Dai creatori di Élite – Ibai Abad, Laia Foguet e Jan Matheu – e prodotto da Zeta Studios, Olympo ha debuttato il 20 giugno 2025 su Netflix riscontrando fin da subito un enorme successo e conquistando la Top 10 italiana. Olympo non ha conquistato solo il pubblico italiano, ma ha raggiunto la vetta della classifica anche in Spagna, Brasile, Francia e Messico dimostrando un potenziale sconvolgente. Critici e fan hanno rapidamente proclamato Olympo come uno dei teen drama più discussi degli ultimi tempi, capace di fondere la tensione del thriller con la drammaticità emotiva tipica degli adolescenti.
Personaggi tra sogni, ossessioni e segret
La serie è ambientata al Centro di Alto Rendimento Pirineos e a rendere Olympo ancora più coinvolgente è il suo ricco cast. Al centro della scena, infatti, troviamo Amaia, interpretata da Clara Galle: capitana della nazionale di nuoto sincronizzato, una ragazza determinata, perfezionista fino al limite, ma fortemente segnata dalla pressione e dalle aspettative di un sistema sportivo spietato e da sua madre. Accanto a lei c’è Núria, la sua migliore amica e compagna di squadra, che con il suo improvviso miglioramento diventa il fulcro di tutti i sospetti. Il dubbio? Il doping e le manipolazioni psicologiche per creare degli “atleti perfetti”. Intorno a loro girano, ovviamente, altri personaggi come: Cristian, Roque, Sebas, ognuno con le proprie battaglie interiori tra questioni legate all’identità sessuale, amori nascosti, compromessi con sponsor e allenatori.
Dal doping all’identità
Olympo non si è limitato a raccontare gare e medaglie, ma porta alla luce il lato più oscuro dell’agonismo, infatti, al centro della narrazione emergono temi scottanti come il doping, non solo come scelta individuale ma come conseguenza di un sistema corrotto e orientato alla vittoria costi quel che costi. Accanto a esso, c’è anche il controllo mentale esercitato da allenatori e dirigenti trasformando i giovani atleti in pedine sacrificabili. La serie supera, così, la visione tradizione dello sport come ambiente sano e formativo, trasformandolo in un’arena dove manipolazione, solitudine e sacrificio sono all’ordine del giorno sottolineando quanto possa essere sottile il confine tra eccellenza sportiva e distruzione personale.
Un fenomeno in divenire
Nonostante alcuni critici che la definiscono “ipercalibrata” e con qualche scivolata negli stereotipi del teen drama, Olympo ha travolto il pubblico di Netflix trasformando la serie in un fenomeno social, con discussioni, teorie sul finale e commenti che hanno mantenuto l’attenzione alta ben oltre la prima settimana d’uscita. Ciononostante Netflix, al momento, non ha ancora rilasciato delle dichiarazioni ufficiali sul rinnovo per una seconda stagione, ma l’enorme popolarità e il fermento costante lasciano presagire un futuro promettente.
Olympo, tra medaglie e segreti
Olympo è una serie che non punta alla perfezione narrativa, ma conquista grazie al ritmo serrato, ai personaggi tormentanti e a un mix di mistero, eros e critica sociale rilevandosi un teen drama carico di tensione e colpi di scena. Per chi cerca una visione coinvolgente e provocatoria, capace di intrattenere e far discutere allo stesso tempo.
Fonte Immagine: Netflix