Sex and the city: la serie TV cult mondiale | Recensione

Sex and the city: la serie tv per le donne | Recensione

Sex and the city: la serie tv cult creata nel 1998 e tutt’ora molto attuale

Nel 1998, quando in Italia le serie tv popolari erano Incantesimo e Un medico in Famiglia, in America spopolò la serie tv Sex and the City, basata sul libro dell’autrice Candace Bushnell, scritto per le donne. Ambientata a New York, durante l’epoca d’oro che stava vivendo la città, tra boom economico e fama mondiale, la storia di quattro donne diventa il palcoscenico su cui si sviluppano le sei stagioni di Sex and the City: Carrie Bradshaw, Miranda Hobbes, Charlotte York e Samantha Jones sono quattro amiche, donne in carriera, indipendenti e – abbastanza – risolute.

Ma di cosa parla Sex and the City, chi sono le protagoniste e perché è diventato un cult mondiale?

Sex and the City è un telefilm ideato da un uomo, Darren Star, ma è il telefilm delle donne. Le vicende narrano di come quattro amiche, apparentemente felici e perfettamente stabilite nella Grande Mela, affrontano giorno per giorno le incredibili avventure che, in realtà, ogni donna affronta prima o poi nella sua esistenza.

Nonostante la storia ruoti intorno alla narratrice principale, Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, talvolta le vite delle altre tre amiche sono molto più interessanti di quelle della stessa protagonista. Fin da subito Carrie si invaghisce di un certo Mr. Big, ma nonostante venga ricambiata nell’affetto, molte situazioni tra i due non riescono ad ottenere un vero lieto fine, arrivando a forzare le risoluzioni solo per il bene di una relazione che nell’episodio successivo verrà nuovamente messa alla prova.

Il personaggio probabilmente più iconico di Sex and the City, nonché controverso, è la famosa e libertina Samantha Jones. La sua vita è un continuo crescendo di emozioni e situazioni assurde, le quali inizialmente la descrivono come una donna senza sentimenti o virtù, per poi arrivare lentamente a spogliarla del suo carattere duro e deciso, lasciando intravedere che anche lei ha un cuore.

Le altre due protagoniste, Charlotte e Miranda, sono un po’ la voce della ragione dello show: se Charlotte è l’amica fedele e devota, nonché puritana e talvolta bigotta, Miranda è un po’ il contrario. Miranda è una donna promettente nella sua carriera, capace e che sa ciò che vuole, ma in campo amoroso non ha moltissima esperienza, soprattutto nell’esternare sé stessa, rendendosi vulnerabile.

Lo show è stato ed è tuttora (nonostante alcuni flop) un cult intramontabile: anche a riguardarlo dopo anni di distanza, molte delle tematiche affrontate non solo non hanno trovato ancora la luce lontana dai soliti tabù, ma anzi sono più comprensibili che mai. Le donne che guardavano lo show lo trovavano nuovo, frizzante, irriverente, lontano dalle solite sitcom standardizzate.

I temi trattati in Sex and the City erano sempre diversi, freschi, attuali e sentiti da chiunque. Molto spesso ci si concentrava sulla voce delle donne, ma talvolta sia in alcune interviste random, che in chiacchiere con amici o partner maschili si aveva anche il feedback maschile. Nessuno veniva escluso, nonostante i riflettori erano costantemente puntati sulle quattro donne.

Sex and the City è stato costruito per emancipare le donne e renderle libere di parlare di ogni cosa, dal lavoro, all’amore al sesso e, soprattutto, di farlo in contesti sicuri e protette dall’amicizia e dalla conoscenza che solo tra donne si può ricreare. Ciò che quindi ha appassionato, oltre alla storia d’amore fra Carrie e Mr. Big è sicuramente l’amicizia che sussiste anche nei litigi e nelle incomprensioni e che aiuta chiunque ad affrontare meglio una già complicata e caotica vita sulla terra.

Fonte immagine: Wikipedia

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