Spin off Berlino: grande successo su Netflix | Recensione

spin off berlino

Lo spin off Berlino arriva su Netflix! Quest’articolo potrebbe contenere degli spoiler. 

Berlino, pubblicata su Netflix, è stata una delle serie più attese della fine del 2023, uscita il 29 dicembre scorso in 8 episodi. Il prequel de La Casa di Carta pare sia andato a segno, conquistando le vette della classifica tra i contenuti più visti in piattaforma e incassando ben 22,3 milioni di visualizzazioni solo durante la prima settimana di messa in onda. Ambientata anni prima del celebre colpo alla zecca di Madrid, la serie ha avuto così tanto successo che i fan già ne bramano una seconda stagione. Quest’ultima potrebbe essere resa possibile anche dal finale “aperto” della prima: eventualmente la banda capitanata da Berlino si potrebbe riunire per organizzare un secondo colpo, ancora più imprevedibile e stravolgente, che solo le agenti di polizia Alicia Sierra e Raquel Murillo potrebbero essere in grado di fronteggiare. 

Spin off Berlino: trama

Ci troviamo a Parigi e il nostro protagonista è Berlino, un uomo d’altri tempi, colto, galante e al contempo folle e cinico. Ha appena divorziato dalla sua terza moglie e decide di organizzare una grande rapina: la sua intenzione è rubare alcuni preziosi gioielli di un’asta, del valore totale di 44 milioni di euro, infiltrandosi in un caveau della banca di Parigi insieme a una squadra di ladri esperti. Conosciamo così Damian (consigliere di Berlino), Cameron, Roi, Keila (un genio informatico) e, infine, Bruce. Si tratta, tuttavia, di personaggi sicuramente meno intriganti di Tokyo, Nairobi, Stoccolma, Denver e tutti gli altri. Non è un caso, infatti, che La Casa di Carta sia nuovamente balzata nella Top 10 delle serie più viste su Netflix.

«Pensavo di aver finito con La casa di carta» dichiara Pedro Alonso, il 52enne attore spagnolo «E invece no, avevo ancora molto da dire. Sociopatico ed egoista, Berlino è un impresentabile. Ma in questi episodi si vive una commedia romantica e siamo nel registro quasi magico, alla Houdini».

Spazio al romanticismo

Lo spin off Berlino ci presenta un’incredibile colpo di scena: il protagonista s’innamora e addirittura vive per conquistare una donna, Camille, la moglie di Polignac, ovvero colui che gestisce l’asta di gioielli. Tutto ciò dona alla serie delle sfumature tendenti al romanzo e alla telenovela. Stavolta, gli autori Esther Martinez Lobato e Alex Pina hanno dato ampio spazio alle relazioni sentimentali e all’umanità del protagonista e di tutti gli altri personaggi.

«Questa volta siamo ultra romanticidichiara ancora Alonso «In un momento molto difficile per il nostro mondo, abbiamo deciso di seguire una rotta più luminosa. Nello spin off Berlino c’è molta più fantasia, immaginazione, illusionismo. È una commedia romantica. E il mio personaggio, sempre con un’ambivalenza morale, è più luminoso. All’inizio tutti mi parlavano di Berlino come di un mostro, di uno freddo. Ma io non avevo per niente quella sensazione. È vero, ha un’ombra enorme, che io non ho. Ma come me ha questo bisogno di fuggire la stabilità, di vivere il momento. E di superare i limiti».

Nello spin off Berlino c’è anche molta musica, in particolare quella italiana. Pedro Alonso canta Ti amo di Umberto Tozzi, Centro di gravità permanente di Franco Battiato e Felicità di Al Bano e Romina Power, brani che fanno parte della colonna sonora. Totalmente assenti sono, invece, i riferimenti politici  e sociali a cui ci aveva abituati La casa di carta.

Fonte immagine: foto promozionale sulla pagina ufficiale Instagram de La casa di carta  

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