Il progetto urbanistico di Haussmann: nasce la Parigi moderna

Il progetto urbanistico del Barone Haussmann

Ci troviamo nel periodo della Belle Époque, un periodo socioculturale che ha interessato l’Europa negli anni tra il 1871 e il 1914: caratterizzato da frivolezza, novità, pace e prosperità. Le innovazioni tecnologiche hanno sicuramente permesso agli esperti ma anche alla popolazione stessa di concentrarsi sui problemi umani e tentare di risolverli. Tutte queste innovazioni hanno quindi portato a cambiamenti importanti, non solo sociali ma anche urbanistici e culturali: Georges Eugène Haussmann, conosciuto anche come Barone Haussmann, ha avuto un ruolo molto importante in Francia da questo punto di vista, poiché sarà il protagonista del progetto urbanistico attuato a Parigi.

Dettagli sulla vita del Barone Haussmann

Facciamo un salto indietro: Georges Eugene Haussmann nasce a Parigi nel Marzo del 1809, studierà diritto e sembrerà essere portato per la carriera prefettizia, prima iniziata in provincia ma che in seguito raggiungerà il suo apice con l’ascesa al trono di Napoleone III. L’imperatore si era mostrato sin da subito interessato ai cambiamenti urbanistici di Parigi, poiché voleva donarle non solo un aspetto totalmente nuovo, ma voleva anche renderla simbolo della Francia, e rimane affascinato in particolar modo dalla figura e dalla competenza di Haussmann, tanto da promuoverlo a Prefetto della Senna.

Sarà proprio con questo titolo che Napoleone III darà inizio a questo progetto urbanistico di Haussmann nella città di Parigi: ricordiamo che a metà dell’800 Parigi ricordava una città medievale fatta di un agglomerato di vicoli, stradine e un sistema fognario abbastanza primitivo che portava cattivi odori in città. Insomma, è proprio la Parigi che viene descritta ne Les Miserables di Victor Hugo.

Il progetto urbanistico di Haussmann

Il progetto urbanistico di Haussmann prevede la sostituzione dei quartieri medievali con strade immense che dovevano riflettere la grandezza dell’impero di Napoleone III; questi cambiamenti ovviamente, sono stati accolti in modo diverso: chi viveva nei quartieri popolari si vede sfrattato e costretto a trovarsi un’altra abitazione, d’altra parte invece l’eliminazione di questi vicoli e stradine aveva anche uno scopo politico, ovvero impedire la costruzione di barricate com’era già successo nei moti del 1848. Vediamo quindi come gli edifici malsani vengono sostituiti da nuovi edifici più raffinati ed eleganti, provocando a loro volta, altri cambiamenti importanti: prima di tutto, la città migliorò anche a livello igienico, poiché scomparvero la maggior parte dei rifiuti e dei liquami (causa del cattivo odore) e si riuscì anche a debellare una malattia importante, ovvero il colera. Ci furono inoltre anche dei cambiamenti sociali che al giorno d’oggi vengono definiti col termine di gentrificazione: i quartieri poveri vengono rivalutati e acquistati da un ceto medio alto, portando a un cambiamento sociale nel quartiere che non è più popolare.

Questo progetto vede ora una Parigi più pulita, raffinata e organizzata in 21 arrondissement, o distretti, con scuole, chiese e municipi. Assume tutte le sembianze di una grande capitale, con queste strade maestose, nel quale la gente passeggia per ostentare la propria ricchezza o il proprio stato e saranno proprio queste strade, chiamate anche “boulevard” a essere le protagoniste di molti dipinti: ricordiamo in particolar modo Il carnevale al boulevard des Capucines di Claude Monet, un dipinto a olio realizzato nel 1873 che dona un’istantanea di questo periodo.

È possibile quindi affermare con certezza che la Parigi che conosciamo oggi è stata il risultato di questo progetto urbanistico e che, probabilmente, non sarebbe stato possibile se non con due figure storiche importanti: Napoleone III e Georges Eugene Haussmann.

 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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