I videogiochi Boomer Shooter: gli sparatutto per nostalgici

videogiochi Boomer Shooter

Dopo gli anni 90, i giochi sparatutto in prima persona (FPS) sono cambiati radicalmente con l’ascesa delle console tra le masse e il genere degli sparatutto a tema militare, con blockbuster come Call of Duty o Halo. Gli sparatutto diventano più realistici, lenti e si concentrano di più sulla spettacolarità dal taglio cinematografico. Il videogioco Boomer Shooter, inizialmente nato come un nomignolo ironico per descrivere un tipo di giochi da molti definiti per “vecchi”, è diventato una vera e propria categoria di sparatutto in prima persona, di quei giochi dallo stampo classico, rievocano i capolavori del passato come Doom, Quake, Duke Nukem o Hexen. I videogiochi Boomer Shooter si riconoscono subito a partire dalla grafica, dallo stile retrò, con sprites pixelati o modelli molto poligonali, ma hanno molte caratteristiche che li distinguono dagli FPS dallo stile moderno.

La compagnia che ha maggiormente contribuito alla diffusione dei videogiochi Boomer Shooter è la New Blood Interactive, con a capo l’amministratore delegato Dave Oshry. La compagnia ottenne successo grazie alla pubblicazione di uno dei Boomer Shooter più popolari, Dusk, ad opera di David Szymanski, responsabile anche del più recente indie horror di successo Iron Lung, di cui lo Youtuber Markiplier ne sta curando l’adattamento cinematografico. Tra i prodotti di New Blood Interactive, spicca anche ULTRAKILL, un particolarissimo Boomer Shooter con un sistema di punteggio preso da giochi come Devil May Cry o Bayonetta: la community ha attribuito a ULTRAKILL il soprannome Devil May Quake, proprio per la sua spiccata ispirazione ai videogiochi di Capcom e di id Software.

I videogiochi Boomer Shooter hanno delle caratteristiche ben precise, anche se non tutti i videogiochi appartenenti al genere le adottano totalmente. Una delle principali, oltre alla grafica, è un velocissimo e reattivo sistema di movimento, molto diverso dal realistico Call of Duty, il quale si basa principalmente nel cercare riparo dal fuoco nemico. Nei Boomer Shooter, il focus è nello schivare i proiettili e gli attacchi degli innumerevoli nemici a schermo, rispondendo al fuoco con l’intero arsenale di armi disponibile all’uso, dalla più semplice pistola al lanciarazzi, intercambiabili con un semplice tasto. Negli sparatutto a tema militare, più realistici, è stato posto un limite alle armi trasportabili dal giocatore, solitamente solo due, dando meno varietà al gameplay per favorire il realismo. Nei videogiochi Boomer Shooter viene data molto enfasi al gameplay e all’azione, ma molto meno alla storia, che di solito viene raccontata tramite documenti raccoglibili per le mappe di gioco. Proprio queste mappe è un’altra caratteristica unica dei videogiochi Boomer Shooter, con un design intricato e non lineare, volto alla ricerca di chiavi e segreti per proseguire e guadagnare bonus in armi e munizioni, rendendo l’esperienza di gioco più facile da affrontare. Di solito i videogiochi Boomer Shooter hanno delle ambientazioni fantasy, dove i nemici sono mostri, demoni o creature mitologiche, proprio come nei già citati Doom o Quake.

I videogiochi Boomer Shooter hanno guadagnato molta popolarità negli ultimi anni, anche grazie alla pubblicità con i meme che i vari sviluppatori postano sui social network, diretta ai più giovani videogiocatori e ai nostalgici dei classici sparatutto in prima persona. Tra i vari consigli oltre ai già citati Dusk e ULTRAKILL, anche AMID EVIL, Forgive Me Father, Ion Fury e Turbo Overkill, che bisogna assolutamente giocare se si vuol capire cosa è un Boomer Shooter con le proprie mani.

Fonte immagine in evidenza: ULTRAKILL su Steam

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A proposito di Claudio Facenna

Appassionato di videogames, film e cultura giapponese. Studia lingue e culture orientali e africane all'Università degli Studi di Napoli L'Orientale,

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