La nascita del cinema viene comunemente collocata il 28 dicembre 1895, data della prima proiezione pubblica a pagamento del Cinématographe Lumière. In realtà, la strada verso la settima arte è stata preparata da un lungo periodo di sperimentazioni, noto come precinema, che ha gettato le basi per l’invenzione che avrebbe cambiato il mondo.
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Dal precinema al Cinématographe: le prime invenzioni
Prima del cinematografo esistevano già diversi dispositivi per la proiezione di immagini, documentati anche dal Museo Nazionale del Cinema di Torino:
- La lanterna magica: importata in Europa nel ‘600, proiettava su una parete scene dipinte su vetrini.
- Il mondo nuovo: nel ‘700, era una scatola ottica che permetteva di osservare vedute panoramiche.
- Il kinetoscopio: brevettato nel 1891 da Thomas Edison, permetteva una visione monoculare di un breve filmato inserendo una moneta.
A differenza del kinetoscopio, il cinematografo dei fratelli Lumière permetteva una visione collettiva, dando vita al concetto di spettacolo cinematografico. Tra le loro prime “vedute”, la più celebre è L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat, che si narra terrorizzò i primi spettatori.
Il cinema delle attrazioni: Lumière vs. Méliès
Il 1895, pur non essendo l’inizio assoluto, segna una svolta. Si entra nel cosiddetto cinema delle attrazioni mostrative: in questa fase, il cinema non serve a narrare una storia, ma a mostrare qualcosa di straordinario. A lavorare su questo concetto, oltre ai fratelli Lumière, troviamo Georges Méliès.
- I fratelli Lumière proponevano un cinema della realtà, catturando scene di vita quotidiana (es. L’uscita dalle officine Lumière).
- Georges Méliès fu invece il pioniere di un cinema più spettacolare e di finzione, concentrandosi sulla produzione di film a trucchi.
Con Méliès si ha l’intuizione del montaggio come strumento magico. Lo usa in Un homme de têtes (1898) per moltiplicare la sua testa, mentre nel suo capolavoro Le voyage dans la lune (1902) crea mondi fantastici dipingendo scenari su fondali di cartone, grazie alle tecniche del trompe-l’œil.
La svolta narrativa: la rivoluzione di David W. Griffith
Dopo il 1908, il Modo di Rappresentazione Primitivo (MRP), basato sulla mostrazione, lascia il posto al Modo di Rappresentazione Istituzionale (MRI), dove il racconto diventa l’elemento portante. Un ruolo decisivo è svolto da David W. Griffith, che rese accessibili strutture narrative complesse tramite tecniche innovative come il montaggio alternato, per creare simultaneità tra due azioni, e l’uso del primo piano con valenza simbolica.
Cinema e responsabilità morale: da “Nascita di una nazione” a “Intolerance”
Griffith ambiva a investire il cinema di una responsabilità morale. Tuttavia, il suo film più famoso, The Birth of a Nation (1915), è un’opera profondamente controversa. Pur essendo un capolavoro tecnico, sostiene una tesi razzista, descrivendo il Ku Klux Klan come un gruppo di eroi liberatori e mettendo in scena un celebre last minute rescue (salvataggio all’ultimo minuto) per giustificare un’ideologia segregazionista.
Per rispondere alle accuse, l’anno successivo realizzò Intolerance (1916), un film colossale che racconta quattro storie parallele per dimostrare come l’intolleranza abbia sempre afflitto l’umanità. L’opera, troppo complessa per il pubblico dell’epoca, fu un enorme fallimento commerciale che segnò il declino della sua carriera.
Le tappe fondamentali della nascita del cinema
Periodo / Anno | Evento chiave e protagonisti |
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1600-1891 | Precinema: invenzioni come la Lanterna Magica e il Kinetoscopio di Edison. |
1895 | Prima proiezione pubblica dei Fratelli Lumière. Nasce lo spettacolo cinematografico. |
1896-1908 | Cinema delle attrazioni: Lumière mostra la realtà, Méliès crea la finzione e i trucchi. |
1908-1916 | Svolta narrativa: D.W. Griffith sviluppa il linguaggio del cinema (montaggio, primo piano). |
Fonte immagine dell’articolo “Nascita del cinema: quando avviene?”: Pixabay
Articolo aggiornato il: 10/09/2025.