Nel corso dell’estate appena trascorsa Bookabook edizioni ha pubblicato A tempo di tango. Scacco matto a Buenos Aires, l’ultima fatica letteraria di Mario Abbati.
Nato a Roma nel 1966 e laureato sia in ingegneria elettronica che in filosofia, Abbati ha iniziato il proprio percorso letterario con la pubblicazione saggistica: Ipercosmo, la rivoluzione interattiva dai multimedia alla realtà virtuale e Manifesto del movimento reticolare, pubblicati rispettivamente nel 1994 e nel 1996. Il debutto nella narrativa è legato alla raccolta di racconti La donna che ballava il tango in senso antiorario (2011) e il romanzo Il paradiso delle bambole (2014), pubblicati per la casa editrice Terre Sommerse. Tra il 2015 e il 2017 pubblica il romanzo Decimo piano, interno quarto e le raccolte di racconti Vado a comprarmi le scarpe da Tango e Tangueros. L’attività da scrittore confluisce anche nel blog Il filosofo e l’ingegnere, un vero e proprio ponte che collega le terre della scienza con quelle umanistiche.
Come si può intuire anche dai titoli, la narrativa di Mario Abbati si nutre di piccole ossessioni: l’onnipresente città di Roma, sfondo in cui sono ambientate gran parte delle vicende, la passione per il tango, gli elementi della filosofia di cui ogni pagina è cosparsa.
A tempo di tango, sinossi del romanzo
Toni de Mastrangelo è un maestro di tango con una vita allo sbando: è stato lasciato dalla moglie, il motore della sua fidata Panda inizia a cedere e l’attività da insegnante sembra non dargli più alcuna soddisfazione. Una sera viene invitato alla festa di compleanno di uno dei suoi allievi e pur di non presentarsi a mani vuote compra in una bottega di giocattoli una confezione di scacchi.
Ma non si tratta di scacchi qualsiasi: si tratta del Pangioco, la misteriosa versione alternativa creata da Xul Solar, amico intimo dello scrittore Jorge Luis Borges. Questo è il punto di partenza di un lungo percorso che conduce il protagonista a Buenos Aires, la patria del tango, dove si trova a che fare con personaggi misteriosi.
Il tempo come filo conduttore
A Tempo di tango mette al centro della narrazione il tema del tempo che scandisce e regola gli eventi della propria vita. Abbati però lo proietta in due elementi cardine quali il tango e soprattutto un’immaginaria partita a scacchi con il destino che sembra buttare tutte le pedine fondamentali per il protagonista: il lavoro, l’amore, l’amicizia.
Ma il tempo è del romanzo è anche un tempo malinconico che pur relegato nel passato influisce pesantemente sul presente. Non a caso sarà questo l’elemento che permette a Toni de Mastrangelo di ripensare alla sua esistenza e di andare alla ricerca del proprio io, in un crescendo di colpi di scena che, nonostante la presenza di temi non alla portata di tutti, non annoia e tiene incollato il lettore alle pagine.
Immagine copertina: ufficio stampa