta inizia con «due anni che mi hai perso», quasi a ricordarci di come il conflitto ucraino-russo (a cui il brano è ispirato) sia iniziato ormai due anni fa e non accenni ancora a finire.
La finale di Sanremo 2024 procede con l’esibizione dei Santi Francesi, di bianco vestiti, che si muovono sul palco come angeli sensuali e conquistano il pubblico con le atmosfere delicate ma potenti del brano in concorso; la gara, però, lascia presto spazio ad una celebrazione per il Giorno del Ricordo, istituito per la prima volta nel 2004, proprio il 10 febbraio, in ricordo di tutte le vittime dei cosiddetti massacri delle foibe, in cui furono coinvolti migliaia di italiani residenti nei territori oggi appartenenti a Croazia e Slovenia. Le celebrazioni si aprono con un’esecuzione, da parte del coro, di Io che amo solo te, un brano di Sergio Endrigo, nato a Pola (oggi città croata ma un tempo territorio italiano) ed emigrato con la sua famiglia per sfuggire al dittatore Tito; e Amadeus annuncia l’istituzione di una mostra itinerante, il Treno del Ricordo, che attraverserà l’Italia in diverse tappe sotto forma di un vero e proprio convoglio nei cui vagoni è allestita una mostra dedicata all‘esodo giuliano-dalmata.
Ritornando ad un’atmosfera più leggera, ecco il secondo ospite della serata: Roberto Bolle, che delizia il pubblico con l’esecuzione di una coreografia sul Bolero di Ravel. Per citare l’immensa Virginia Raffaele, «che bello Bolle che balla». Dopo una breve intervista è già il momento di passare al prossimo cantante in gara di questa finale di Sanremo 2024: Diodato, il quale, ne siamo sempre più convinti, usufruisce dello stesso barbiere di Gazzelle. Inoltre, li avete mai visti nella stessa stanza? Noi no. Sospetto, no?
Non poteva mancare il siparietto dello sponsor ufficiale del Festivàl, ovvero Poltronesofà: i due artigiani della qualità stavolta hanno piazzato il loro divano nel proscenio, una spintarella e sono proprio sul palco, ma Amadeus li blocca e li rimette al loro posto promettendo loro una partecipazione al Festival dell’anno prossimo (ma tanto, Amadeus non ci sarà). Giusto per perdere ancora più tempo, Amadeus si appresta a salutare Lino Banfi, seduto in prima fila accanto alla coppia Matano-Venier, la quale evidentemente ha già pronta la branda per coricarsi all’Ariston in vista della puntata speciale di Domenica In.
Si ritorna alla gara con Fiorella Mannoia, che stavolta scandisce le parole del suo brano quasi a fugare ogni equivoco e sospetto che contenga un’imprecazione (anche se, a parer nostro, sarebbe stato piuttosto divertente), e che nel ringraziare il pubblico ricorda a tutti di «restare umani»; e con Alessandra Amoroso, che dopo aver cantato il suo brano e ringraziato pubblico orchestra maestranze Amadeus (e ci mancava poco che ringraziasse anche il portinaio dell’hotel in cui alloggia), chiosa con un « e adesso me ne vado!» che quasi fa provare invidia a noi che siamo ancora incollati davanti allo schermo, un tutt’uno tra noi e il divano, spiaggiati come dei capodogli in attesa che Amadeus ci liberi.
Dopo una gag di Fiorello su come diminuire la tachicardia simulando uno sforzo da espulsione di feci, entra Alfa, che finalmente ha cambiato colore al cuore stampato sulla maglietta: ora è nero su nero. Dopo aver fatto ballare il pubblico con il suo brano dal sapore country, ringrazia Amadeus per avergli regalato «i giorni più belli della sua vita». Subito dopo è la volta di Irama, che ci emoziona ancora una volta con il suo brano sofferto e potente, ma che ancora una volta ha deciso di mostrare a tutti la produzione spontanea di olio dai suoi capelli: leggenda vuole, infatti, che strizzando i capelli di Irama esca il quantitativo di grasso sufficiente a friggere per un’intera famiglia.
La gara però s’interrompe ancora, in tempo per presentare l’immensa Gigliola Cinquetti, in occasione dei 60 anni del suo brano più celebre, presentato proprio al Festival di Sanremo: Non ho l’età. Lei, però, l’età ce l’ha, e dalla bellezza dei suoi 77 anni sembra più vispa di noi spettatori, adesso ancor più accasciati e spiaggiati sul divano. Tanto perché il tempo non ci manca, Amadeus decide pure di ripetere i codici di televoto dei cantanti (e si lascia sfuggire un Mammùd che non passa inosservato), e presenta il collegamento dalla nave Costa Smeralda, dove c’è Tedua che lo attende, già pronto e munito di autotune, che si dimentica pure di spegnere quando decide di incitare il pubblico durante la sua esibizione.
