Ci troviamo in Italia, dove la scaramanzia regna sovrana tra tradizioni e superstizioni, e ogni gesto ha un significato per il popolo italiano, in particolare a Colobraro, detto anche il “Paese innominabile“.
Colobraro è un borgo italiano in provincia di Matera, in Basilicata, dove vivono circa 1.040 abitanti. I locali della Basilicata lo chiamano semplicemente “Cudd’ paìse” (“quel posto”), e il motivo risiede nella sua fama: è considerato il paese più sfortunato d’Italia, o anche il paese della malasorte. Il suo famoso appellativo deriva da una vicenda misteriosa, quasi inquietante, avvenuta negli anni ’40. Potremmo dire che proprio questa fama ha reso il borgo celebre, suscitando la curiosità di molti turisti.
Perché è il paese innominabile: la leggenda del lampadario
Dal 1940 Colobraro è considerato il paese senza nome a causa di un episodio particolare, che ha come protagonista Biagio Virgilio, il podestà di Colobraro. In quegli anni, durante una riunione amministrativa a Matera, al termine del suo discorso, egli affermò: «Se non dico la verità, che possa cadere questo lampadario!»
E, incredibilmente… il lampadario cadde davvero, pare causando anche alcuni feriti, lasciando i presenti senza parole. Nonostante le smentite del podestà, la notizia si diffuse rapidamente nei paesi vicini, dando origine alla credenza secondo cui nominare quel paese portasse disgrazia e malasorte.
A rafforzare la cattiva fama del borgo, c’è anche un altro aneddoto legato alle arti magiche e alla figura di una strega piuttosto nota all’epoca: Maddalena La Rocca. In realtà, pare fosse semplicemente una contadina e tessitrice, dato che non esistono prove certe che praticasse arti magiche o soprannaturali.
Il nome di Maddalena, insieme ad altri racconti di stregoneria nel paese innominabile, viene citato anche dal famoso antropologo Ernesto De Martino nel suo libro Sud e magia. De Martino visitò Colobraro nel 1952 e nel 1959, e in entrambe le occasioni fu protagonista di episodi sfortunati, proprio come prevede la superstizione.
Nel 1952, gli abitanti locali lo misero in guardia sulla cattiva fama del paese, ma lui e i suoi accompagnatori proseguirono ugualmente. Durante la salita che conduceva al borgo, l’auto su cui viaggiava subì un guasto grave al motore. Ma non fu l’unico imprevisto: accadde anche un tragico evento all’uomo che avrebbe dovuto guidare De Martino e la sua troupe per documentare il rituale del lamento funebre. Quest’uomo, infatti, morì cadendo da un autocarro circa un’ora prima dell’appuntamento previsto.
Nonostante questa leggenda abbia gettato un’ombra negativa sull’esistenza del borgo, Colobraro resta un luogo ricco di storia e il suo grazioso centro storico è diventato anche una meta turistica. Gli abitanti locali non accettano l’ingiusto appellativo dato al loro paese e per questo motivo ogni anno, per rivalutarne l’immagine, il sindaco organizza uno spettacolo itinerante che consente di esplorare i vicoli e immergersi nel misterioso passato del borgo.
Fonte immagine: Wikimedia Commons – RODRIG75O https://commons.wikimedia.org/wiki/File:COLOBRARO.jpg