Paola Cortellesi in “Ma cosa ci dice il cervello” interpreta il ruolo di Giovanna, un’impiegata del ministero che conduce una vita apparentemente mediocre ed è troppo presa dal lavoro per poter svolgere adeguatamente il ruolo di mamma o per rifarsi una vita sentimentale.
La verità è che Giovanna, oltre a firmare documenti ufficiali, è un’agente dei servizi segreti costretta a far missioni a Mosca ed a Marrakech e di tempo ne ha veramente poco, nemmeno per partecipare ad una rimpatriata con gli amici del liceo (Vinicio Marchioni, Claudia Pandolfi, Stefano Fresi e Lucia Mascino). Quando decide, però, di rivederli scopre che le loro vite sono turbate dal costante confronto con persone arroganti. Grazie a molteplici travestimenti, Giovanna vivrà situazioni esilaranti che serviranno a portare ordine nella vita dei suoi amici di sempre.
Paola Cortellesi in Ma cosa ci dice il cervello: Intento del regista e messaggio chiave della commedia
L’intenzione del regista Riccardo Milani èquella di contaminare i generi, mescolando elementi della commedia tradizionale a scene di azione, infatti Ma cosa ci dice il cervello è una commedia dinamica e di forte impatto sociale. L’intento del film è quello di mostrare le esagerazioni della nostra società tramite elementi di spy-story, è un film specchio dei vizi dell’Italia che risulta essere caratterizzata dall’aggressività e dalla tuttologia legata ad Internet. Questo film è una fotografia spietata di un paese che ha perso le basi della convivenza civile e dunque lo sguardo del regista è critico nei confronti della società e di un’ Italia che è divenuta una nazione intorpidita, quasi addormentata, che non reagisce più.
Il regista Riccardo Milani, con questa commedia, vuole raccontare un pezzo di questo paese, nel quale manca la responsabilità sociale e gli italiani sono sottoposti alle angherie della quotidianità. Si avverte l’urgenza di far riflettere gli spettatori, infatti l’obiettivo principale di questa commedia è quello di far aprire gli occhi e di far luce su tutto ciò che non funziona nella società odierna. Il nostro vivere quotidiano è costellato da violenze, prevaricazioni ed eccessi di maleducazione e la commedia è un metodo intelligente per veicolare un messaggio contrario a ciò che provoca malessere tra le persone. Il risultato è una trama senza dubbio divertente, che non analizza i motivi delle cattive azioni che colpiscono la società, ma li descrive con attenzione ed assoluta chiarezza, mostrandone le conseguenze e mettendo così lo spettatore dinanzi a situazioni che ricorrono nella vita quotidiana.
“Ma cosa ci dice il cervello” è un atto d’amore verso l’Italia, bellissimo paese, ma troppo complicato da vivere, dove i cittadini vanno rieducati ad una giusta convivenza civile.
Paola Cortellesi in Ma che ci dice il cervello – Caratteristiche della protagonista Giovanna
L’attrice Paola Cortellesi recita magistralmente i ruoli double face di donna sedentaria come impiegata del ministero e di donna coraggiosa e dinamica nel suo lavoro come agente dei servizi segreti. La sua trasversalità e la sua mimica facciale la rendono molto espressiva, doti già apprezzate nel film La befana vien di Notte, nel quale l’attrice si cimenta nel ruolo di insegnante di giorno e befana di notte. Paola Cortellesi, inoltre, riesce come sempre a creare sinergia con l’intero cast di attori straordinari, con cui mostra vero affiatamento.
La protagonista Giovanna è una donna che protegge il Paese in silenzio e che desidera aiutare i suoi vecchi amici contro le prevaricazioni sociali che subiscono. I suoi colleghi sono quelle donne e quegli uomini che sacrificano la loro vita per il bene collettivo, che lavorano nelle scuole, negli ospedali e nel mondo dello sport: Paola Cortellesi, nel ruolo della protagonista Giovanna, vuole combattere l’assuefazione di cui soffre tutta la popolazione italiana, perché si tende ad accettare passivamente tutto ciò che ci accade intorno e le persone sono abituate al peggio. Seguendo la regia di Riccardo Milani, Paola Cortellesi e l’intero cast usano un linguaggio popolare volutamente leggero che suscita risate e divertimento nel cuore degli spettatori. Si alternano momenti comici a momenti di evidente amarezza per ciò che viene descritto e per le cattive abitudini che ci circondano.
Paola Cortellesi in Ma cosa ci dice il cervello – Conclusione
Questa commedia, seppur leggera, ha un grande merito, che è quello di riuscire a comunicare il messaggio in maniera sincera e realistica. Al termine del film gli spettatori sono consapevoli che quello che accade nel film è quello che vediamo realmente per strada o che leggiamo nella cronaca di ogni giorno senza troppa finzione scenica: coloro che vedono questo film escono dalle sale cinematografiche con nuovi spunti di riflessione ed una nuova consapevolezza.
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