Tornando alla gara, il prossimo artista è Ghali, in total black glitterato (guanti compresi) ma soprattutto con delle applicazioni su fronte e retro (a mo’ di sandwich) che gli regalano un effetto spalline anni Ottanta di tutto rispetto. Con lui, stavolta proprio sul palco, l’immancabile alieno-lamantino Rich, anche lui in tuta glitter, che a fine esibizione “suggerisce” all’orecchio a Ghali di dire stop ai genocidi (il pezzo è stato prontamente “tagliato” da Rai Play, ma rimesso a posto a seguito delle polemiche). In tutto questo, la mamma seduta in platea esibisce un cartello su cui campeggia un’espressione di puro orgoglio verso il figlio. Core de mamma.
La finale di Sanremo 2024 prosegue con l’ingresso sul palco di Luca Argentero, agghindato nel vestito della domenica per il gran piacere delle telespettatrici, per promuovere la nuova stagione di Doc – Nelle tue mani, in onda dal prossimo giovedì, e per presentare l’ingresso di Annalisa. L’artista non scende le scale dell’Ariston nemmeno questa sera (e ce lo ricorda prontamente Amadeus) ma tira fuori tutta la sua grinta per l’esecuzione del brano in concorso. Sinceramente, ci piace, e anche parecchio. Dopo di lei, la coppia Amarello alla conduzione si lancia in un jingle creato ad hoc, per poi dedicare un breve scambio di battute ai meme che inevitabilmente nascono dalle serate sanremesi.
La competizione poi prosegue a ritmo serrato, inanellando uno dopo l’altro Angelina Mango, tra i favoriti dell’edizione, che non si lascia fermare nemmeno da una rovinosa caduta sul palco (e capirai, con i tacchi vertiginosi che indossava…); Geolier, altro super favorito, che dopo gli schiamazzi delle serate precedenti si mostra timido e quasi vergognandosi di essere là, ma scende poi prontamente in platea a stringere le mani al pubblico; ed Emma, che dedica l’esibizione al padre scomparso recentemente e si lascia poi “incoronare” dal suo direttore d’orchestra.
Prima di annunciare il prossimo cantante, arriva l’inevitabile doppio senso, che nella TV di Stato italiana sembra prassi, per bocca di Amadeus: il conduttore infatti, riferendosi al vincitore del Festival, si chiede chi sia il primo ad ospitarlo dopo la vittoria (riferendosi al fatto che, con lo spostamento della trasmissione di Fabio Fazio al canale 9, la prima ospitata dopo la fine del Festival toccherebbe allo stesso Amadeus con Affari Tuoi), chiedendosi se ci sia «qualcun altro che lo prende prima di me?». Giù le risate a scrosci dal pubblico, la cinepanettonata l’abbiamo fatta. Tempo di tornare alla gara, ed è la volta di Il Tre, che a conclusione della sua esibizione in questa finale di Sanremo 2024 prorompe in un’esultanza in romanesco e fa per lasciare il palco, ma Fiorello lo richiama indietro chiedendogli un freestyle all’impronta, che il rapper esegue senza problemi.
Il testimone passa quindi alle vere e proprie icone di questo Festival, gli unici ed inimitabili Ricchi e Poveri, i quali per l’occasione sfoggiano completi abbinati in rosa acceso; Angela, inoltre, oltre alla sua verve e alla sua incredibile dose di energia (vogliamo quello che ha preso lei), sfoggia un gigantesco guanto a mo’ di sciarpa, e durante l’esibizione abbassa per un momento il colletto di Angelo, rivelando una vistosissima macchia di rossetto sul collo del collega (che sia stata lei l’artefice?).
Seguono i The Kolors, il cui frontman Stash sfoggia sulla chitarra una decorazione che, appena inquadrata, si rivela essere un montaggio della sua foto diventata iconica in questa settimana: evidentemente, il meme è arrivato fino a lui, che non ha perso tempo nell’elevarlo allo status di meta-meme; prima di attaccare il brano, inoltre, ripassa le mosse del balletto sul ritornello con Amadeus.
Prima di continuare la gara, giusto perché la notte è ancora giovane, Amadeus decide di salutare l’attore Claudio Gioè, presente in platea, per presentare la nuova stagione della fiction targata Rai Màkari, in onda prossimamente sempre su Rai Uno.
