Chiara Montani al suo romanzo d’esordio: Il mistero della pittrice ribelle

Chiara Montani il mistero della pittrice ribelle

Recensione de Il mistero della pittrice ribelle, romanzo d’esordio di Chiara Montani

Chiara Montani, architetto e arteterapeuta, pubblica il suo romanzo d’esordio Il mistero della pittrice ribelle con la casa editrice Garzanti: un romanzo davvero imperdibile per gli amanti del romanzo storico, dell’arte rinascimentale e del mistero, un romanzo dalle mille anime dove amore, arte, storia e mistero si mescolano con grande abilità, sullo sfondo, incantevole ritratto, della Firenze medicea.

La mia esperienza nel campo della arti figurative, la fascinazione per le epoche passate e per i misteri sepolti, unitamente al mio amore per Firenze costituiscono il terreno da cui è germogliato il primissimo seme di questa storia. L’idea era quella di un romanzo ambientato nel mondo dell’arte, proprio a Firenze nel suo periodo d’oro“: con queste parole l’autrice racconta il suo romanzo, che mescola abilmente realtà ed invenzione, con minuzioso studio non soltanto della vita e della società del tempo, delle personalità storiche ivi citate e delle loro biografie. Si apprezza la voce ed il ritmo di un ottimo narratore, nel procedere incalzante ed appassionante del racconto, e al contempo si avverte lo sguardo dell’architetto, fine conoscitore d’arte, nelle descrizioni, tanto accurate da dar modo al lettore di vedere, nella sua mente, quelle opere d’arte – si pensi, ad esempio, al modo in cui Chiara Montani racconta la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca, personaggio centrale nel romanzo, con le sue opere fatte di equilibrio ed universi impassibili: è il mistero che avvolge i suoi dipinti a fornire la base all’autrice per tratteggiare una personalità di uomo ermetico, schivo, arguto e misterioso. Nel romanzo, ritroviamo sia il Piero della Francesca artista sia l’intellettuale, seguace delle dottrine neoplatoniche: il suo genio è, dunque, rappresentato a 360° e, nell’immaginazione dell’autrice, si arricchisce di straordinarie doti investigative, che forniscono brillantemente la soluzione al mistero-minaccia che aleggia in tutto il romanzo.

Il romanzo ruota, infatti, attorno alle misteriose vicende che uniscono i destini di Lavinia, personaggio immaginario e voce narrante, una giovane e coraggiosa donna con una straordinaria ed innata, nonché insolita per l’epoca, passione per l’arte unita ad talento naturale; suo zio, il pittore Domenico Veneziano, e Piero della Francesca, un tempo allievo del Veneziano, giunto a Firenze dal vecchio maestro – che ora ha preso a bottega un nuovo aiutante, Francesco – perché richiamato da una lettera, apparentemente da parte di Domenico, che ne richiedeva l’urgente ritorno a Firenze per questioni delicate e della massima importanza. È proprio da questa lettera che prende avvio l’intricata vicenda, nella quale si susseguono delitti e misteri che sembrano avvolgere ed intrappolare, come le prede del ragno nella tela, i tre protagonisti, riportando alla luce tragici eventi del passato, verità perdute e bugie nascoste per decenni che nascono da un affresco maledetto, che ha determinato la rovina di più di un’artista e che, ora, sembra determinato a distruggere tutto ciò che di più caro hanno i protagonisti del romanzo.

Denso di colpi di scena e di avventura quanto di pagine di storia dell’arte d’incredibile minuzia, Il mistero della pittrice ribelle si avvale di un ritmo narrativo vorticoso e di una prosa che, più che raccontare, dipinge, e coniuga così gli aspetti più interessanti ed appassionanti del romanzo storico e del thriller.

A proposito di Giorgia D'Alessandro

Laureata in Filologia Moderna alla Federico II, docente di Lettere e vera e propria lettrice compulsiva, coltivo da sempre una passione smodata per la parola scritta.

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