Uno dei temi narrativi più efficaci sul grande e piccolo schermo è da sempre il triangolo amoroso. Si tratta di una dinamica vecchia come il mondo, una situazione instabile in cui qualcuno è destinato a rimanere con il cuore spezzato. Forse il fascino che ne deriva risiede proprio in questo: il triangolo si risolve spesso in una tempesta di passioni, il più delle volte destinata a non avere un finale fiabesco. “Il triangolo no!” cantava l’iconico Renato Zero, ma che accade se questo tema viene magistralmente trattato da grandi registi? Vale la pena recuperare alcune pellicole fondamentali che hanno saputo interpretare questa complessa dinamica relazionale.
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Jules e jim (1962)
Un grande film del maestro della Nouvelle Vague François Truffaut, che nel 1962 suscitò un certo scandalo. È considerato il triangolo amoroso per antonomasia del cinema, e quello che ha avuto una grossa influenza su tutti i successivi. Jules e Jim sono due amici che condividono un legame spirituale e la passione per l’arte. Il film rompe la loro equilibrata dualità con l’arrivo di Catherine, passionale ed impulsiva, l’elemento caotico. Jules vorrà subito sposarla, mentre Jim nasconderà inizialmente i suoi sentimenti. Lo sviluppo della loro storia avverrà durante la Prima guerra mondiale, seguirà il passare degli anni e si concluderà in un epilogo tanto passionale quanto tragico.
Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)
Un triangolo amoroso tutto all’italiana diretto da Ettore Scola con un cast stellare: Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini. Una comica Monica Vitti è Adelaide, una fioraia che intraprende una relazione con Oreste (Mastroianni), operaio dalle forti idee politiche. Il pizzaiolo Nello (Giannini) diventerà amico della coppia, con la quale, poi, irrimediabilmente nascerà la relazione a tre. Adelaide si vedrà combattuta tra Oreste, più passionale e geloso, e Nello, più dolce e tenero. Il ritmo della (tragi)commedia è incalzante e una delle trovate più geniali è la rottura della quarta parete, con cui i protagonisti si rivolgono allo spettatore come a un giudice.
| Film (anno) | Regista |
|---|---|
| Jules e jim (1962) | François Truffaut |
| Dramma della gelosia (1970) | Ettore Scola |
| The dreamers (2003) | Bernardo Bertolucci |
| Match point (2005) | Woody Allen |
| Vicky cristina barcelona (2008) | Woody Allen |
| Les amours imaginaires (2010) | Xavier Dolan |
The dreamers (2003)
Spesso nei ménage à trois la passione si intensifica quando sono condivisi interessi comuni. Come Jules, Jim e Catherine, Isabelle, Theo e Matthew sono appassionati di cinema. Isabelle (Eva Green) e Matthew (Michael Pitt), un turista americano, si conoscono a una protesta. Isabelle introdurrà presto Matthew al proprio gemello Theo (un giovane Louis Garrel) e i due fratelli trascineranno il ragazzo in una spirale di passione e ambiguità. Bernardo Bertolucci dirige questa storia mettendo sullo sfondo la ribellione giovanile del ’68 e la liberalizzazione sessuale, centralizzandosi sul morboso rapporto fra i tre. La fotografia di Fabio Cianchetti rende questo triangolo amoroso uno dei più iconici dal punto di vista visivo.
Vicky cristina barcelona (2008)
I caratteri opposti delle due amiche Vicky e Cristina si ritrovano in una calda e sensuale Barcellona. Lì conoscono l’attraente pittore Juan Antonio (Javier Bardem), che le invita a Oviedo. Vicky, fedele al proprio futuro marito, inizialmente rifiuta, ma la disinibizione di Cristina ha la meglio. Un triangolo amoroso ancor più irruento si creerà fra Cristina (Scarlett Johansson), Juan Antonio e la sua ex moglie Maria Elena (Penelope Cruz). Il pittore e la sua ex hanno un rapporto burrascoso, ma ritroveranno un loro equilibrio grazie al contributo di Cristina. Woody Allen muove egregiamente i personaggi in una coinvolgente commedia drammatica sull’amore.
Les amours imaginaires (2010)
L’ “enfant prodige” del cinema, Xavier Dolan, ha diretto uno dei film più moderni a trarre ispirazione dalla Nouvelle Vague e da Jules e Jim, mescolandoli in salse contemporanee. La splendida Bang Bang di Dalida incornicia una fotografia brillante e concettuale che compensa la semplicità della trama. I protagonisti sono gli amici Marie (Monia Chokri) e Francis (Xavier Dolan), che si invaghiscono del nuovo arrivato, l’etereo e civettuolo Nicolas (Neils Schneider). Seguono intrecci emozionali e corporei, arricchiti da riflessioni sulla dimensione spesso immaginaria dell’amore.
Match point (2005)
Ancora Woody Allen, ma con un tono completamente diverso. Match Point è un thriller psicologico che utilizza il triangolo amoroso come motore per una riflessione cupa sulla fortuna, la morale e la colpa. Chris Wilton (Jonathan Rhys Meyers), un ex tennista di umili origini, sposa la ricca Chloe (Emily Mortimer) per assicurarsi una posizione sociale. La sua ascesa, però, è minacciata dalla travolgente passione per Nola Rice (Scarlett Johansson), l’aspirante attrice fidanzata con il cognato. Il legame tra Chris e Nola diventa un’ossessione che lo porterà a un punto di non ritorno. Come evidenziato dalla critica al Festival di Cannes dove fu presentato, il film si allontana dalla commedia per abbracciare toni da tragedia greca. Per maggiori dettagli sulla filmografia, è possibile consultare fonti come l’Internet Movie Database (IMDb).
Fonte immagine: Wikipedia.
Articolo aggiornato il: 19/09/2025

