Girl Math: la matematica per ragazze virale sui social

Girl Math la matematica per ragazze virale sui social

Tutto parte da un programma radiofonico neozelandese dal nome “Fletch, Vaughan & Hayley” in onda sulla stazione locale ZM, che per la prima volta ha utilizzato l’espressione Girl Math, allo scopo di indicare una particolare modalità di impiegare il denaro. In pochissimo tempo il fenomeno è diventato virale e le persone hanno cominciato a condividere sui social, TikTok in particolare, le loro esperienze personali di gestione finanziaria. Ma di cosa si tratta, esattamente?

I fondamenti di Girl Math

Una cosa che costa meno di 5 dollari è pressoché gratis; acquistare un biglietto del treno mesi prima dà la sensazione di non aver speso nulla al momento del viaggio. La stessa cosa vale per i concerti: comprare un biglietto in anteprima, farà “dimenticare” la spesa e al momento dello spettacolo sarà come assistervi gratuitamente. Utilizzare il contante anziché la carta, è un pagamento che non lascia traccia; pertanto, sembra di non aver speso nulla. O ancora, se si prende appuntamento dal parrucchiere e poi lo si disdice, si avranno dei soldi in più per poter acquistare altre cose. Se un prodotto è in saldo, va acquistato anche se non serve, in modo da non doverlo poi acquistare in futuro a prezzo pieno; fare una spesa e ricevere per questa un cashback, vuol dire guadagnare dei soldi extra.
Questi sono solo alcuni dei tips per amministrare il denaro in modo strategico secondo la tendenza Girl Math. Ovviamente, tutto in chiave ironica.

La matematica delle ragazze è un gioco semplice

Durante le settimane in cui il trend Girl Math ha spopolato sui social, ognuno ne ha creato una propria versione, personalizzando l’hashtag e fornendo consigli economici su come amministrare il denaro e cambiare la percezione delle spese effettuate.
Tutto è partito dal segmento radiofonico neozelandese in cui gli ascoltatori condividevano dettagli sui propri acquisti e insieme ai conduttori si provava a trovare delle scappatoie per giustificarli, renderli accessibili ed avvicinarli ironicamente a “spese a costo zero”. Un modo per auto-assolversi di fronte a spese forse, in fondo in fondo, totalmente inutili. La tendenza a giustificare le cattive abitudini, tra cui quelle finanziarie, è molto forte in ogni essere umano. Ma il gioco radiofonico è sfuggito di mano e Girl Math è sdoganato sui social.
Ed è così che la matematica, finalmente, è diventata un’opinione.

Girl math e il pregiudizio di genere

Se un vestito acquistato ci fa guadagnare molti complimenti, la spesa è giustificata. Più complimenti si ricevono, più il suo prezzo si abbassa, fino a diventare “gratis”.
Girl Math nasce quindi come modo per fare ironia suggerendo strategie per risparmiare, ma finisce sotto i riflettori anche per l’aspra critica che gli viene rivolta. La preoccupazione che emerge parte dal nome stesso del trend: perché attribuire questo “gioco al risparmio” alle giovani donne? Il pericolo è quello di creare e rafforzare l’associazione tra ragazze e incapacità di amministrare il denaro in modo razionale e cosciente.
Ciò che è nato come semplice gioco potrebbe trasformarsi in una spirale che alimenta il pregiudizio di genere, rafforzando la rappresentazione delle donne come incapaci di gestire i soldi.

Donne e denaro, un connubio possibile

Certamente alla base del fenomeno Girl Math c’è il pregiudizio maschilista secondo cui le donne non sanno amministrare le finanze.
La risorsa che può essere tratta da questo trend, quindi, non è facile da individuare, ma esiste: parlare ironicamente della gestione del denaro da parte delle donne può anche essere un modo per rompere finalmente il pregiudizio di genere secondo cui le donne e il denaro non vanno d’accordo. Trattare l’argomento Girl Math, seppur in modo ironico, può essere un modo per avvicinare finalmente due universi tenuti per troppo tempo, e senza una reale motivazione, separati. Avvicinarli nella mente delle persone, portandole a pensare che anche le donne, esattamente come gli uomini, sono perfettamente in grado di far di conto all’interno di un negozio e che, come le donne possono essere prede di acquisti inutili, così anche gli uomini.
Avvicinare entrambi i generi e metterli a confronto con la gestione del portafoglio, spesso non facile, potrebbe essere un modo per trattare un argomento spesso oggetto di imbarazzo.

Immagine Copyright free realizzata con Leonardo AI.

 

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