La competizione riprende a ritmo sostenuto, ed è la volta di Maninni, che dopo i ringraziamenti dedica la sua prima (e forse anche unica? chi lo sa) settimana sanremese al nonno scomparso e all’amico e compagno ad Amici Michele Merlo, in arte Mike Bird, scomparso prematuramente nel giugno del 2021 per una leucemia fulminante. Seguono i La Sad, che con tutta la loro energia irrompono sul palco indossando giubbotti borchiati del colore dei loro capelli, ricordando visivamente il trio delle Superchicche, e che al termine dell’esibizione tirano fuori una bandiera che, a loro dire, rappresenta la lotta contro ogni forma di discriminazione. E bravi i bimbi Sad, che nonostante il loro aspetto così stravagante ci ricordano un tema così serio. Subito dopo entrano le altalen… entra Mr. Rain, che, orfano del coro di infanti dell’anno scorso si siede sconsolato sull’altalena (forse preso dalla nostalgia) e dedica il pezzo a tutti coloro che hanno un vuoto dentro.
A consolarci arriva Fred De Palma, che durante la serata cover aveva sfidato Fiorello a un freestyle: dopo l’esecuzione del brano in gara, infatti, il rapper e produttore torinese rilancia il guanto di sfida a Ciuri, che accetta di eseguire una base beatbox mentre Fred lancia le sue barre a velocità. E sembra incarnare il pensiero dell’intero popolo di telespettatori quando, sul finire del freestyle, annuncia di volere Ama e Fiore «fino alla trecentesima edizione!».
Ma, in questa finale di Sanremo 2024, non poteva mancare il riferimento al cosiddetto Travolta-gate: ecco che allora Fiorello decide di improvvisare il testo del Ballo del Qua Qua sulla base del brano Farfallina di Luca Carboni, risultando in un perfetto mash-up dal titolo di Farfallina Qua Qua. Terminata la gag, è subito il momento del prossimo cantante in gara, il ventisettimo, per citare Fiorello, che è Sangiovanni, all’ultimo posto nella classifica provvisoria; il tapino dev’essere stato buttato giù dal letto pochi minuti prima, a giudicare dal pigiama ancora indosso e dalla canzone sempre più biascicata, ma il suo brano resta comunque l’inno di questo Sanremo: dopo tre ore piene e ancora un’ora e più davanti, sarebbe proprio il caso di urlare ad Amadeus «finiscimiiiii».
La finale di Sanremo 2024 continua con Clara, la nostra Crazy J di Mare Fuori, che durante l’annuncio chiamano erroneamente Cara (zeetta! per gli amanti di Tiktok); la sua performance canora risulta molto più espressiva delle sue doti attoriali mostrate nelle ultime puntate uscite della fiction, e l’artista termina il tutto con un abbraccio al fratello, seduto in platea. Seguono i penultimi, i Bnkr44, elegantissimi nei loro completi giacca e pantalone (tranne nel caso di Duccio/Piccolo, che indossa una gonna), che portano tanta energia sul palco in un momento in cui la palpebra del telespettatore inizia già a calare; i sei di Villanova saltellano, si tolgono le giacche rimanendo a petto nudo, ballano con il loro direttore d’orchestra, e dedicano la performance a tutte le piccole realtà locali d’Italia. Che dire, we love Villanova!
Infine, ecco l’ultima dei trenta artisti in gara: Rose Villain, che anche oggi per il suo outfit si è ispirata alla spugnetta di lana di vetro per lavare i piatti; un guardaroba impietoso per un’artista che ha tanto da dare e lo dimostra affrontando con grinta l’ultima esibizione della kermesse. Al termine, viene dichiarato lo stop al televoto, televoto che però sembra aver funzionato a singhiozzo durante il corso dell’intera serata, forse a causa di un numero eccessivo di televotazioni arrivate al centralino.
Finiti (finalmente) i trenta artisti, giunge il momento tanto atteso della classifica definitiva, che decreterà la top 5 che disputerà lo spareggio finale. Ma prima, sempre perché il tempo non ci manca, Amadeus consegna il premio Città di Sanremo al tecnico Pippo Balistreri, colonna portante del Festival da 41 edizioni. Finalmente però si entra nel vivo con la classifica finale, accolta con un po’ di risentimento per via di alcuni posizionamenti impietosi rispetto al vero valore delle performances.
