Azul (gioco da tavolo) | Recensione

Azul (gioco da tavolo) | Recensione

Il gioco da tavolo Azul, un mix di strategia ed estrema semplicità, è l’opzione perfetta per chi ha una mezz’oretta libera e vuole dilettarsi con qualcosa di coinvolgente ma non troppo impegnativo. Scopriamo di che si tratta.

Dalla mente creativa del tedesco Micheal Kiesling, Azul, ispirato agli azulejos portoghesi, corrisponde perfettamente ad un gioco da tavolo che non ti aspetteresti. Non rinuncia ovviamente alla competitività, perno fondamentale di un qualsiasi gioco da tavolo non collaborativo, ma non entra mai in campo lo stress che si incontrerebbe in una partita di Risiko o di Catan, dove si rischia di maledire i propri avversari per colpa dei dadi.

Come si gioca?

Nel gioco da tavolo Azul, ogni giocatore avrà a disposizione un tabellone personale con il segnapunti, un riquadro di mattonelle colorate affiancato da cinque file orizzontali trasparenti e la fila delle penalità. Ad inizio partita vengono estratte casualmente delle mattonelle dal sacchetto in dotazione, che verranno disposte a gruppi di quattro sui piccoli piattini circolari, anch’essi in dotazione. Comincerà il giocatore che più di recente è stato in Portogallo. Ogni giocatore, a turno, dovrà pescare le mattonelle dello stesso colore da uno dei piattini e posizionarlo su una sola delle file trasparenti, mentre le restanti andranno messe in mezzo. Le mattonelle colorate potranno essere posizionate su file trasparenti differenti, ma soltanto in turni di pescata diversi. Occorre fare attenzione al colore che si sceglie, poiché ogni mattonella in eccesso sulle righe trasparenti andrà posizionata sulle penalità, che si conteranno, sommandole tra di loro, alla fine del turno. Il primo giocatore che decide di pescare dal mezzo, ovvero gli scarti, dovrà sempre seguire la regola del colore (prendersi tutte le mattonelle dello stesso colore), ma riceverà una mattonella penalità da piazzare nella parte bassa del proprio tabellone. Una volta terminate le mattonelle estratte si procede allo spostamento dalla fila trasparente, se completata, a quella colorata, scartando gli eccessi e dando il via al turno successivo, estraendo altre mattonelle colorate. Inizierà colui che nel turno precedente aveva in possesso la mattonella bianca di penalità. La partita finirà quando uno dei giocatori avrà completato una fila orizzontale nel riquadro colorato.

Fortuna o strategia?

La fortuna nel gioco da tavolo Azul è quasi completamente assente, se non alla prima estrazione degli azulejos. La strategia, invece, è la componente principale di questo gioco. Essendo le mattonelle colorate di un numero predefinito e avendo quelle scartate quasi sempre sott’occhio, basta farsi un conteggio veloce per scoprire quali potrebbero essere le prossime mattonelle ad essere estratte e compiere la mossa che potrebbe farti vincere la partita. 

Conclusioni

Non serve per forza essere appassionati di giochi da tavolo per rendersi conto che Azul rientra, in maniera molto silenziosa ed umile, in quella categoria di giochi per passare un po’ di tempo in compagnia. Coloro a cui capiterà di giocarci per caso, almeno una volta, saranno subito convinti ad averlo in bella mostra sul proprio scaffale, pronto per riempire una mezz’ora del proprio tempo.

Immagine in evidenza da: archivio personale

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