Quando pensiamo al Natale, è naturale associare la festività alla figura di Babbo Natale. Ma oltre a questo simbolo universalmente riconosciuto, esistono moltissime tradizioni diverse. La domanda chi porta i regali di Natale ai bambini nel mondo rivela non solo nomi e aspetti differenti, ma anche storie e riti che legano la festa alla cultura di ogni popolo.
Scoprire queste figure significa esplorare un mosaico di tradizioni che spazia dai miti scandinavi alle figure mistiche della Russia. Ecco una panoramica dei principali portatori di doni natalizi e del loro significato simbolico.
Indice dei contenuti
Paese / Regione | Portatore di doni e data |
---|---|
Mondo Occidentale (USA, Italia, UK, etc.) | Babbo Natale (notte del 24 dicembre) |
Russia ed Est Europa | Ded Moroz (Nonno Gelo) (notte del 31 dicembre) |
Spagna e America Latina | Los Reyes Magos (I Re Magi) (notte del 5 gennaio) |
Germania, Austria, Svizzera | Christkind (Gesù Bambino) (notte del 24 dicembre) |
Italia (tradizione aggiuntiva) | La Befana (notte del 5 gennaio) |
Islanda | Jólasveinar (13 folletti) (dal 12 al 24 dicembre) |
Le figure più celebri che portano i doni
Babbo Natale: La figura più nota è senza dubbio Babbo Natale, il cui aspetto bonario, con barba bianca e abito rosso, è frutto dell’influenza culturale occidentale. La sua origine affonda le radici nel culto di San Nicola, un vescovo del IV secolo noto per la sua generosità. È celebrato in paesi come Stati Uniti, Italia e Regno Unito.
Ded Moroz (Russia): In Russia e in molti paesi dell’Est Europa, è Ded Moroz (Nonno Gelo) a portare i regali. Accompagnato dalla nipote Snegurochka (“fanciulla di neve”), è un anziano dalla barba bianca, ma vestito di blu. Arriva in occasione del Capodanno, non del Natale.
Los Reyes Magos (Spagna e America Latina): In Spagna e in gran parte dell’America Latina, i portatori di doni sono i Re Magi. Secondo la tradizione, il 6 gennaio è il giorno in cui i bambini ricevono i loro doni, con parate e dolci tipici come il Roscón de Reyes.
Julenissen (Norvegia): Nei paesi scandinavi, Julenissen (il “folletto di Natale”) porta i regali la notte del 24 dicembre. Questa figura deriva dal folklore norvegese e rappresenta uno spirito domestico che protegge le famiglie.
Christkind (Germania, Austria, Svizzera): In questi paesi, i doni sono portati da Christkind, una figura angelica che rappresenta il Bambino Gesù. A Norimberga, una giovane donna vestita di bianco interpreta il Christkind per inaugurare le festività.
Altre figure di portatori di doni nel mondo
Olentzero (Paesi Baschi): Una tradizione unica dei Paesi Baschi è quella di Olentzero, un carbonaio che scende dai Pirenei per distribuire regali ai bambini, simboleggiando la rinascita della luce.
La Befana (Italia): Oltre a Babbo Natale, la Befana arriva il 6 gennaio a portare dolci ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Questa figura ha radici pre-cristiane e simboleggia il rinnovamento del nuovo anno.
Tió de Nadal (Catalogna): In Catalogna, il Tió de Nadal (“Caga Tió”) è un tronco di legno che i bambini colpiscono con bastoni affinché “produca” dolci e piccoli regali.
Gryla e i 13 Jólasveinar (Islanda): In Islanda, i Jólasveinar (“ragazzi di Natale”) sono tredici spiriti birichini che scendono uno al giorno prima di Natale, lasciando piccoli doni. Sono figli di Gryla, una strega che rapisce i bambini disobbedienti.
Hoteiosho (Giappone): Anche in Giappone esiste una figura simile a Babbo Natale: Hoteiosho, un anziano sorridente con un sacco di doni, un adattamento locale della figura natalizia.
Tradizioni moderne e globalizzazione
Nel contesto moderno, l’idea di chi porta i regali è stata influenzata dalla globalizzazione. Babbo Natale è conosciuto anche in culture dove un tempo non era celebrato, come in Cina. In Australia e Nuova Zelanda, il clima estivo non gli impedisce di indossare il suo abito rosso, sebbene non manchino versioni più leggere. Questo mostra come il Natale sia una festa globale, pur mantenendo identità culturali diverse.
In un mondo globalizzato, conoscere le diverse tradizioni consente di apprezzare la ricchezza della diversità. E così, che si tratti di Babbo Natale, Ded Moroz, la Befana o i Re Magi, il vero dono rimane il valore che ciascuna cultura trasmette: quello della gioia, della sorpresa e del tempo passato insieme.
Altre informazioni e curiosità sui portatori di doni natalizi
Qual è la differenza tra Babbo Natale e San Nicola?
San Nicola è la figura storica da cui Babbo Natale ha origine: un vescovo del IV secolo, patrono dei bambini, celebrato il 6 dicembre. Babbo Natale (Santa Claus) è l’evoluzione laica e commerciale di San Nicola, con l’iconico abito rosso, la slitta e le renne, la cui immagine moderna è stata fortemente plasmata dalla cultura americana.
Quando arrivano i Re Magi in Spagna?
In Spagna e in America Latina, i Re Magi portano i regali durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, in occasione dell’Epifania. La mattina del 6 gennaio i bambini trovano i doni che hanno chiesto, concludendo così il periodo delle festività natalizie.
Chi sono esattamente gli Jólasveinar islandesi?
Gli Jólasveinar sono 13 figure del folklore islandese, una sorta di folletti o troll. Originariamente erano personaggi dispettosi, ma oggi sono diventati più benevoli. Scendono dalle montagne uno al giorno, a partire dal 12 dicembre, e lasciano un piccolo regalo nelle scarpe che i bambini mettono sul davanzale della finestra.
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Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 02/09/2025