Due di picche, il nuovo romanzo di Paquito Catanzaro

Due di picche

Due di picche: Romanzo semiserio x non essere + single, edito da Homoscrivens edizioni, è il quarto romanzo di Paquito Catanzaro.

Nato a Torre del Greco nel 1981, Paquito Catanzaro ha pubblicato Due di picche: romanzo semirerio x non essere + single, per la casa editrice Homoscrivens. Un romanzo che rappresenta la quarta opera pubblicata dallo scrittore campano dopo Quattroterre (2014), Centomila copie vendute (2017) e 8 e un quarto. La storia irresistibile del telepanettone che perfino Fellini avrebbe voluto dirigere (2019)

Due di picche, trama

Mirko, Dante, Romualdo. Tre menti brillanti in grado di affrontare qualsiasi problema tranne uno: trovare una fidanzata. A insegnar loro l’antica arte della seduzione ci proverà Massimo Valsecchi, ex divo dei fotoromanzi, forse un po’ invecchiato, ma ancora in grado di conquistare qualsiasi donna, oltre che esperto di trucchi e strategie amorose. Riusciranno i nostri eroi nell’ardua impresa o spetterà loro il più classico dei due di picche?

Tra tempo, amore e amicizia

Il romanzo ruota tutto a Massimo Valsecchi, un personaggio molto interessante. L’uomo, dopo essere stato un famoso divo dei fotoromanzi e aver fatto esperienze poco piacevoli nel mondo della televisione, deve fare i conti con le brutture del tempo. Valsecchi non è più quell’uomo affascinante e voluto da ogni figura professionale. Il mondo è cambiato, così come le richieste lavorative.

L’argomento tempo è molto importante. Se da un lato sembra rendere Valsecchi pregno di una fragranza chiamata più comunemente col nome d’esperienza, d’altra parte il passare del tempo sembra aver usurpato le sue possibilità lavorative. Massimo si trova nella condizione di doversi adattare ad una nuova condizione di vita, fatta di escamotage per ricavare benefici o lavori poco gratificanti. Il tempo non lascia scampo neppure al suo aspetto: se dapprima veniva notato da star hollywoodiane adesso, quel corpo attempato, sembra far fatica anche ad entrare nei costumi di scena.

Ciò nonostante Valsecchi resta un personaggio credibile, che potrebbe sostituire il volto e la storia a molti dei veri attori dello spettacolo odierno. La vita dell’uomo sembra prendere una svolta, quando usufruendo delle sue doti comunicative, e degli stralci di uno charmes mai del tutto sfiorito, incontra tre ragazzi bisognosi di aiuto.

I personaggi di Mirko Bellagio, Dante Carboni e Romualdo Foscolo, sono iconici quanto divertenti. Il loro “club da nerd” avvicina il lettore ad un’atmosfera amicale, in cui è difficile non entrare in stretto contatto con i problemi e i desideri di ognuno di loro. I loro nomi sembrano incarnare tre figure austere del passato, romantiche quanto superate. I ragazzi, pur avendo una fiorente carriera lavorativa, soffrono tutti dello stesso disagio: non sono bravi con le donne, per cui sono single.

La “Scuola Valsecchi” se dapprima sembra risultare inefficace, poi darà i suoi frutti. L’uomo ricopre il ruolo di coach, ma anche di amico. Non risparmia loro le paternali, le richieste pecuniarie, e raramente si mostra docile e tenero nelle sue lezioni di vita. Attraverso l’insegnamento dell’arte della seduzione, il romanzo indaga su tre problematiche molto importanti.

Dante, soprannominato dal maestro deprofundis, è innamorato di una ragazza chiamata Beatrice. I loro nomi, ovviamente, ricordano quelli dell’opera di Alighieri. La loro storia ricalca meno il lato romantico delle faccende scrittorie di Alighieri, anche se è coerente con il tema dell’impossibilità amorosa. Dante incarna tutte le peculiarità di un ragazzo timido, insicuro e incapace di muovere il primo passo, anche sotto chiari segnali di approvazione. La loro storia ottiene qualche passo in più solo grazie agli insegnamenti di Valsecchi, non escludendo colpi di scena sul finale.

Per quanto riguarda Romualdo (Verginello) ci si trova dinanzi ad un vero e proprio trauma del passato. Attraverso il suo racconto si scopre come un’esperienza negativa possa influenzare anche tutte le esperienze successive. Il ragazzo, che inoltre soffre di balbuzie, racconta del suo amore per Michelle, una ragazza conosciuta in estate, da cui si sente incredibilmente attratto.

Mirko (Trauma) sembra risultare il più sveglio dei tre. Ma anche lui, come i suoi amici, nasconde un passato traumatico che l’ha reso com’è oggi. Mirko sviluppa due argomenti principali: l’amore per una donna più grande che, di fatto, lo vede nelle vesti di amante e quello per Doriana, una barista la cui situazione sentimentale gli appare piuttosto incerta. Mirko, sotto i consigli di Valsecchi, sembra fare i conti con il suo passato, fino ad affrontare il presente.

I tre amici e colleghi incarnano l’idea di amicizia pura, quella che resiste ad ogni cosa. Numerosi sono gli eventi della vita trascorsi insieme: le vacanze, le passioni, il lavoro, fino ad arrivare allo sblocco di strette emotive. I tre, oltre a seguire un percorso a pagamento di crescita interiore, sembrano subire un cambiamento fisico senza eguali. Cambiamenti, che ovviamente, porteranno a nuove strade e a nuovi risultati.

Diverse le citazioni cinematografiche a numerosi film, soprattutto di genere supereroistico.  Il gruppo nerd, infatti, passa da una stasi passiva dietro ad uno schermo all’azione in cui i protagonisti vestono i loro panni e parlano attraverso famose citazioni. Un mix di eroi sfigati urbani, e una voglia di rivalsa senza uguali.

La parola d’ordine per questo libro, infatti, è senz’altro rivalsa. I quattro protagonisti, incrociando la loro vita in un bar, diventano i punti cardine di una serie di azioni volte al cambiamento. Valsecchi sembra risalire dal barato del dimenticatoio e lo stesso sembrano fare i tre amici, che si svestono da un’invisibilità cronica, per essere visti ed amati dal mondo. Non è la solita storia di un brutto anatroccolo che diventa un cigno quanto piuttosto quella di quattro uomini in cerca di una vita vera, in uno scambio di esperienze.

Un romanzo che è una “chiaccherata”

Due di picche è un romanzo leggero, la cui scrittura è affidata alla penna geniale di Paquito Catanzaro. Non è scontato e non annoia. Come suggerisce il sottotitolo, vuole quasi essere una guida per “i posteri” abbandonando lo stile di un decalogo sterile di regole, prediligendo un’ampia chiacchierata con un amico d’esperienza.

Catanzaro, intrattiene ed affascina. Illumina i punti incerti dell’animo umano, lasciando però un retrogusto dolce che non annoia facilmente, regalandoci una storia di amicizia e cambiamento che non è mai stata scritta in questi geniali termini.

Immagine copertina: Ufficio Stampa

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