Creature di carta di Marta Rosato | Recensione

Creature di carta di Marta Rosato | Recensione

Creature di carta è un libro dell’autrice Marta Rosato, edito da Io Scrittore.

Trama di Creature di carta di Marta Rosato

«Una villa abbandonata, all’interno della quale si palesa una presenza inquietante, nel tranquillo paesaggio svizzero che si affaccia sul lago Lemano. Di questo è convinta la piccola Victoria, che abita di fronte alla villa, con la nonna Rose e la madre Lilian.
L’ambientazione è la placida Cologny, alle porte di Ginevra, nel 1947. Villa Diodati, questo il nome della casa che ossessiona la ragazzina, ha ospitato più di un secolo prima alcuni poeti inglesi, tra cui Mary Shelley, che qui ha creato il suo tetro e straziante capolavoro: Frankenstein».

Tra mistero e suspense 

Creature di carta di Marta Rosato è un libro che attira l’attenzione dei lettori sin da subito, tra mistero, paura e visioni terribili, ma anche rapporti interpersonali, sensibilità, amicizia, rapporti umani: un romanzo che appassiona e disorienta al tempo stesso, tra realtà e finzione, o meglio, immaginazione, un libro horror che richiama tutte le caratteristiche ed i dettagli propri del genere cui appartiene.

La scrittura dell’autrice ben si presta a descrivere quanto accade, scatenando tante emozioni diverse tra loro, in una visione che oscilla tra mistero e timore. All’interno del romanzo, ogni cosa è al posto sbagliato, ma ciò è probabilmente voluto, creato proprio per attirare l’attenzione di chi legge, ma soprattutto per appassionare anche chi non ama il genere. Tutto diventa una sorta di unicum che accompagna chi legge, in un vero e proprio viaggio tra parole e maledizioni.
La visione d’insieme di Creature di carta di Marta Rosato è cupa, si potrebbe dire gotica, ma leggendo è normale chiedersi se quegli spettri e quei fantasmi vivano davvero in quei luoghi. Gli eventi sono spesso (nella maggior parte dei casi) inspiegabili e terribilmente spaventosi: strane apparizioni, incantesimi, fenomeni naturali irrazionali, ogni cosa contribuisce a rendere questo libro un romanzo capace di ribaltare e ridefinire normalità e diversità, realtà e inconsueto.

Reticenza ed incertezza, sono le linee guida della narrazione di Creature di Carta di Marta Rosato, infatti, ogni evento apparentemente inspiegabile o soprannaturale può essere letto anche in chiave razionale, permettendo a chi leggere di interpretare quanto accade. Un elemento affascinante che dà ulteriore spessore alla storia e che mette in relazione paura e cognizione. La mente umana più è spaventata da qualcosa, più è spinta ad indagare su quell’evento. È un dato di fatto. E proprio questo escamotage consente alla scrittrice di creare la giusta dose di suspense, spaventando ma al contempo accarezzando il lettore, in modo che non si distacchi dalla lettura, ma prosegua con la giusta tensione emotiva, come se improvvisamente dovesse accadere qualcosa.

Creature di carta di Marta Rosato è un romanzo che merita d’esser letto, anche se non si è appassionati al genere horror. Un libro adatto a tutti, caratterizzato da una sinergica linearità che rende tutto concatenato, nonostante i tanti elementi che scorrono al suo interno. Quale verità si nasconde nella stanza dell’antica dimora della quale si parla? Per scoprirlo bisognerà lasciarsi trasportare dalla fluidità del libro, tra fantasmi, misteri, timide amicizie e rapporti sensibili.

Fonte immagine in evidenza: Io Scrittore

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