La scaramanzia è una forma di superstizione e con questo termine si intende l’atto che ha il magico potere di scacciare via la cattiva sorte e di attirare quella buona. La scaramanzia si manifesta in diverse azioni, come nel non fare o non dire qualcosa, assumere un determinato atteggiamento o legarsi affettivamente ad un oggetto a cui si attribuisce un potere speciale.
La scaramanzia: origine
La scaramanzia si riconduce alla pratica dei riti apotropaici, il cui significato greco è quello di “allontanare” i malefici, potere che è solitamente attribuito a gesti o talismani. Altra origine della scaramanzia risale all’arte della chiromanzia, ovvero l’arte di predire il futuro di una persona oppure di indovinarne il carattere, il destino o i sentimenti, facendo una lettura della mano del soggetto in questione.
Nei tempi più antichi, gli esseri umani hanno05 sempre cercato di spiegarsi gli avvenimenti della propria vita con spiegazioni fantasiose. Un esempio semplice è quello degli eventi atmosferici che venivano giustificati con la rabbia divina, oppure la credenza nelle streghe e nei mostri. Di conseguenza, queste credenze sono state tramandate di generazione in generazione.
La scaramanzia è quindi da sempre stata utilizzata dagli esseri umani per scacciare l’ignoto e quindi il senso di dubbio, riportando la propria fede su oggetti o gesti che potessero dare loro una garanzia. Nonostante ad oggi la scaramanzia venga associata all’ignoranza, in passato alcuni accorgimenti venivano fatti con buon senso, ad esempio: tenersi alla larga dai cortei funebri ora si fa per scaramanzia, ma in passato lo scopo era di tenersi lontani dalle epidemie, basti pensare al periodo della peste.
Anche la scaramanzia di baciare chi si ama sotto il vischio ha un’origine precisa, solo che in passato aveva un significato diverso, ovvero quello di assicurare sicurezza agli ospiti.
Anche la sfortuna associata alle partenze di venerdì ha un’origine precisa e questo perché a questo giorno risale la crocifissione di Cristo e quindi ogni partenza fatta di venerdì sarà accompagnata dalla cattiva sorte. Allo stesso modo, i bambini nati in questo giorno avranno una vita difficile.
La scaramanzia: simboli famosi
La scaramanzia è da sempre accompagnata da alcuni simboli che aiutano, secondo il pensiero comune, ad accogliere la positività e allontanare la negatività. Alcuni risalgono alla tradizione, mentre altri fanno parte del vissuto della persona e quindi ad oggetti o persone che sono stati d’aiuto in un particolare momento della loro vita. Un aspetto importante è che il portafortuna deve essere donato da qualcuno e non acquistato in prima persona.
L’elefante è un’importante portafortuna ed è simbolo di pazienza, intelligenza, forza tranquillità e ottima memoria. Donando un oggetto che raffigura un elefante, si augura all’altra persona di avere le stesse qualità.
La coccinella è forse il simbolo portafortuna più famoso ed è una vera e propria messaggera divina. Infatti, si collega alla dea della fertilità Freyja e alla Madonna dell’epoca medievale, che veniva spesso raffigurata con un mantello rosso con sette puntini neri presenti anche sulla coccinella. Questo è un simbolo di buon augurio.
Il corno portafortuna è l’elemento chiave della scaramanzia napoletana. Questo tipo di amuleto augura alla persona di avere fortuna nel gioco, successo nel lavoro e nella vita, ottimo per eliminare il malocchio. Questo oggetto può essere emulato attraverso il gesto delle corna fatto con le mani.
Non tutti credono alla scaramanzia, nei gesti o negli oggetti portafortuna, però sono spesso utili per donare tranquillità alle persone e per far affrontare loro momenti o situazioni difficili.
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