The Menu di Mark Myeloid | Recensione

The Menu (Film, 2022) | Recensione

The Menu è un film statunitense del 2022 diretto da Mark Mylod: regista e produttore televisivo britannico, che ha lavorato ad alcuni episodi delle serie TV Shameless, C’era una volta e Il Trono di Spade. Il film unisce elementi tipici dei generi: horror, thriller e satirico, riflettendo sui vizi e tipi diffusi nella società contemporanea. Hanno partecipato a questo film importanti attori e attrici, tra cui Ralph Fiennes, che interpreta lo chef, Anya Taylor-Joy, che interpreta la protagonista di nome Margot e Nicholas Hoult, noto per la serie TV Skins e la serie di film X-Men, che interpreta l’accompagnatore di Margot.

The Menu: la trama (spoiler)

Il film narra la storia di una serie di persone molto ricche che sono state invitate dal famoso e prestigioso chef specializzato in gastronomia molecolare Julian Slowik nel suo ristorante esclusivo, per dare vita ad un’esperienza culinaria irripetibile. Il ristorante in questione è molto isolato dal resto; infatti, è situato sull’isola di Hawthorn. Tra gli invitati ci sono: un giovane appassionato di cucina di nome Tyler Ledford e la sua accompagnatrice Margot Mills, la critica gastronomica Lillian Bloom e il suo editore Ted, una coppia di clienti regolari ricchi, Richard ed Anne Leibrandt, l’attore George Diaz e la sua assistente personale Felicity Lynn, il finanziatore del ristorante, Soren, la madre alcolizzata di Slowik e altri.

The Menu prosegue con l’inizio ufficiale della cena, che comprende tutte portate molto particolari, frutto di invenzione e investigazione sui clienti dello chef. Margot si lamenta del cibo e si rifiuta di mangiarlo, e Julian le impone di scegliere se vuole stare dalla parte di coloro che tolgono, ovvero che si approfittano degli altri, o di coloro che danno, cioè che offrono se stessi per gli altri; inoltre, le rivela che quella sera sarebbero morti tutti. Questo perché Julian considera tutte le persone nella sala la feccia della società borghese: truffatori, mariti infedeli, altezzosi ed egoisti, come Tyler, disposto a far morire una sconosciuta, Margot, pur di partecipare alla cena, dato che era stato appena lasciato dalla sua fidanzata, con la quale sarebbe dovuto andare alla cena. Dopo poco tempo l’atmosfera nel ristorante diventa molto inquietante: dopo il suicidio di un membro del ristorante, un ospite cerca di andarsene, ma gli viene mozzato un dito. Nel frattempo, è Julian a decidere che Margot starà con loro e la manda a prendere il necessario per la preparazione del dessert.

A questo punto di The Menu, la protagonista entra nel cottage dello chef, dove vede delle foto in cui Julian, molto tempo prima, cucinava cose semplici come gli hamburger. Questa piccola scoperta è fondamentale per Margot, che cerca di utilizzare questo elemento a suo vantaggio in una lotta tacita e comune per la sopravvivenza.

Recensione

The Menu è un film simbolico: per capire il senso della storia bisogna andare più a fondo di quello che si vede nelle scene. La pellicola è una critica alla società contemporanea, alla falsità che caratterizza i suoi tipi più diffusi, all’apparenza ostentata e alla superficialità; tutti i clienti presenti nel ristorante sono l’incarnazione di queste brutture del mondo moderno, e scoprono solo più tardi il motivo per cui sono stati selezionati per la cena.

In The Menu si avverte una certa ossessione maniacale, che è individuabile tanto nelle portate, nel modo in cui sono composte, nel modo in cui Julian parla con gli ospiti e soprattutto con i suoi collaboratori, quanto negli aspetti visivi del film stesso, come le luci, i dialoghi, i colori; tutto è perfettamente studiato e ordinato, rimandando a quella maschera di apparente perfezione che caratterizza gli ospiti stessi. La cena sembra quasi una rappresentazione teatrale, con la cucina da una parte, perfettamente a vista, e i clienti dall’altra. Questa sensazione è data anche dal modo di parlare dello chef, quasi astratto, freddo e molto composto. Il film è un aumento di tensione costante, che finisce con un suo scioglimento alla fine.

Fonte immagine dell’articolo: froyonion.com

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