Intervista a Francesco Muzzopappa, dalla lettura alla scrittura

Intervista a Francesco Muzzopappa, dalla lettura alla scrittura

Francesco Muzzopappa in libreria dal 14 giugno con Heidi

Autore ormai di quattro romanzi tutti apprezzatissimi dal pubblico, Francesco Muzzopappa è tra i giovani scrittori italiani più conosciuti. La sua peculiarità è quella di sfornare opere sempre ricche di sagace umorismo e sorprendenti nella loro trama e nello sviluppo della storia. I personaggi, poi, sono talmente ben caratterizzati da sembrar vivere autonomamente. Tra i più conosciuti, ovviamente, Madame la Comtesse.

Francesco Muzzopappa ci ha concesso un’intervista per anticipare l’uscita del suo ultimo libro, Heidi, dopo Una posizione scomoda, Affari di famiglia e Dente per dente.

Francesco Muzzopappa: uno sguardo ai suoi personaggi e alla sua scrittura

Come hai iniziato la carriera di scrittore?

Ho sempre scritto e letto moltissimo, ma non avevo ancora una voce. L’ha individuata Raul Montanari durante il suo corso di scrittura, incoraggiandomi a irrobustirla.

I tuoi personaggi: è stata per tutti una spasmodica ricerca o un’improvvisa e sorprendente intuizione?

I protagonisti e i personaggi spalla sono costruiti meticolosamente scendendo fin nei dettagli, ispirati per lo più a gente reale che incontro e da cui rubo molto, esasperando. I personaggi di contorno sono spesso tratteggiati in velocità per essere immediatamente al servizio della storia. Poi nelle stesure successive ci aggiungo ulteriori scavi.

A quale, tra loro, sei più affezionato?

Forse alla contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, protagonista di Affari di famiglia, il mio secondo romanzo. Perché è stato complicatissimo mettere in scena tutte le sue manie, costruirle una storia che avesse i tempi teatrali che immaginavo per lei, e che si staccasse totalmente dal protagonista di Una posizione scomoda, un romanzo che è andato molto bene e poteva diventare una gabbia. Il secondo romanzo, si sa, è il più difficile. Sugli altri ho lavorato con più tranquillità, ma questo non vuol dire che non ami i loro personaggi, anzi.

Ormai trasferitoti al Nord, ti manca molto casa?

Come dico spesso, il cordone ombelicale non si spezza ma si allunga. Cucino pugliese, penso pugliese e tento di vivere “pugliese”, rallentando (quando posso) i ritmi forsennati milanesi.

Ci sono progetti futuri di cui vuoi e puoi renderci partecipi?

Ho molte idee e tanti progetti, alcuni già iniziati. Dipende da cosa prende il sopravvento e guida il cucchiaino di materia grigia che mi è rimasto in testa.

Dato che è appena uscito il tuo quarto romanzo, ti aspettavi il riscontro che hai ottenuto?

Sto lavorando sodo per poter continuare a dire la mia. È un ambito difficile, quello editoriale, e proprio per questo continuo a essere immensamente grato alla mia casa editrice e a chi mi sta seguendo negli anni per la fiducia che viene di continuo riposta nella mia scrittura. Dato ciò che scrivo e come lo scrivo, non lo reputo mai scontato.

Heidi è un elenco di programmi trash di altissima qualità. Non hai pensato di lavorare davvero per la televisione?

Certo che ci ho pensato! C’ho anche provato, anni fa. Ma forse il lavoro in team non fa per me. Da battitore libero me la cavo meglio.


Francesco Muzzopappa, romanzi

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A proposito di Francesca Paola Esposito

Napoletana. Già laureata in Lettere Moderne alla Federico II, attualmente iscritta a Scienze storiche allo stesso ateneo. Vivo nel sospetto di aver imparato prima a leggere, poi a camminare. Certo è che da quel momento non ho più smesso.

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