Topolino compie 90 anni: la storia dell’icona Disney

Topolino

È il 18 Novembre 1928 e, per la prima volta nella storia del cinema, appare sullo schermo un personaggio che conquisterà il cuore del mondo: un topo dalle orecchie grandi e il sorriso contagioso. È Mickey Mouse, il nostro Topolino, che conosciamo grazie al cortometraggio d’animazione Steamboat Willie, distribuito dalla Celebrity Production e diretto da Walt Disney e Ub Iwerks. Il cartone verrà poi usato dalla Disney come intro dei futuri film realizzati, scegliendo la ormai celebre scena in cui Topolino è vestito da marinaio e, fischiettando, guida un battello a vapore.

È l’esordio ufficiale di quello che diventerà il simbolo di una delle più importanti case cinematografiche mondiali: la Walt Disney Pictures. Ma da dove arriva e come nasce Topolino?

“Tutto iniziò con un Topo” – Da Walt Disney a Topolino

Come spesso accade, tutto nasce da un’idea, un foglio di carta e una matita nelle mani giuste.
Nel caso di Walter Elias Disney Junior, per gli amici Walt, un ragazzo originario di Chicago ma cresciuto nella campagna americana, anche la fortuna ci mise il suo zampino.
Il caso volle, infatti, che nel 1919 Walt Disney conoscesse uno straordinario disegnatore, Ubbe Ert Iwerks.
I due ragazzi si misero a lavoro, e tra una vecchia cinepresa avuta in prestito e centinaia di disegni, arrivarono i primi risultati: tra questi, Oswald The Lucky Rabbit (Oswald il coniglio fortunato), il primo vero successo Disney.
Creato l’anno prima di Topolino, il coniglietto ne divenne il vero e proprio predecessore.
Per creare l’immagine di Topolino, infatti, bastò accorciare le orecchie di Oswald, modificargli la coda e fare qualche ritocco qua e là.
Ciò che risultava era il simpatico disegno di un topo.                                                        Ma, creato il personaggio, bisognava trovargli un nome: la prima scelta del signor Disney fu Mortimer Mouse. Dobbiamo ringraziare sua moglie, Lillian Bounds, per essersi opposta: Mortimer sembrava un nome troppo serioso, ci voleva qualcosa di più sbarazzino. Perché non Mickey?
Ed ecco Mickey Mouse, Topolino.
La signora Disney ancora non lo sapeva, ma aveva appena scelto un nome che avrebbe fatto la storia.

Topolino – Dai primi successi ad oggi, qualcosa è cambiato?

Quello costruito da Topolino in questi anni è un impero, tutto è dedicato a lui: fumetti, videogiochi, parchi a tema, musica, arte, moda, merchandising di ogni tipo. Topolino è ormai una star, “uno di famiglia” un po’ per tutti.

Eppure, negli ultimi decenni, pare che qualcosa stia cambiando.

Le nuove generazioni, i così detti millennials, non sembrano essere attratti dai modi di fare un po’ stereotipati del topino: il classico personaggio perfettino, quello a schierarsi sempre dalla parte dei più deboli e del giusto, quello che crede di poter cambiare il mondo e che fa di tutto per migliorarlo.

In una realtà in cui i bambini hanno a disposizione migliaia e migliaia di cartoni animati diversi, ricchi di supereroi, effetti speciali strabilianti, personaggi sempre nuovi, forse è ormai “fuori moda” affezionarsi ad un semplice topo e ai suoi amici strampalati.

Ma è davvero così? Il mondo non ha più bisogno di Topolino?

Probabilmente, invece, ne ha bisogno ora più che mai.
Abbiamo bisogno di un amico semplice ma buono, un inguaribile ottimista, un eroe nel suo piccolo, uno che ci faccia sorridere ma ci insegni anche qualcosa. Abbiamo bisogno di Topolino, del suo amore gentile e dolce per Minnie, del suo goffo e strampalato amico Pippo, del più permaloso Paperino e del loro fedele compagno di avventure, Pluto.
C’è da augurare a tutti i bambini di poter crescere con Topolino, perché racchiude e trasmette ciò che ancora c’è di buono nel mondo.
Quindi buon compleanno Topolino, a questi 90 anni di meraviglia e ad un futuro ancora migliore.

A proposito di Carlotta Graziano

E' costantemente in cerca di piccole felicità insignificanti. Quando ne trova, le piace raccontarlo.

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