The First Omen (Film, 2024) | Recensione

The First Omen è un film americano appartenente al genere horror soprannaturale, uscito nel 2024 e diretto da Arkasha Stevenson, regista ed ex giornalista americana, che ha lavorato come fotoreporter per il Los Angeles Times, un quotidiano regionale americano nato a Los Angeles nel 1881. The First Omen è il primo lungometraggio a cui Arkasha Stevenson ha lavorato come regista. Inoltre, ha diretto episodi di Legion, serie TV di supereroi creata da Noah Hawley, basata sul personaggio Marvel Comics David Haller / Legion, Briarpatch, serie TV basata sull’omonimo romanzo di Ross Thomas del 1984 e la terza stagione di Channel Zero. The First Omen è il prequel del film Il presagio del 1976, diretto da Richard Donner. Dopo la prima pellicola sono stati prodotti tre sequel: La maledizione di Damien (1978), Conflitto finale (1981) e Omen IV – Presagio infernale (1991). Oltre ai tre sequel e al prequel, è stata realizzata anche una serie TV, Damien, e un remake, Omen – Il presagio, uscito il 06/06/2006, in riferimento al numero satanico 666.

Trama di The First Omen

The First Omen è ambientato nel 1971, quando l’aspirante e devota suora Margaret Daino arriva all’orfanotrofio di Vizzardeli di Roma. Qui conosce la severa Madre Silva, l’inquietante suor Anjelica e la sua compagna di stanza Luz, che la spinge ad andare in discoteca e conoscere ragazzi prima di prendere i voti, cosa che la protagonista fa, ballando con un ragazzo di nome Paolo. Durante la sua permanenza, Margaret si avvicina a Carlita, un’orfana che ha spesso delle visioni macabre, rinchiusa in una stanza buia per il suo carattere aggressivo. Un giorno Margaret viene fermata da padre Brennan, che le dà il suo indirizzo per avvisarla della pericolosità della Chiesa e dell’orfanotrofio, a causa del loro culto. The First Omen prosegue con la ragazza che si reca dall’uomo dopo aver assistito al suicidio di suor Anjelica, e il prete le confida che la Chiesa ha eseguito un rituale per far nascere l’Anticristo, nel tentativo di ripristinare la fede di molti fedeli che si sono allontanati. Colei che è destinata a portarlo in grembo sembra essere proprio Carlita. Per dimostrarlo, Padre Brennan chiede a Margaret di portargli i documenti di nascita nascosti nell’orfanotrofio, ma lei rifiuta e scappa. Durante la presa dei voti di Luz, Margaret cerca nell’ufficio di suor Silva le cartelle incriminate, che trova in una stanza nascosta. Qui viene a conoscenza di un segreto: le suore hanno effettuato degli esperimenti per far nascere la madre dell’Anticristo, dando alla luce bambine deformate, che morivano sistematicamente. Padre Gabriel, un giovane sacerdote, e Margaret corrono da padre Brennan con le cartelle, e insieme scoprono che, oltre a Carlita, è sopravvissuta un’altra bambina, che cercheranno di capire chi è.

Recensione del film

The First Omen non è il solito film horror soprannaturale che siamo abituati a vedere: la banalità delle solite scene che mostrano oggetti che si muovono da soli e corpi fluttuare, è sostituita dall’originalità dell’inquietudine, che viene trasmessa utilizzando dialoghi, luci ed attraverso la creazione di un’atmosfera minacciosa e angosciante, tutto combinato con un forte simbolismo: un esempio di ciò sono i ragni. Nel Cristianesimo, l’immagine del ragno assume connotazioni oscure: è, infatti, simbolo del male. Questo animale viene mostrato più volte durante il film The First Omen, in scene ben specifiche. Un altro elemento molto sottile è il modo specifico in cui vengono posizionati i capelli di Margaret ogni volta che si stende; questi sembrano assomigliare ad una ragnatela, oppure ai capelli di Medusa, figura della mitologia greca. La protagonista è interpretata dall’attrice Nell Tiger Free, che riesce con estrema naturalezza a passare da uno sguardo sereno e innocente iniziale, ad uno completamente opposto, intriso di terrore. Molti sono i colpi di scena presenti in questa pellicola che rendono il film estremamente interessante e dinamico, nonostante la quasi totale assenza di jumpscare. Inoltre, The First Omen rimanda al lato oscuro della Chiesa, che riesce a far vacillare la solida fede della protagonista, e che rappresenta un tema molto attuale, date molte vicende scandalose che ancora oggi sono irrisolte, come il caso di Emanuela Orlandi.

Fonte immagine: wikimedia

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