L’evoluzione del computer è una delle avventure tecnologiche più affascinanti della storia umana. Al giorno d’oggi è impensabile immaginare la vita quotidiana senza strumenti digitali, ma la strada per arrivare ai dispositivi odierni è stata lunga e complessa. La storia del computer può essere suddivisa in generazioni, ognuna definita da una tecnologia chiave che ha rivoluzionato il modo di calcolare, elaborare e comunicare.
Indice dei contenuti
- Le generazioni dei computer in sintesi
- La preistoria: i calcolatori meccanici
- Prima generazione (1940-1956): valvole e mainframe
- Seconda e terza generazione (1956-1971): transistor e circuiti integrati
- Quarta generazione (1971-oggi): il microprocessore e il personal computer
- Quinta generazione (presente e futuro): intelligenza artificiale e ubiquità
Le generazioni dei computer in sintesi
| Generazione (periodo) | Tecnologia chiave ed esempio |
|---|---|
| Prima (1940-1956) | Valvole termoioniche. Esempio: ENIAC. |
| Seconda (1956-1963) | Transistor. Esempio: IBM 1401. |
| Terza (1964-1971) | Circuiti integrati. Esempio: IBM System/360. |
| Quarta (1971-oggi) | Microprocessori. Esempio: Apple Macintosh, PC IBM. |
| Quinta (Presente e futuro) | Intelligenza artificiale e calcolo parallelo. Esempio: Smartphone, dispositivi IoT. |
La preistoria: i calcolatori meccanici
Le radici del computer sono analogiche e meccaniche. Già 4.500 anni fa i Sumeri usavano l’abaco. Nel XVII secolo, i matematici Blaise Pascal e Gottfried Wilhelm Leibniz progettarono macchine da calcolo. Tuttavia, è Charles Babbage a essere considerato il “padre del computer”. Nel 1837 progettò la sua Macchina Analitica, un dispositivo meccanico che, per la prima volta, includeva elementi essenziali come un’unità di calcolo (il “mulino”) e una memoria (il “magazzino”). Pur non essendo mai stata costruita per mancanza di fondi, la sua architettura anticipò quella dei computer moderni. Fondamentale fu anche l’uso delle schede perforate, ideate da Joseph-Marie Jacquard per i telai, che Herman Hollerith utilizzò nel 1890 per automatizzare il censimento USA, fondando l’azienda che nel 1924 diventerà la IBM.
Prima generazione (1940-1956): valvole e mainframe
La nascita del computer digitale è legata alla Seconda Guerra Mondiale. Le basi teoriche furono poste da Alan Turing con il suo modello di “macchina universale”. I primi computer elettronici, come il Colossus britannico (1943) usato per decifrare i codici nazisti, e l’ENIAC americano (1945), utilizzavano migliaia di valvole termoioniche. Erano macchine enormi, costose e inaffidabili, chiamate mainframe, che occupavano intere stanze e servivano principalmente per scopi militari e scientifici. Il primo mainframe commerciale fu l’UNIVAC I (1951).
Seconda e terza generazione (1956-1971): transistor e circuiti integrati
La vera rivoluzione arrivò con il transistor (1947), che sostituì le ingombranti valvole. I computer di seconda generazione diventarono più piccoli, veloci ed economici. Nacquero i primi linguaggi di programmazione ad alto livello, come il COBOL, sviluppato in gran parte grazie al lavoro della pioniera Grace Hopper. La terza generazione fu segnata dall’invenzione del circuito integrato (o chip), che permise di inserire centinaia di transistor su una piccola piastrina di silicio, aumentando ulteriormente potenza e compattezza. L’IBM System/360 fu il dominatore di quest’era.

Quarta generazione (1971-oggi): il microprocessore e il personal computer
Nel 1971, l’ingegnere italiano Federico Faggin, lavorando per Intel, creò il primo microprocessore, l’Intel 4004, integrando un’intera unità di calcolo (CPU) su un singolo chip. Questa invenzione aprì la strada al personal computer (PC). Nacquero i primi modelli per hobbisti come l’Altair 8800, per cui Bill Gates e Paul Allen scrissero un interprete BASIC, fondando Microsoft. Nel 1976, Steve Jobs e Steve Wozniak fondarono la Apple, lanciando l’Apple II. La svolta per il mercato di massa arrivò negli anni ’80 con il PC IBM (1981), che adottò il sistema operativo MS-DOS di Microsoft, e l’Apple Macintosh (1984), che introdusse l’interfaccia grafica (GUI) e il mouse al grande pubblico. Con Windows 95, Microsoft integrò la navigazione web, trasformando i PC nel principale punto d’accesso a Internet. Il tutto è documentato in maniera approfondita dal Computer History Museum.

Quinta generazione (presente e futuro): intelligenza artificiale e ubiquità
L’era attuale è caratterizzata dall’ubiquità del calcolo. L’uso del computer si è frammentato in una miriade di dispositivi: lo smartphone, introdotto nella sua forma moderna dall’iPhone nel 2007, i tablet, gli smartwatch e i dispositivi dell’Internet of Things (IoT). Questa generazione è definita dal calcolo parallelo, dalla connettività pervasiva e, soprattutto, dall’intelligenza artificiale. La storia del computer non è finita; continua a evolversi in direzioni imprevedibili, intrecciandosi sempre più con la nostra vita quotidiana.
Fonte immagine: pixabay
Articolo aggiornato il: 08/10/2025