Top 5, premi e vincitore
Il momento fatidico finalmente è arrivato: conosciamo la top 5 della finale di Sanremo 2024, all’interno della quale si cela il vincitore, o la vincitrice, dell’edizione numero 74 del Festival della Canzone Italiana. La top vede protagonisti Geolier, Angelina Mango, Irama, Annalisa e Ghali, lo stesso gruppo che figurava in testa alla classifica provvisoria mostrata a inizio puntata, segno che questi artisti sanno davvero il fatto loro. Dopo aver mostrato gli highlights delle loro esibizioni, Amadeus si prende il tempo per invitare a sorpresa un ospite, il cui nome avrebbe figurato tra gli artisti in gara se solo non avesse tardato troppo ad inviare il brano. Stiamo parlando di Lazza, che presenta in anteprima il brano 100 messaggi sul palco dell’Ariston, accompagnato al piano dal suo primo maestro di pianoforte. Un momento commovente che viene poi alleggerito da Fiorello che, per ingannare l’attesa del nome del vincitore, ingaggia alcune gag con José Sebastiani, figlio di Amadeus, e con la propria figlia Angelica, toccando un tema, quello del rapporto tra genitori e figli adolescenti, che è sempre attuale.
Ma come tutte le cose belle, anche la finale di Sanremo 2024 prima o poi finisce, ed ecco che vengono snocciolati uno ad uno i premi rilasciati dalle giurie: il premio della Critica Mia Martini va a Loredana Bertè, sorella della compianta Mimì, per il brano Pazza; il premio della Sala Stampa Lucio Dalla va ad Angelina Mango per La Noia, così come il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale; il premio Sergio Bardotti per il miglior testo va invece a Mariposa di Fiorella Mannoia.
E si arriva dunque, in un clima di suspense che risveglia anche i telespettatori che avevano infine ceduto a Morfeo, data l’ora tarda (eccessivamente tarda), alla classifica finale: quinto posto per Irama, quarto Ghali, terza Annalisa (che fa un enorme esercizio di compostezza nel trattenere le lacrime di frustrazione per aver ancora una volta solo sfiorato la vittoria).
Il testa a testa è quindi tra Geolier, già vincitore della serata cover, e la divoratrice di premi Angelina Mango. Il pubblico freme, i due si abbracciano perché si stimano e si rispettano in campo artistico ed umano, la città di Napoli si prepara ad un exploit degno dei migliori capodanni e… niente, vince Angelina. Una celebrazione sobria, quella di Angelina, priva di tutti quei coriandoli champagne stelle filanti che si erano visti anche solo due anni prima con i Måneskin, ma non per questo priva di emozioni: la figlia d’arte, infatti, scoppia in lacrime ringraziando la sua famiglia, il pubblico, l’orchestra e le maestranze, e infine esegue di nuovo il brano che ci trascinerà all’Eurovision Song Contest, in programma a maggio in Svezia.
Un finale amaro, dunque, sia per i napoletani, che speravano nel riscatto della loro lingua con la figura di Emanuele “Geolier” Palumbo, venuto su dalla strada e da uno dei quartieri più difficili di Napoli fino al palco dell’Ariston, ma anche per noi tutti telespettatori, perché, è così, è appena finito l’ultimo Sanremo sotto la guida dell’unico ed inimitabile Amedeo Umberto Rita Sebastiani, in arte Amadeus. Tra chi teme per il futuro del Festival, oramai in mano di ignoti, e sogna un improbabile passaggio di testimone a José tra qualche anno, c’è ancora qualcuno che spera, sotto sotto, che Amadeus ci ripensi, che faccia marcia indietro e che non abbandoni la direzione artistica di Sanremo.
Ma intanto, gli ultimi istanti di quest’edizione 2024 ci regalano un’ultima perla: Amadeus e Fiorello escono dall’Ariston mano nella mano, dopo cinque anni insieme, e si dirigono verso lo spiazzo antistante il teatro, dove ad attenderli c’è una carrozza fiabesca completa di finestrino posteriore a forma di cuore, da cui i due conduttori sbirciano in telecamera, quasi a guardarci negli occhi, noi tutti che per cinque anni abbiamo atteso il mese di febbraio solo per sentire Amadeus scandire l’anno in quel suo modo così peculiare, venti-venti, venti-ventuno, venti-ventidue, venti-ventitrè, venti-ventiquattro.
Ecco, la carrozza parte, Fiorello e Amadeus si allontanano lentamente, sempre salutando il pubblico con la loro simpatia e il loro calore che li ha fatti diventare “di famiglia”.
Finisce qui Sanremo 2024, finisce qui l’era Amadeus.
Sipario.
Fonte immagine in evidenza: RaiPlay, dalla premiazione del vincitore di Sanremo 2024.